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Arriva sul piccolo schermo il nuovo film di Gennaro Nunziante, regista dei primi film con Checco Zalone (e anche del prossimo), record di incassi al botteghino, in cui un ragazzo deve sostituire malvolentieri la sorella nel prendersi cura dei genitori, fin quando non capisce che può usare la cosa per vendicarsi di tutti i loro soprusi
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E' un tipo di comicità che non mi piace. Nulla contro Angelo Duro che recita una parte ma un conto è la cattiveria alla "Fantozzi" un altro la cattiveria pura e gratuita verso qualsiasi (non solo verso chi gli ha effettivamente fatto qualcosa) essere vivente (l'inizio è divertente perchè si sfoga sui ragazzi ubriachi che fanno i fenomeni all'uscita dalla discoteca... pòi diventa eccessivo). Prima di metà ho smesso di guardare per un profondo senso di disagio.
Posso sembrare bacchettone ma se guardato da persone non in grado di capirne il senso (è ovvio che sia una critica sociale) diventa diseducativo. Un film violento sai a priori che da un messaggio negativo (chiunque capisce che certi comportamenti non si fanno).. un film comico (perchè di questo dovrebbe trattarsi) invece porta a far credere che tutto si possa fare tanto fa ridere.
Perchè dovrei ridere se una persona da della grassa ad un altra persona?
Perchè dovrei ridere se una persona porta via il parcheggio ad una persona disabile e pretende di avere ragione?