IL MIO PLASMA PANASONIC TH-37PV500 E' DIVENTATO MAGGIORENNE
ODE AD UN TELEVISORE DI ECCEZIONALE QUALITA'
Ho voluto scrivere questo thread dal contenuto inusuale per rendere omaggio ad una TV che mi ha dato enormi soddisfazioni nel corso degli ultimi 18 anni: pensate che non doveva nemmeno essere lei la televisione prescelta per inaugurare la mia nuova casa a Pasqua del 2005 (comprata nell'estate del 2004) nella quale avrei iniziato la convivenza con mia moglie.
Quelli erano gli anni in cui era esplosa la mania per gli schermi piatti: essendo una tecnologia totalmente nuova, che poneva nuovi parametri di design e di usufrutto della televisione nel'ambiente domestico, tutti li volevano più di ogni altra cosa, erano diventati l'oggetto del desiderio per tantissime famiglie. Tuttavia come sempre accade quando una tecnologia completamente nuova si affaccia sul mercato, i prezzi non erano mai modici. Tutte le marche di TV presenti allora sul mercato, potendo contare su una certa libertà nel fissare i prezzi, cominciarono a battagliare non solo sulla qualità dei pannelli, ma soprattutto sul design e sui materiali utilizzati per primeggiare l'una rispetto all'altra, senza scannarsi troppo sui prezzi, che erano veramente alti.
L'anno 2004 era stato un anno cruciale per la tecnologia televisiva in Europa: il 1° Gennaio 2004, dopo quasi 15 anni di sperimentazioni senza costrutto (iniziate all'epoca dei mondiali di Italia 90), erano finalmente iniziate le trasmissioni in Alta definizione in Europa, con un unico operatore via satellite che trasmetteva su un unico canale, Euro 1080. Quindi oltre alla novità tecnologica degli schermi piatti che riguardava l'Hardware, si era accavallata anche la grande novità tecnologica dal punto di vista Software, l'Alta Definizione. A dire la verità in quell'anno praticamente nessuna delle famiglie italiane, tranne pochissime in cui vi erano appassionati dell'home video erano interessate alle trasmissioni HD. Ma questa novità non sfuggì alla redazione di Digital Video ed in particolare ad Emidio Frattaroli, che nel numero di Aprile 2004 presentava la prova dell'unico televisore a tubo catodico capace di riprodurre le magnifiche immagini HD di Euro 1080, il JVC HV36P38SUE appunto 36 pollici di diagonale in 16:9
A quell'epoca nessuna tecnologia a schermo piatto poteva eguagliare la qualità di immagine del tubo catodico: gli LCD avevano una qualità ai miei occhi sempre pietosa, i migliori plasma del 2004 avevano una bella naturalezza di immagine, ma in quanto a contrasto e livello del nero erano ancora indietro. I Kuro della Pioneer erano ancora lontani dall'essere lanciati sul mercato, ed il modello della serie 434 della stessa casa presente quell'anno sul mercato, era il primo ed unico plasma compatibile con l'alta definizione, confermava il gap con il tubo catodico (potevo dirlo con cognizione di causa, in quanto una mia strettissima parente l'aveva comprato su mio consiglio nello stesso Aprile del 2004).
Ma visto che io avevo comprato casa nel Settembre 2004 ed era previsto che avrei finito di arredarla per Pasqua 2005 e non avendo né il posto e nemmeno il budget necessario per un plasma 43 pollici HD (come il suddetto Pioneer 434), puntavo decisamente sul JVC HD 36 pollici, pochi, ma veramente buoni, anzi eccezionali in teoria. L'importante era avere una TV compatibile con l'alta definizione, non importava se era uno schermo piatto o meno.
Io sono uno di quelli che c'era al SIM di Milano del 1990, quando in uno stand della Thomson mostravano immagini HD riprese in diretta da telecamere che venivano trasmesse ad un TV Thomson sperimentale 36 pollici HD tramite la “Golden Scart”: ebbene queste immagini erano poca cosa, come qualità, se confrontate a quelle che venivano mostrate allo stand della Sony con le loro immagini preregistrate in alta definizione analogica (quindi senza nessunissima compressione), trasmesse dal loro lettore LASERVISION HD ad un televisore con tubo catodico TRINITRON 36 pollici HD. Io rimasi letteralmente stregato da quelle immagini: rimasi seduto ininterrottamente nel loro stand per almeno un'ora, dopo aver visto tre volte tutto il contenuto del Laserdisc dimostrativo; alla fine mi alzai ed andai a congratularmi in inglese con l'ingegnere giapponese della Sony che presedieva alla dimostrazione: per tantissimi anni rimasero le più belle immagini che io avessi mai visto attraverso uno schermo TV.
Con quelle meravigliose immagini nella mente ero entusiasta di poter mettere le mani finalmente su una TV a tubo catodico ad alta definizione. Ci fu però un grosso problema: non volendo lasciare il televisore da solo in una casa disabitata aspettai fino all'ultimo per prenotarlo nel mio negozio di fiducia (nel frattempo però ordinai separatamete il suo mobile dedicato a Piacenza per il “modico” prezzo di 250 euro): quando nel Febbraio 2005 dissi al negoziante la fatidica parola “Fallo arrivare” ebbi una raggelante risposta: non sono più a listino e la JVC italiana non ne ha più a magazzino. Ma io non mi detti per vinto e, pur avendo letto che parecchi esemplari di quel televisore erano stati restituiti prprio per il tubo catodico difettoso (scarso contrasto e luminosità), mi gettai alla ricerca di tale TV in Europa.
Ne trovai uno in Germania a 1.800 euro + 200 di trasporto: pochi giorni dopo Pasqua arrivò un camion con sponda che scaricò il grandissimo e pesantissimo imballo con l'unico televisore a tubo catodico compatibile con l'alta definizione del mondo: dopo averlo sballato e collegato immediatamente al sintonizzatore SAT HD QUALI-TV (qualcuno lo ricorda?) fornito dalla stessa emittente “Euro 1080” ebbi subito una cocente delusione: il TV aveva il tubo catodico del lotto difettoso, presentava una perfetta definizione, ma un contrasto e luminosità di un tubo in via di esaurimento. Con i brividi alla schiena scrissi e telefonai in Germania per chiedere il reso, visto che né loro, né altri in Europa ne avevano un'altro: per fortuna lo accettarono (ovviamemte il trasporto era a mio carico).
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