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Il pieno successo dell'edizione romana, 48a edizione assoluta dell'Hi-Fidelity di Stefano Zaini, è stato dimostrato dalla massiccia partecipazione di espositori e di pubblico. A distanza di 24 ore dalla chiusura della manifestazione, riportiamo qui qualche considerazione preliminare ai report che pubblicheremo nei prossimi giorni.
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Non posso dire di avere "veramente" partecipato avendo dedicato la mia attenzione alle sole salette al piano ST (e sostato in particolare in quella di Garman), l' impressione - al netto dei limiti tecnici esposti con ben maggior cognizione di causa nell' articolo - è che per essere una manifestazione oltretutto gratuita è sembrato tutto essere organizzat molto bene.
A voler "sognare" un eventuale miglioramento penserei ad un luogo più spazioso, la location alberghiera per sua natura mette a disposizione le salette-conferenza, relativamente numerose per esser tali ma in grado di "piazzare" una decina di espositori (forse di più, non i ho contati) mentre gli altri si sono sistemati in stanze meno spaziose che si aprivano su un normale (angusto) corridoio alberghiero.
Gli spazi a Roma non mancano, immagino che vi sia un problema di costi, forse (sempre costi permettendo) si potrebbe aggiungere una mezza giornata in più per alleggerire l'afflusso dei visitatori, se non altro chi non ama l'affollamento avrebbe una opzione in più.
C'ero anch'io e condivido abbastanza quanto riportato nell'articolo. Trattamenti acustici nulla, tranne che nella sala di Acustica Applicata che infatti mi è sembrata la migliore insieme con quella di Stereo Much. Oltre a quanto da altri già scritto circa la mancata indicazione (tranne che in rari casi) di quale coppia di diffusori fosse in funzione, anche quest'anno la cosa che mi ha più infastidito è stata una certa tendenza a trasformare gli spazi di ascolto in salette di conversazione, a volte anche con la partecipazione degli espositori e questa è una cosa che anno dopo anno proprio non passa. Venendo alle note liete, soprattutto per chi come me ama anche il comparto video, molto bella e ben suonante la sala di Garman, con un impianto di riferimento. Ma quella dove ho trascorso più tempo è stata sicuramente la saletta proprio di AVM, sia per la sempre apprezzata competenza di Emidio Frattaroli e sia per l'impianto multicanale Polk Audio che mi ha lasciato letteralmente a bocca aperta quando ho sentito il costo, un rapporto qualità prezzo a dir poco ottimo, impossibile o quasi spendere di meno per un buon sistema di 5 diffusori.