Cattive registrazioni o cattivo ambiente o cattivo impianto?
Ciao a tutti,
domanda complicata, come si fa a determinare quando mettersi il cuore in pace relativamente ad una cattiva registrazione o quando è necessario ulteriormente fare upgrade e fine-tuning?
Mi spiego, come già detto più volte in passato, sono attualmente in possesso di un impianto, all''interno di un ambiente quadrato (male) ma semi-trattato e dove agisco anche di correzione attiva, che mi da delle buone soddisfazioni.
In particolare i bassi, i medi e gli alti mi vanno bene e non ho alcuna intenzione di cambiare nulla.
Ciò che invece non va sono i medio-bassi, in particolare in generi meno nobili come l'hip-hop, la dance ed una parte di pop commerciale. Gli altri generi, jazz, rock, metal, sono quasi del tutto immuni al "problema" dei medio-bassi, tranne alcune eccezioni.
Si arriva ad un punto, però, in cui va capito se il problema può ancora essere risolto o quantomeno si può avere un miglioramento, o quando si sta inseguendo il nulla.
La stragrande maggioranza degli album "problematici", dove accuso il problema, ascoltati con l'impianto cuffie, al mio orecchio, sfoggiano lo stesso problema, quel range di frequenze è "troppo" spinto, al limite del fastidioso. Noto, cioè, una sorta di clipping o distorsione che non dovrebbe esserci.
Guardacaso, sempre in cuffia, mi vado ad ascoltare i brani che nell'impianto principale girano benissimo, ed anche in cuffia, non noto quell'effetto clipping/distorsione in quel range di frequenze per me fastidioso.
Ma come si fa a capire dove sta la verità? Qual'è il benchmark per capire quand'è effettivamente la registrazione e quando invece è la coppia impianto-ambiente?
Voi come fate?