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Serie TV | Arrivata alla quarta stagione, la serie nata dal film dei fratelli Coen del 1996 prosegue con la stessa dose di qualità e colpi di scena, nonostante la distanza temporale dell’ambientazione la faccia apparire un po’ diversa dai capitoli precedenti
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Mi ero perso questa 4.a stagione che ho avuto, tutto sommato, la fortuna di recuperare in questi giorni.
Dico "tutto sommato fortunato" perché, anche se resta un prodotto sofisticato rispetto alla media delle serie, anche qui troviamo il segno dei tempi.
Il marchio "Fargo" vorrebbe una rappresentazione grottesca ma anche realistica della scena umana, mettendo in primo piano il rovesciamento di luoghi comuni narrativi (e non solo) con la rivalutazione di figure tradizionalmente trascurate nella considerazione generale, non solo nella finzione.
Impegno questo iconicamente rappresentato da Frances Mc Dormand nel ruolo della detective incinta che, nel lontano 1996, nell' eponimo film, riesce ad incastrare con metodica determinazione, libera da qualsiasi frenesia tipica dei film "d' azione", i "cattivi" del film, furfanti cialtroni che si macchiano di ogni crimine e di ogni stupidità.
A distanza di quasi trent' anni questa 4.a stagione della serie scade invece nel macchiettismo razzista, in particolar modo nei confronti degli immigrati italiani, che sembrano esser tutti "geneticamente" fascio-criminali, contrapponendogli una immaginaria mafia nera che trasuda da tutti i pori dignità e spirito di rivalsa nei confronti dei soprusi (veri) subiti da quella stirpe in centinaia di anni sul territorio USA.
Tanto da far pensare che piuttosto che criminali si tratti di un movimento pre-politico di ribellione nei confronti dell' establishment "bianco" corrotto e fascistoide (siamo negli anni '50, la guerra è finita da poco, la ferita dei reduci neri ingannati a parteciparvi in nome dei loro stessi diritti è più viva che mai).
Tanto per non far mancare il tema LGBT+ si mette in scena una coppia di simpatiche e coloratissime lesbiche con il ruolo se non del "deus ex machina" senz' altro con quello di catalizzatore dello sviluppo della trama nel giusto verso.
Stagione senz' altro da vedere per chi se la fosse persa, d' altro canto sono certo che molti spettatori meno interessati di me alla caccia al luogo comune nemmeno faranno caso a tanti particolari.