Visualizzazione Stampabile
-
È IL CLIPPING?
Ciao a tutti,
Ieri stavo testando le mie casse nuove tesi 561 indiana line e il mio ampli yamaha ax 490.
Aumentando il volume ad un certo punto a un quarto dal fondo scala della manopola del volume, ho sentito come se la musica si interrompesse a scatti, come se il cd fosse rovinato.
Il cd era nuovo per cui lo escluderei, è dunque un fenomeno di clipping?
-
Il clipping credo si possa descrivere come un suono che diventa sgradevole, magari rauco, "urlato" ma non interrotto.
Non so se non vi sia una qualche forma di protezione che si manifesta così ci vorrebbe qualcuno che ha quell' ampli in casa e lo conosca bene.
-
Se non ricordo male l' AX 490 in caso di problemi stacca ma non fa questa forma di intermittenza quindi, salvo malfunzionamenti, è possibile che sia il lettore cd causa vibrazioni.
SALVO
-
il cd lo tieni vicino ai diffusori?
-
comunque se è clipping non ci riprovare che bruciare le bobine degli altoparlanti è un attimo..
è più pericoloso un amplificatore da 30W al limite che uno da 500w dove ad in certo punto vi faranno male le orecchie
-
Sono diffusori da pavimento e sono di fianco al mobile hifi circa 20 cm.
-
Scusa ma se l’ampli butta al max 80w e i diffusori ne sopportano 150 c’ė pericolo che brucio i diffusori?
-
La corrente continua (clipping) è la morte di qualsiasi altoparlante.
-
Citazione:
Originariamente scritto da
hnjmkl
La corrente continua (clipping)
Cosa cavolo c'entra la "corrente continua" con il fenomeno del clipping?
Mi sembra che ci sia una discreta dose di confusione.
Tra l'altro, usando un termine italiano forse il fenomeno sarebbe più chiaro: saturazione.
Quando si tenta di far produrre ad un amplificatore un segnale di uscita di potenza superiore a quella che lo stesso può fornire a causa delle sue limitazioni intrinseche: principalmente la tensione di alimentazione dello stadio finale, la forma dell'onda sonora in uscita verrà "tagliata" alle estremità della semionda positiva e negativa.
Una sinusoide diventa sempre più simile ad un'onda quadra (clipping vuole infatti dire "tagliare").
Un'onda quadra genera un sacco di armoniche di ogni ordine e, teoricamente, infinite, sono queste armoniche che provocano danni ai diffusori, specialmente alle piccole e delicate bobine dei tweeter, a causa del surriscaldamento che provocano nelle stesse.
Il clipping si genera, semplicemente, inviando all'ingresso di un ampli un segnale di livello elevato che viene amplificato oltre misure, sarebbe meglio dire: "si tenta di generarlo".
Esempio semplicissimo: se un ampli ha un guadagno massimo di 10 volte e può erogare al massimo un segnale che ha un ampiezza di 10 V (perchè tale è la tensione di alimentazione dei finali) ed io gli invio all'ingresso un segnale di 1 V tutto va bene, fornirà la sua massima potenza, ma se io gli invio in ingresso un segnale di 2 V lui tenterà di far uscire un segnale di 20 V, cosa impossibile: continuerà a far uscire un segnale di 10 V, ma completamente squadrato.
Questo è il motivo per cui è meno pericoloso utilizzare un ampli surdimensionato rispetto ad uno di piccola potenza, quello di maggior potenza maneggerà il livello elevato senza alcun problema, al massimo il volume sarà insopportabile, ma non distorto, mentre un piccolo ampli si satura, va in clipping e genera armoniche con alto contenuto energetico, specialmente in gamma alta, cosa non prevista dal progettista del tweeter.
Pertanto "la corrente continua" non ha proprio alcun motivo per essere evocata, che poi inviare ad un altoparlante una tensione continua sia cosa da evitare è un altro discorso, poichè anche in questo caso si provoca un riscaldamento anomalo delle bobine degli altoparlanti, quanto meno i woofer, i tweeter dovrebbero essere protetti dalla presenza dei condensatori nel crossover relativo.
In ogni caso la situazione appena indicata può essere causata solo da un guasto allo stadio finale, non si verifica durante il funzionamento normale come invece può essere il caso del clipping.
-
Citazione:
Originariamente scritto da
Nordata
sono queste armoniche che provocano danni ai diffusori, specialmente alle piccole e delicate bobine dei tweeter, a causa del surriscaldamento che provocano nelle stesse.
Curioso ma non troppo: il surriscaldamento generato da armoniche è lo stesso problema che da qualche tempo si verifica anche nei normali impianti elettrici a causa delle elettroniche di potenza.
-
Citazione:
Originariamente scritto da
KwisatzHaderach
...lo stesso problema che da qualche tempo si verifica anche nei normali impianti elettrici a causa delle elettroniche di potenza.
se ti riferisci ad impianti energia in cui la corrente per un qualche motivo sia non sinusoidale credo che ci sia una inversione di ruoli: nel caso del tweeter il carico (tweeter) avrebbe problemi a causa della distorsione proveniente dal generatore (=amplificatore) nel caso degli impianti energia è il carico a generare correnti non sinusoidali (penso al controllo switching di una apparecchiatura "importante" - non delle robe cha abbiamo in casa) ed il sistema di trasporto (tutto quello che c'é tra la centrale elettrica e l'utenza) eventualmente a soffrirne.
-
Giusta precisazione, il mio commento verteva sul fatto che in qualunque caso, per cui non prendeno in considerazione dove vengono generate, le armoniche provocano un riscaldamento anomalo. Nel primo caso soffrono le bobine dei tweeter, nel secondo il sistema distributivo, e aggiungo anche in modo non troppo marginale eventuali impianti posti in parallelo al sistema generatore di armoniche in quanto le stesse potrebbero accorciare la vita operativa di alcuni componenti, condensatori per esempio, che sono i più sensibili a questo tipo di problema.
Ma stiamo finendo OT... :)