Chi me la sa spiegare questa ?
Salve cari amici . Desidero che mi illuminiate sui quali siano i motivi per cotanta differenza nella qualità del suono , per aver semplicemente letto un file audio , da uno streaming Wi-Fi piuttosto che da chiavetta usb.
La differenza che passa tra una meccanica di lettura mediocre ed una di alto livello.
Come molti ho deciso di passare alla liquida, rippando la mia collezione di CD con EAC. Ma non ne sono di certo un esperto, da poco sono entrato in questo mondo.
Pur avendo un ottimo DAC , con un ottimo clock , non ero ancora riuscito a far a meno del CD. E Così utilizzavo il Raspberry (con scheda Allo DigiOne che esce in coassiale connessa al DAC) per i files in alta risoluzione scaricati dal web e la meccanica di lettura per la collezione di CD Redbook in mio possesso. Trovavo quest’ultima di gran lunga superiore alla riproduzione degli stessi brani con Volumio. Il suono proveniente dalla meccanica era sempre più naturale , gradevole, caldo, analogico, Privo di digital glare e la scena era più estesa in altezza.
Finché mi accorsi che lo streaming Wi-Fi di web radio come quelle della Linn, paradossalmente, suonava notevolmente meglio degli stessi brani in mio possesso letti da hdd. Questo va contro il mio preconcetto che segnale trasmesso via Wi-Fi = percorso più lungo soggetto a interferenza = scarsa qualità.
Ma Ho voluto fare un tentativo , giusto per curiosità.
Bene , la semplice operazione di aver rimosso la chiavetta usb e il cavo Ethernet dal Raspberry e averla connessa al router , facendo lo streaming Wi-Fi dei file da quest’ultimo verso il Raspy , lo ha reso il miglior media di lettura che abbia mai ascoltato, di gran lunga superiore alla meccanica CD in mio possesso.
La differenza è abissale sia nei confronti dello stesso Raspberry connesso agli hdd USB o al router da Ethernet sia nei confronti della meccanica CD. Tanto che l’ho smontata definitivamente ed ora utilizzo solo ed esclusivamente la liquida.
Questi i risultati ...
- Maggiore incisività dei dettagli più sottili, che adesso sono più facilmente udibili.
- Nero infrastrumentale probabilmente ai massimi livelli (o quasi, ma non riesco a immaginare di meglio , tanto è “NERO”)
- La scena indietreggia e risulta meno “sparata “ in faccia. Si estende inoltre in altezza. Adesso Le basse frequenze sembrano provenire dal pavimento più che dal woofer e le alte frequenze sono più “nell’aria”.
- C’è un riposizionamento di tutte le frequenze. Le medie Indietreggiano immediatamente e le alte e le basse sono più estese e pulite. Ma in un modo del tutto naturale, solo quando è previsto dalla registrazione . Non è di certo paragonabile ad un effetto “tasto loudness “. Non solo scende più in basso di prima , ma lo fa in modo più pulito.
- Il volume si abbassa di qualcosa di paragonabile a 3db. La sensazione è un chiaro e rassicurante invito a spingere sulla manopola del volume a volontà , senza percepire il timore di andare incontro a confusione e perdita di controllo. Un po come avviene con l’ascolto di un SACD, ma ancora meglio.
- La timbrica cambia. Sparisce ogni alone di digital glare e fatica di ascolto e diviene totalmente neutra. Il suono diventa “secco”. Forse sarebbe più appropriato il termine “rifinito”. Tanto che Nei confronti della meccanica di lettura risulta “smagrito”, “sgrassato“, ripulito, ma non impoverito. Dunque non in senso negativo ma positivo. Una neutralità corretta che nulla ha a che vedere con il “secco” con cui si definisce un suono alla lunga affaticante ed esile, quanto piuttosto un senso di naturalezza , di assenza di colorazione che , contemporaneamente, mantiene intatta tutta la musicalità. Una musicalità naturale e non scaturente da colorazioni aggiunte.
- Senso di aria , leggerezza , come se la musica non provenisse da un media di lettura dentro la quale è rinchiusa, piuttosto come fosse libera da un tramite, da una tappa obbligata . La stessa sensazione che si prova ascoltando alcuni giradischi.
- C’è Meno compressione. Come già detto basse frequenze più pulite ed estese. Anche le alte frequenze sono più estese e pulite. Si percepisce una maggior separazione tra gli estremi banda che si estendono senza alcun senso di confusione.
- I brani che avevano quel pizzico di affaticante che disturbava diventano ora godibili. C’è un senso di correttezza oggettiva. Che tutto sia apposto. Non si ha la sensazione di una leggerezza di ascolto a spese però del focus ne tantomen un senso di iper dettaglio e controllo a spese della leggerezza. È semplicemente corretto. C’è l’uno e l’altro.
- Cambiano le dimensioni di voci e strumenti ma anche le proporzioni tra loro. La voci risultano leggermente più piccole ma è molto più indipendenti dagli strumenti. Gli strumenti sono più indipendenti l’uno dall’altro e posizionati in uno spazio più ampio di prima.
- Credo di percepire anche un PRaT leggermente migliore. Più fluido.
È il cambiamento più importante che abbia mai fatto il mio impianto e a costo zero per giunta.
Ora ciò che vi chiedo è:
1)Possibile che il rumore elettrico e il power drain causato dagli ingressi usb e la lettura da hdd meccanico a piatti magnetici possano fare tutti questi danni al suono ?
2)Possibile che leggere un file audio dal Wi-Fi piuttosto che dalla presa diretta usb possa portare un tale miglioramento? Alla fine la lettura da hdd non avviene ugualmente? Solo che anziché avvenire dal raspberry è il router che leggere l hdd. Cosa cambia ? Anzi c’è un allungamento del percorso del segnale.
Desidero avere una chiara spiegazione di cosa accade. Illuminatemi.