UHD HDR logiche conversione BT.2020 -> DCI - REC.709 come si impostano?
Ho voluto aprire questa discussione in quanto, dopo qualche anno di scarsa attività forumistica legata sopratutto ad una scarsa innovazione nel mondo dei proiettori negli ultimi 4-5 anni (parlo sopratutto dei DLP), per tentare di chiarirmi qualche dubbio che mi sta venendo in queste settimane.
Tutto è iniziato alla visita dell'evento Bolognese del mese scorso, dove ho visto quello che ai miei occhi è finalmente sembrato un sensibile passo in avanti rispetto alla mia attuale configurazione sul piano video. Proiettori 4K convincenti, da quest'anno iniziano ad essere commercializzati i dischi in 4K… questi eventi mi stanno pian piano al risveglio da un lungo letargo. Un risveglio che mi sta portando a scontrarmi con innovazioni introdotte da poco, in particolar modo a quanto celato "dietro" all’ HDR.
Ora, poichè per natura tendo ad essere una persona un "pochino" pignola e mi piace vedere oltre le sigle commerciali, ho iniziato a fare ricerche scoprendo cose che se da un lato sono entusiasmanti, dall'altro mi spaventano moltissimo.
Dietro al termine HDR (pariliamo di supporti UHD) a quanto ho letto s’intende materiale 2160P codificata in un utopico spazio colore BT.2020, con una profondità di colore di 10 bit o 12 bit. Con una compressione variabile da YCrCb 4:2:0 a 4:4:4 Ho trovato un po' di confusione per quanto riguarda il gamma, a quanto ho capito si usa una curva con classica legge di potenza con valore pari a 2.6. Ma ho trovato anche scritto che si potrebbe usare una curva di gamma definita da un algoritmo di calcolo complesso finalizzato a massimizzare la compressione del file senza perdere qualità visibile chiamata Perceptual Quantizer (PQ). Da qualche parte ho infine letto che si è mosso il punto di bianco dai canonici 6500°K… TANTA ROBA!
Ora, poichè un BT.2020 è si "future proof" ma utopia pura nel panorama dei proiettori odierno, dove a stento si esce dal rec 709. Mi sono piovute in testa molte domande.
Poniamo di avere un pj 4K rec.709 e voler visionare un disco UHD che gamma e devo usare 2.2 o 2.6? il punto di bianco?
E queste sono tutto sommato le preoccupazioni minori, poichè il vero "problema" è controllare chi fa queste conversioni, che intento di render viene applicato. Poichè queste conversioni danno luogo ad una perdita di dati, e influenzano in modo significativo il risultato finale, sarebbe corretto avere il controllo e la coscienza di quanto avviene per quanto riguarda il Gamma e per il Gamut.
Di fatto diventano problematiche "nuove" che vanno gestite da parte dell'utente finale, quando fino ad oggi erano dei professionisti che facevano le opportune scelte all'atto di riversare il master cinematografico in formato blu ray.
Ieri, con i blu ray, chi desiderava ottimizzare il proprio impianto doveva "limitarsi" ad eseguire una calibrazione ad HOC (display permettendo), di gamut, gamma, punto di bianco secondo le specifiche REC.709. Questo dava la serenità di avere coerenza con la sorgente, e di conseguenza la certezza di vedere esattamente quanto ha visto il tecnico/regista all'atto della realizzazione del blu ray dal master cinematografico.