Descrizione dei diffusori
Innanzitutto un piccolo preambolo.
E' mia ferma convinzione che tutti i diffusori del fronte anteriore devono essere capaci di riprodurre ad un livello decente almeno i 50/60 Hz , a prescindere dalla presenza del sub.
Il sub, con la sua presenza, dovrebbe supportare ed integrarsi con i diffusori anteriori ma mai prevaricare.
In pratica, in un'impianto tarato bene, si dovrebbe percepire la sua presenza ma non si dovrebbe riuscire a localizzarlo anzi si deve avere l'impressione che l'intero fronte sonoro provenga dai diffusori anteriori.
Sappiamo tutti che più saliamo in frequenza e più il nostro cervello riesce a riconoscere la direzione della sorgente perciò sarebbe auspicabile una frequenza di taglio tra sub ed il resto dei diffusori molto bassa e, potendolo fare, inferiore ai canonici 80 Hz certificati THX.
Detto questo viene naturale che io, per il fronte anteriore, abbia utilizzato dei woofer da 25 cm di diametro.
Essi sono dei Ciare HW251 accordati (vado a memoria) attorno ai 40 Hz (allineamento QB3) con due reflex reflex passivi (Ciare HP200) a cui sono stati aggiunti per ognuno una massa di 40 grammi.
Alcune precisazioni :
-Per quanto riguarda l'accordo reflex ho scritto che è del tipo QB3; tali allineamenti non ti permettono di ottenere dei bassi molto estesi ma, di sicuro, sono molto veloci ed articolati, simili a quelli che si avrebbero con lo stesso altoparlante configurato in sospensione pneumatica.
Pertanto mi è sembrato superfluo tentare di accordarlo a frequenze inferiori col rischio di trovarmi con un basso lungo e confuso.
Per quello che dovevo fare io non ne valeva la pena.
-L'accordo è stato realizzato con due reflex passivi.
Innanzitutto bisogna precisare che il passivo, per ottenere un'adeguato trasferimento dell'energia acustica, deve essere quantomeno dello stesso diametro del woofer, se superiore è ancora meglio.
Io, avendo gli HP200 un diametro di 20 cm, ne ho utilizzati due.
Inoltre vi sono diverse motivi che mi fanno preferire l'uso dei passivi al posto del classico tubo ed in particolare :
-Si evita di aumentare il volume della cassa in quanto non devi aggiungere anche il volume del condotto di accordo
-La membrana del passivo opera una azione di filtraggio delle frequenze medie eventualmente emesse all'interno dalla faccia posteriore del woofer.
-I passivi non sono affetti da quei rumori causati dai moti turbolenti dell'aria sopratutto nei condotti mal dimensionati.
-Consentono un'ottimo trasferimento dell'energia acustica soprattutto a frequenze molto basse.
Ed infine, cosa importantissima in ambito ht, i passivi, chiudendo il volume di carico, ti consentono di frenare drasticamente l'escursione del woofer al di sotto della frequenza di accordo.
-Per ultimo l'aggiunta della massa di 40 gr per ogni passivo.
In pratica per fare si che il passivo risuoni alla giusta frequenza di accordo si deve simulare che esso lavori nello stesso volume in cassa chiusa e variarne la massa fino a quando la sua fc non sia identica alla frequenza di accordo che vogliamo ottenere.
Ovviamente, se al posto di un'unico passivo se ne utilizzano più di uno, il volume dovrà essere diviso per il numero di passivi impiegati.
Per stasera penso di aver terminato, a domani.