L’invecchiamento dei plasma ….
Leggendo i commenti sul “nero variabile” dei Panasonic mi ero fatto alcune considerazioni di carattere generale che non avevo postato causa toni virulenti del thread (che non a caso alla fine è stato chiuso).
Notando come l’argomento riemerga ripetutamente in altri 3d, provo a riproporre qui l’argomento che, ripeto, vuole avere un carattere generale (e confido sulla buona volontà di tutti per non scatenare discussioni inutili!;) ).
Il primo punto che mi piacerebbe approfondire è il seguente: è un dato assodato che i plasma invecchiano, ovvero, molto genericamente, si dice che “perdono luminosità” col passare delle ore di funzionamento, fino ad arrivare alla cosiddetta fine vita utile che convenzionalmente si fa coincidere con il momento in cui il pannello ha una luminosità pari alla metà di quella originale (sugli attuali pannelli la vita utile è stimata in 60.000-100.000 ore).
Molto banalmente avevo sempre interpretato queste affermazioni come una progressiva diminuzione del picco di bianco, ritenendo pertanto il fenomeno come trascurabile nella pratica: nessuno regola il proprio TV col bianco a manetta, per cui, pensavo, ma mano che la luminosità decade basta aumentare il contrasto per recuperarne il valore corretto, questo perlomeno per le prime ore di funzionamento (che però saranno talmente tante prima di raggiungere il limite di emissione del pannello da far ritenere la cosa di nessun effetto pratico).
Poi salta fuori Panasonic che si inventa un sistema che alza il livello complessivo di luminosità del pannello: e a questo punto mi sorgono alcune domande.
Innanzitutto, perché lo fa, visto che nessuno (e tantomeno la stessa Pana) fino a quel momento ci aveva mai pensato (ovvero: ancora adesso nessun altro brand applica tali correzioni). Le risposte possibili sono:
a) i tecnici Panasonic sono impazziti (poco probabile)
b) sono in malafede (e ci sono innumerevoli post di un paio di forumer che sostengono questa ipotesi) per far sembrare da nuovi il nero più nero
c) hanno notato qualcosa di un po’ più complesso
Proviamo a ragionare sul caso c), che è l’unico che può portare a qualche considerazione interessante.
La prima è che forse hanno notato che l’invecchiamento non impatta solo sulla luminosità del bianco, ma anche sul nero. Se così fosse, le possibilità sono 2: o i plasma invecchiando perdono luminosità anche sul nero, ovvero MIGLIORANO il livello di nero (ma è ovviamente un’assurdità, e il trucchetto escogitato da Panasonic non avrebbe senso)..
O al nero succede qualcos’altro, che a mi avviso potrebbe essere un progressivo impastamento e perdita di dettaglio: man mano che il pannello degrada, sul fronte del nero si mangia man mano i primi livelli di grigio.
La prima conclusione a cui giungo alla fine di questo primo e troppo lungo post è che sarebbe molto interessante vedere i risultati di test condotti su apparecchi con 4-5.000 ore di funzionamento per vedere se c’è un riscontro a questa ipotesi.
Secondo me Panasonic è questo che ha rilevato in laboratorio, e ha provato a porvi un rimedio (in modo probabilmente maldestro tarando male e sovracompensando l’effetto).
La conseguenza di ciò però potrebbe essere una conclusione generale, purtroppo a sfavore della tecnolgia dei plasma: non è che in definitiva con l’invecchiare del TV mi devo rassegnare ad uno dei 2 seguenti effetti indesiderati: o accetto un progressivo peggioramento della “qualità” del nero, o per mantenere un adeguato dettaglio sulle basse luci devo accettare un progressivo innalzamento dello stesso?
Se così fosse, diciamo che probabilmente Panasonic ha optato dal 2009 per questa seconda soluzione. In ogni caso, direi che si tratta di un punto a sfavore dei plasma.