Citazione:
Brunoaro ha scritto:
Fino ad oggi ho effettuato ben pochi interventi, ma seguo da un pezzo il forum e lo trovo molto interessante.
Complimenti a tutti i partecipanti.
Non sono molto aggiornato sulle modalità di partecipazione e, per esempio, non so se questo messaggio possa essere pubblicato in più forum: secondo me starebbe anche bene, e forse meglio, in quello dei proiettori digitali, ma lascio al moderatore il compito di spostarlo e/o copiarlo anche lì.
Veniamo al dunque.
Ho intenzione di comperare uno Z2, soprattutto perché dotato di lens shift, e pensavo di utilizzarlo con un HTPC collegato in DVI-D.
Purtroppo, dopo aver letto po’ dappertutto che è problematico il funzionamento in DVI a frequenze di refresh diverse da 60HZ, mi sono messo a fare qualche ragionamento sul perché non sia consigliabile usarlo in questo modo per noi utenti PAL.
Faccio una premessa.
Attualmente uso un HTPC con un televisore SONY FD1, utilizzando l’ingresso VGA a 640x480 60Hz oppure a 720x576 a circa 57Hz.
Dico “circa” perché non mi ricordo la frequenza esatta, ma comunque non c’è proprio verso di farlo andare a 50Hz ,in nessun modo.
Però il tutto funziona e l’unico inconveniente sono alcuni microscatti durante le carrellate laterali, che effettivamente vengono notati solo da un occhio allenato.
Ma torniamo un passo indietro e consideriamo il refresh di 60HZ.
Mi sono sempre chiesto come possa un monitor con frequenza di 60Hz riprodurre un segnale PAL in modo decente e quale sia, da parte dll’HTPC, l’esatto processo di “sistemazione” dei 25 fotogrammi nei 60 “slot” disponibili in un secondo.
Non voglio entrare in considerazioni su come sia organizzato il contenuto dell’MPEG2 sul DVD PAL, ma, per certo, qualunque player software, in presenza di materiale proveniente da pellicola, per ogni secondo produce 25 fotogrammi progressivi ricostruendoli dai semiquadri interfacciati.
E poi cosa succede?
Ho sempre pensato ad una interazione tra il player software e la scheda video, in modo da far arrivare a quest’ultima i fotogrammi in modo “organizzato”.
Una specie di pull down alla rovescia.
Ma, ragionandoci, le cose sono molto più semplici di come le immaginavo.
In realtà il player software è piuttosto primitivo in questo senso: si limita infatti a buttar fuori i 25 fotogrammi e la scheda video non fa altro che prendere per buono (e riprodurre) quello che, ad ogni 1/60 di secondo è presente al suo ingresso.
E’ banale, ma non l’ho trovato spiegato da nessuna parte.
In poche parole, in modo del tutto automatico e senza che venga implementata alcuna strategia particolare, un film PAL viene riprodotto da un monitor (o VPR) funzionante a 60HZ con una cadenza 3-2-3-2-2, che si ripete all’infinito.
Non molto dissimile dal 3-2 dell’NTSC e con problemi di visualizzazione analoghi.
Per meglio comprendere il concetto date un’occhiata all’illustrazione allegata.
Per convenienza di rappresentazione ogni 1/60 occupa 5 quadretti.
Nella prima riga sono rappresentati 5 frames del film (1,2,3,4,5).
Nella seconda con A, B, C, ecc sono rappresentati gli “slot” della durata di 1/60 di secondo.
Nella terza ci sono infine i fotogrammi così come vengono “sparati” dalla scheda video.
E’ facile notare come la sequenza si ripeta ogni 5 frames o, se volete, ogni 12/60 di secondo.
Ovviamente il ragionamento è ripetibile per qualunque frequenza di refresh, anche se, con frequenze “strane”, la sequenza può essere alquanto complessa.
Per esempio con il mio FD1, a 57Hz, la cadenza è una sequenza non ripetibile di 3222322322…., fino ad arrivare, appunto a 57, per poi ricominciare da capo.
Alla fine di questa storia provo a trarre qualche conclusione: lo Z2 lo farò funzionare in RGB analogico a 50Hz e continuerò a tenermi il SONY con i suoi 57Hz, senza pensarci più di tanto.
Oppure lo collegherò all’uscita RGB interfacciata 50HZ della Matrox G400 Max.
Certo che, per un uso home theatre, le uscite DVI a 60 Hz non sono poi questo gran che anche per i nostri cugini americani, che si trovano in una situazione senza via d’uscita.
Infatti per l’NTSC l’unica soluzione è rappresentata dai 48 o 72 Hz che garantiscono la fluidità dei 2 o 3 fotogrammi ripetuti in modo uniforme.
Per materiale cine, se usano i 60Hz, hanno problemi non dissimili da quelli che incontriamo noi utenti PAL alla stessa frequenza.
Chiedo scusa per la prolissità, ma l’argomento mi sembrava interessante.
Bruno