San Remo, serata del 19 febbraio
Sono uno di quelli che si vanta di non guardare San Remo, ed un'occhiata alla mia firma chiarirà subito cosa provo per la musica. Ed in effetti, in 25 anni che vivo in Italia, avrò visto San Remo per un totale di due ore. Sempre troppe. Ma ieri sera mi sono riconciliato con San Remo, con la Rai e con il canone che mi sembra sempre di regalarare a fronte di autentica "monnezza" che la televisione nazionale molto spesso ci propina. Ebbene, la serata di ieri sera è stata per me uno dei punti più alti che la televsione mi ha regalato negli ultimi anni per la musica leggera. Lo scorrere di artisti nuovi accompagnati con leggiadria da autentici artisti che hanno scritto alcune delle più belle pagine della musica d'autore dell'ultimo quarto di secolo, e forse oltre, arrangiamenti magistralmente eseguiti da un'orchestra di alto livello, con l'aggiunta di autentici solisti jazz, il maestro Luttazzi e Fabrizio Bosso su tutti, un gruppetto "improvvisato" costituito da Zucchero, Battaglia alla chitarra solita ( mai amati i Pooh ma Battaglia sa cos'è una chitarra ), Vandelli e l'organo del maestro Fio Zanotti. Il risultato è stato quello di una serata di musica che ogni amante della canzone italiana, dei cantutori e dei grandi interpreti, avrebbe desiderato vedere.
Grazie Bonolis.