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Preview 4K: Galaxy Note 3 vs Acer S2
Preview 4K: Galaxy Note 3 vs Acer S2
Emidio Frattaroli - 17 Ottobre 2013
“Durante l'IFA di Berlino ho avuto la possibilità di giocare con i due primi smartphone che possono registrare videoclip a risoluzione 4K. Si tratta del Samsung Galaxy Note 3 e dell'Acer Liquid S2. Dribblando il controllo che c'era agli stand sono riuscito a registrare pochi, interessanti secondi in Ultra HD 4K...”
Pagina 1 - Introduzione


Un'immagine dallo stand Samsung all'IFA di Berlino

A Berlino, in occasione dell'IFA, non mi sono limitato ad osservare display, videoproiettori e componenti audio. Quest'anno l'interesse di AV Magazine si rivolge anche al settore "mobile" e alle videocamere e, in questo senso, alcuni smartphone di ultima generazione possono essere utilizzati anche come videocamera. Certo, l'ergonomia lascia a desiderare, come anche l'ottica e le funzioni a disposizione. Eppure, la qualità video in registrazione di cui sono capaci alcuni terminali è insospettabile.

Ad IFA poi, complice la potenza del nuovo SoC Snapdragon 800 e le possibilità delle ultime versioni di Android "Jelly Bean" , in un paio di prodotti è stata annunciata la possibilità di registrare video a risoluzione 4K, ovvero con 3840x2160 pixel, 30 fotogrammi al secondo e compressione in formato MPEG4: si tratta del nuovo Samsung Galaxy Note 3, già disponibile sul mercato da qualche giorno e dell'Acer Liquid S2 che arriverà prossimamente.


A sinistra Acer Liquid S2; più a destra il Samsung Galaxy Note 3

Allo stand di Acer non ho avuto nessun problema a registrare qualche clip sulla mia scheda microSD da 16GB. Mi sono limitato ad infilarla nello slot del Liquid S2 che è sulla cornice. Con lo smartphone di Acer ho registrato clip di una trentina di secondi, non senza qualche difficoltà tecnica. Ne parlerò nel dettaglio più avanti. Da Samsung invece è stato impossibile usare supporti di memoria esterni poiché le cover di tutti i Note 3 erano collegate a sensori anti-taccheggio. Proprio quando avevo perso ogni speranza, ho trovato un'altra soluzione.

Ho iniziato a registrare clip brevissimi di un paio di secondi e, dopo aver configurato il client di posta di gmail, ho provato ad inviarmi alcuni filmati via email, direttamente dallo smartphone. Dopo alcuni tentativi falliti, sia usando la rete wifi all'interno dello stand Samsung, sia usando il mio cellulare personale come hot-spot, ho lasciato perdere. Dopo un giorno, "magicamente" la mail è arrivata ma ho impiegato ben due settimane per accorgermi della consegna. Solo due secondi: quanto basta per fare alcune riflessioni, in attesa di un test più approfondito con misure e i famigerati "camera benchmark" che stiamo preparando assieme ad Ermanno.

Pagina 2 - Il formato video 4K


A sinistra un confronto tra il nuovo gamut BT-2020 (nero) con quello DCI (rosso) e quello HD (bianco)
A destra c'è il frontespizio delle raccomandazioni ITU-R BT.2020, con le principali specifiche

Al momento, nonostante la standardizzazione dei formati Ultra HD 4K e 8K, non esistono ancora né televisori, né player, né telecamere consumer che siano compatibili con buona parte delle specifiche che sono nelle raccomandazioni dell'ITU e che sono state pubblicate lo scorso agosto 2012. Trovate un mio commento in questa pagina. La maggior parte dei TV e display 4K presenti oggi sul mercato accettano, a risoluzione nativa 4K (3840x2160), solo un massimo di 30 fotogrammi al secondo. C'è qualche eccezione, come gli ultimi TV 4K di Sony da 55" e 65", alcuni videoproiettori, sempre 4K, di Sony e JVC e il TV 4K di Panasonic. In questi casi è possibile riprodurre video 4K fino a 60 fotogrammi al secondo, pur con qualche limitazione.

Tra i monitor professionali sono presenti pochissimi modelli, dotati comunque di ingresso DisplayPort 1.2a e quindi compatibili con segnali 4K anche a 60 fotogrammi progressivi al secondo. Il TV di Panasonic, che ho già citato qualche rigo più sopra e che sarà in vendita a Novembre, è l'unico display al momento che presenta sia un ingresso HDMI 2.0 "full", sia un ingresso DisplayPort 1.2. Il TV di Panasonic è in grado di riprodurre contenuti 4K via HDMI 2.0 anche con codifica colore 4:4:4 a 8 bit per componente e fino a 60 fotogrammi al secondo ed è l'unico prodotto con questa caratteristica.


La videocamera JVC, con registrazione su 4 schede SD in parallelo, è stata la prima 4K prosumer

Con l'assenza di contenuti 4K (per la TV e il "Blu-ray" 4K dovremo attendere come minimo altri 12 mesi), ci si può rivolgere solo a contenuti e distribuzioni alternative, come Youtube. Alla fine, è più semplice produrre video 4K da soli. Tra le videocamere "consumer" invece c'è quasi il vuoto pneumatico. Dopo il modello di JVC Professional dal costo di circa 5.000 Euro e la "fotovideocamera" di Canon EOS 1D Cinema, dal costo di circa 12.000 Euro, entrambe presenti però nei canali di vendita professionali, ad IFA Sony ha annunciato un nuovo prodotto, dal costo di circa 4.500 Euro che sarà venduto solo nel canale consumer. La Videocamera 4K di Sony sarà in grado di registrare video a risoluzione 4K (3840x2160) fino a 60 fps.

Il mercato professionale è molto più ricco ma in questo caso ci fermeremo a livello consumer e in questo senso, la disponibilità di ben due smartphone, capaci di registrare a risoluzione 4K, è una notizia molto importante. Sopratutto perché contribuirà a favorire la conoscenza e la penetrazione. Ma solo a patto che la qualità in registrazione di questi prodotti sia effettivamente accettabile e non sia soltanto un'abile mossa del marketing.

Pagina 3 - Hands-on: Note 3 vs. Liquid S2


Alcuni particolari dell'Acer: al centro l'accesso per la microSD e per la SIM;
nell'ultima foto a destra c'è il LED bianco disposto a "corona circolare" attorno all'obiettivo

Iniziamo dalle caratteristiche tecniche salienti dei due smartphone. Entrambi sono costruiti attorno al SoC più interessante del momento e che è anche il principale responsabile della possibilità di registrare video a risoluzione 4K: lo Snapdragon 800 che offre potenza sufficiente alla compressione (e decompressione) di video a risoluzione 4K in formato MPEG 4. Entrambi hanno la camera principale con risoluzione di 13 megapixel e un display a risoluzione full HD (1920x1080 pixel). Entrambi i prodotti permettono di registrare video full HD a ben 60 fotogrammmi al secondo e in 4K (3840x2160) fino a 30 fps. Le similitudini però finiscono qui. Guardiamo ora le principali differenze.


A sinistra le info sulla versione di Android; a destra l'avviso della necessità della scheda microSD

Sull'Acer era installato Android 4.2.2 mentre sul Samsung c'era la versione 4.3. La batteria dell'Acer non è sostituibile e ha una capacità di 3.300 mAh. La batteria del Samsung è sostituibile ed ha una capacità di 3.200 mAh. La RAM a disposizione sul Note 3 è di ben 3GB mentre il Liquid S2 ne ha in dotazione soltanto 2 GB. Il display del Galaxy è con tecnologia AMOLED ed è caratterizzato da una luminanza che sembra nettamente superiore rispetto a quella del Galaxy Note 2 oppure del Galaxy S4. La diagonale è di 5.7" e la risoluzione è full HD. Il display dell'Acer Liquid S2 è con tecnologia LCD, ha una luminanza che sembra più elevata rispetto a quella del Samsung e ha una diagonale di 6".


Il nuovo Galaxy Note S3 collegato al dispositivo anti-taccheggio

Ed ora passiamo al funzionamento partendo dallo smartphone di Acer. Come già anticipato, sullo smartphone era installata la versione di Android 4.2.2 con API level 17. La fluidità è ottima ma la registrazione in modalità 4K non è fluida per niente. Prima di tutto, soltanto due dei 10 filmati che ho registrato sono stati finalizzati sulla mia scheda di memoria. Gli altri sono semplicemente scomparsi. E non solo. Durante la registrazione, a causa probabilmente di una gestione delle risorse ancora non ottimizzata, la visione sul display di quello che stiamo registrando è a scatti. Talmente a scatti che in alcuni casi è davvero difficile seguire la registrazione.


A sinistra le info sul sistema operativo; a destra le risoluzioni a disposizione in video

Il galaxy Note 3 sembra un prodotto maturo. La fluidità e la robustezza del software sembrano encomiabili e anche in modalità video 4K il prodotto dà una sensazione di solidità software molto interessante. In registrazione ho evidenziato solo qualche scatto saltuario e assolutamente perdonabile. Come ho accennato, non ho avuto la possibilità di registrare sul mio supporto di memoria personale. Detto questo, tutte le clip registrate in 4K sono state finalizzate. E ora passiamo all'analisi del girato.

Pagina 4 - Qualità video in 4K e conclusioni


A sinistra Galaxy Note 3; a destra Acer Liquid S2 (fotogrammi estratti con After Effects)
Per aprire le immagini a dimensione 4K: pulsante destro e poi "apri in altra finestra"

Le due registrazioni sono state effettuate presso i relativi stand, bene illuminati. Ho cercato il più possibile di mantenere una presa stabile, per evitare il micro-mosso e credo di esserci riuscito, anche perché - in entrambi i casi - lo stabilizzatore in modalità 4K (ammesso che funzioni davvero) è assolutamente insufficiente. La messa a fuoco per entrambi i prodotti invece è molto buona, complice sicuramente l'ottica, caratterizzata da una profondità di campo molto ampia e da un angolo di campo molto elevato.


Una schermata dal programma Adobe After Effects, utilizzato per l'analisi

Per l'analisi ho acquisito entrambi i filmati in Adobe After Efffects, lavorando all'interno dello spazio colore HDTV, con profondità a 32 bit e con la massima qualità possibile. Ho utilizzato la mia workstation con CPU Intel Core i7 980x (@4,2 GHz), 24 GB di RAM e scheda video nVidia Quadro K4000, collegata per l'occasione ad un sorprendente monitor LCD Asus 4K di cui vi parlerò molto presto. Entrambi i file sono compressi in formato H.264, con bitrate variabile e una media di circa 80 Mbps per il Samsung (analizzati solo su 2 secondi) e 100 Mbps per l'Acer.


Due particolari con risoluzione 1:1 senza elaborazione: Acer a sinistra e Samsung a destra

In attesa di poter verificare il tutto con i nostri nuovi camera benchmark, posso anticiparvi che la qualità video è a dir poco entusiasmante. In entrambi i casi, sia per Samsung che per Acer, il vantaggio di risoluzione rispetto al full HD è realmente percepibile ma solo se ci sono riferimenti netti ad alto contrasto poiché la compressione dà alle immagini una leggera "impastata", forse anche per colpa di un algoritmo di riduzione del rumore. Eppure, con le mani ben ferme, il livello di dettaglio che si riesce a raggiungere è eccellente. E non stiamo parlando di una videocamera 4K, bensì di un cellulare! Il Samsung è comunque in leggero vantaggio.


A sinistra un particolare della riduzione in full HD del fotogramma originale acquisito col Note 3;
a destra lo stesso particolare a risoluzione nativa 4K. L'immagine sorgente è la stessa che è in alto

Dopo aver estratto alcuni fotogrammi chiave con After Effects, ho provato a ricomprimere gli originali 4K di nuovo in full HD. Ebbene, la qualità del risultato è davvero straordinaria poiché la riduzione in full HD permette di ridurre sia gli artefatti che l'eventuale rumore presente, dando anche margine per una ulteriore maschera di contrasto. In altre parole, girando in 4K e poi riducendo in full HD, potrete osservare una qualità video a dir poco pazzesca! La riduzione permette anche di sottolineare il vantaggio della ripresa a risoluzione 4K poiché i particolari più minuti, come le scritte, in full HD non sono più visibili.

Tra pochi giorni pubblicheremo il test del Galaxy Note 3, anche se al momento sarà limitata - come quella dell'Xperia Z1, solo alla sezione HW, audio e display. Nei prossimi giorni invece dovremmo concludere anche il lavoro su "energy" e "camera" benchmark, questi ultimi anche in "versione" video 4K. Appena i nuovi benchmark saranno completati, aggiorneremo tutte le recensioni che abbiamo già pubblicato.