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Pagina 1 - Introduzione e caratteristiche
L'LG G7 ThinQ è il modello top di gamma del brand coreano per il 2018 presentato a New York il 2 maggio del 2018. L'appellativo ThinQ sta a rimarcare l'utilizzo dell'Intelligenza artificiale proprietaria che LG ha utilizzato in numerosi e svariati prodotti, tra cui anche alcune serie di elettrodomestici, di cui avevamo già parlato ampiamente, ad esempio in questa news. L'LG G7 è equipaggiato con SoC Snapdragon 845 con processore octacore (4x 2.8 GHz Kryo 385 + 4x 1.7 GHz Kryo 385) e GPU Adreno 630, schermo MLCD+ da 6,1” FullVision con risoluzione QHD+ (1.440 x 3.120 pixel), rapporto di aspetto pari a 19,5:9, 1.000 NIT massimi e copertura del 100% dello spazio colore DCI-P3 (valori dichiarati), 4GB di memoria RAM e 64 GB di flash ROM interna espandibile fino a 400 GB con micro SD card esterna. Lo smartphone presenta inoltre una doppia camera posteriore da 16 megapixel con apertura relativa pari a f/1.6 e f/1.9, fotocamera frontale da 8 megapixel con apertura relativa f/1.9, batteria da 3.000 mAh con Quick Charge 3.0, sistema operativo Android Oreo 8.0. Non siamo soliti analizzare dispositivi oramai datati e con hardware "superato", ma L'LG G7 è un terminale molto interessante, da prendere in considerazione per alcune delle sue caratteristiche peculiari come la presenza del SoC audio ES9218P Sabre con quad DAC (due in parallelo per ogni canale, sinistro e destro) e amplificatore per cuffie integrato con uscita fino a 2 volt, il display MLCD+ che a detta del costruttore fornisce fino a 1000 NIT e con gamut DCI-P3, che approfondiremo nella prossima pagina. Nonostate sia passato più di un anno dalla presentazione del terminale, l'attuale offerta commerciale di TIM lo propone a meno di 300 Euro, IVA inclusa, prezzo che lo colloca di diritto tra i prodotti di interesse, considerando che potrebbe essere utilizzato come riproduttore audio di qualità "audiophile". Ad oramai un anno dalla presentazione dell'LG G7 ThinQ, il terminale dispone ancora di sistema operativo Android 8.0, nonostante siano passati tanti mesi dal rilascio da parte di Google di Android 9 Pie. Gli aggiornamenti alla nuova versione sono stati annunciati a gennaio per gli utenti coreani, e da notizie dell'ultima ora sembrerebbe finalmente pronto anche l'upgrade dei terminali in Italia. Tra le caratteristiche più interessanti, citiamo una sezione "camera" impreziosita dalla modalità "pixel-binning" (disponibile solo in modalità full-HD) che aumenta notevolmente la sensibilità della videocamera in ambienti poco luminosi, con rapporto S/N molto elevato. Sempre per la sezione video camera, segnaliamo la presenza della modalità "Cine Video" con zoom fluido fino alla focale 3X e la modalità completamente manuale, con UHD 4K fino a 60p e 80 Mbps oppure 30p a 52 Mbps, quest'ultima modalità anche in formato HDR10 ma solo con camera da 28mm. Caratteristiche tecniche:
Per maggiori info: www.lg.com/it/telefoni-cellulari/lg-LMG710EM-lg-g7
Pagina 2 - System e display benchmark
L'LG G7 Think offre buone prestazioni, in linea con le performance dei dispositivi dotati di SoC Snapdragon 845. Dando un'occhiata ai grafici delle prestazioni, per quanto riguarda i system benchmark, come possiamo rilevare dal grafico relativo a Geekbench4, sia per le performance "single core, sia per quelle "multi-core" le prestazioni sono più elevate rispetto a dispositivi di generazione precedente, ma al di sotto di quelle di un diretto concorrente come il Samsung S9+ che è equipaggiato con un SoC Exynos 9810, specialmente per le performance "a single core". Per quanto riguarda invece i browser benchmark, ed in particolare Jetstream 1.1, il nostro DUT presenta prestazioni ottime, da primo della classe, offrendo prestazioni nettamente al di sopra di tutti i terminali fino ad ora analizzati. Il display è realizzato con tecnologia MLCD+, con pixel realizzati con quattro sub-pixel, ovvero con la quaterna RGBW invece che col classico RGB, dove per "W" s'intende un sub-pixel bianco. Lo schema qui in alto mette a confronto la classica struttura con tre sub-pixel dei display LCD con quella a 4 sub-pixel utilizzata dal G7 ThinQ che permette di ridurre fino al 50% in meno il cunsumo di energia a parità del livello di luminanza del bianco e fino al 33% in meno in condizioni normali. Inoltre il picco di luminanza arriva fino a 1.000 NIT, almeno secondo le dichiarazioni del produttore. C'è anche da dire che il picco di luminanza è solo per il bianco e per la scala dei grigi, mentre i colori hanno una luminanza che di fatto è quella di un display con luminanza inferiore (tipicamente, circa 500 NIT). Il picco di luminanza, misurato al "buio" e con il display alla massima potenza è di quasi 800 NIT, con APL al 25% e area del display utilizzata pari al 15%. All'aperto, in modalità automatica, il display sfiora effettivamente 1.000 NIT, soprattutto sul bordo destro del display ma solo con il "bianco" che copre il 100% dell'area. Con il segnale test classico con APL al 25% e area al 15% la luminanza scende fino a circa 870 NIT. Il rapporto di contrasto sul "bianco" è di circa 1.700:1. I valori del gamma sono abbastanza buoni, sia in modalità automatica che in modalità "Esperto" con calibrazione RGB. C'è solo la tendenza all'aumento del valore del gamma sulle bassissime luci, situazione che comporta l'inevitabile espansione delle basse luci, con i particolari più scuri delle immagini che tendono a confondersi con il nero. Il veri problemi arrivano con l'analisi del bilanciamento del bianco e della gamma dinamica. Il rovescio della medaglia, quando si punta sulla potenza della luminanza e sull'efficienza luminosa, è rappresentato da una colorimetria mediocre e il G7 ThinQ conferma questa situazione, con un bilanciamento del bianco tra i peggiori mai misurati dal nostro laboratorio. Così lontani che gli strumenti per la calibrazione integrati nel sistema riescono a ridurre solo in parte dal distanza siderale dal riferimento. Per raggiungere un bilanciamento del bianco ottimo, non bastano i controlli di temperatura colore e delle componenti RGB: bisogna attivare anche la modalità "Vista confort" e modulare il "Filtro luce blu". Il gamut in effetti è molto grande, con una copertura estremamente vicina a quella DCI-P3. Il vero problema è che non c'è una impostazione predefinita che permetta di riprodurre i colori secondo gli standard sRGB e REC BT.709, con il risultato che immagini e video acquisiti con le camere in dotazione, sembreranno più sature di quello che in realtà sono. Nelle modalità predefinite la colorimetria è mediocre, grazie al bilanciamento del bianco molto lontano dal riferimento, con drammatica tendenza al blu. Nella modalità "Esperto" e dopo la calibrazione, le cose migliorano decisamente e anche l'incarnato acquista una naturalezza invidiabile.
Pagina 3 - Audio benchmark e ascolto
Il comparto audio dell'LG G7 ThinQ è strepitoso, purtroppo soltanto occasionalmente. Iniziamo dalle buone notizie, ovvero dalla porta minijack stereo, di ottima qualità e non troppo vicina alle antenne. Dopo aver ascoltato e misurato tantissimi smartphone, ho atteso con impazienza l'analisi di questo terminale soprattutto per due caratteristiche. La prima è la compatibilità con il formato MQA che prevede l'ascolto "audiophile", fino a 24/192, in streaming con qualità "master" con bitrate molto contenuti; migliaia di brani MQA sono disponibili attaverso la piattaforma Tidal, che uso abitualmente, anche per l'analisi degli smartphone. La seconda "caratteristica" di sicuro interesse è la presenza del SoC audio ES9218P Sabre con quad DAC (due in parallelo per ogni canale, sinistro e destro) e amplificatore per cuffie integrato con uscita fino a 2 volt. Abilitando il Quad DAC (che non è attivo di default), la potenza d'uscita misurata con l'Audio Precision è elevatissima, soprattutto a bassa e media impedenza ma, nel migliore dei casi, è comunque la metà rispetto a quanto atteso rispetto alle specifiche del SoC ES9218P Sabre. Il problema maggiore però è che questa potenza viene raggiunta solo con le misure, collegando prima di tutto un carico resistivo elevato (almeno 80 ohm, nel nostro caso). Collegando direttamente una impedenza più contenuta, al di sotto dei 60 ohm, le potenze generate dal G7 sono più basse, quasi di un ordine di grandezza.
Sembra che venga analizzato il carico collegato allo smartphone e la potenza venga adattata di conseguenza. Collegando ad esempio le cuffie Pioneer SE-Monitor5 (circa 40 ohm di impedenza) la pressione sonora generata dal G7 è quasi la metà rispetto a quella espressa dal Samsung S10. Per spremere il massimo dal G7 è necessario utilizzare un adattatore (minijack maschio - femmina) come questo presente su amazon. In più segnaliamo l'applicazione a pagamento (0,99 US$) Hi-Fi Status (LG) per tenere sotto controllo alcuni funzioni e la potenza del DAC Sabre. Al di là della potenza in funzione del carico, c'è da dire che le misure standard, con carico resistivo di 30 ohm e potenza d'uscita di circa 1 mW, sono esemplari. Il tappeto di rumore con tono a -60 dB è a circa -134dB, senza spurie e "tiene" benissimo anche in gamma bassa. Altrettanto esemplare la risposta in frequenza, con limite superiore fino a 90kHz, limite elevato in assoluto in cui si perde per giunta solo mezzo deciBel! Vista l'eccezionalità del prodotto, abbiamo effettuato misure alla massima potenza su carico resistivo di 30 ohm subito prima del clipping, che avviene con il volume a 72 su 75 (75 è il massimo). In queste condizioni il terminale eroga quasi 18 mW, con prestazioni strepitose, soprattutto per la gamma dinamica a disposizione. Il problema però è che difficilmente riusciremo a sfruttare tutta questa potenza, a causa del presunto sistema di controllo del software che ne limita l'uscita con cuffie a media e bassa impedenza. Cercheremo di approfondire. Infine, abbiamo misurato il G7 anche come se fosse una sorgente "audiophile", quindi collegando un carico di 200k ohm. In queste condizioni, il terminale è in grado di generare una tensione massima di 1 volt, ha una impedenza d'uscita bassissima, compresa tra 1,5 (left) e 2 ohm (right), il tutto con prestazioni quasi incredibili per un terminale portatile, soprattutto in relazione al prezzo a cui viene venduto oggi. Utilizzato come sorgente HiFi, il G7 non sfigura neanche al confronto con lettori dal costo fino a 5 volte superiore e oltre e in più la compatibilità con il formato MQA è un'altra affilatissima freccia al suo arco. Sarà interessante verificare se, con l'aggiornamento ad Android 9 che sembra ormai imminente, ci saranno miglioramenti sul fronte della gestione della potenza in uscita. Vi terremo aggiornati.
Pagina 4 - Camera, hands-on e conclusioni
Il modulo a doppia camera posteriore utilizza due sensori da 16 megapixel in formato 4:3 con risoluzione netta di 4656x3492 pixel, con più scelte per risoluzione e rapporto d'aspetto (16:9 da 12MP oppure 6MP, 18,9:9 da 10MP oppure da 5MP, 1:1 da 12MP oppure da 3,4MP). La lunghezza focale equivalente 35mm dichiarata da LG è di 16mm per la camera "super-wide" e 30mm per quella wide. Con il nostro sistema di misura e fuoco a 75cm, abbiamo rilevato una lunghezza focale equivalente di 17,4mm per la camera super-wide, 31,5mm per la camera wide e 25,6mm per la camera frontale. Precisiamo che si tratta di valori che hanno come riferimento l'angolo di campo orizzontale, equiparato all'angolo di campo diagonale di un equivalente camera 24x36: in altre parole, servirebbe una camera 24x36 con obiettivo da 17,4mm per riprendere una immagine con lo stesso angolo di campo orizzontale.
In modalità video c'è un piccolo crop dalla risoluzione nativa del sensore di 4656x3492 a quella UHD 4K, ovvero 3840x2160. Questo avviene per tutti e due i moduli camera posteriore, con l'effetto di ridurre l'angolo di campo - quindi di aumentare la lunghezza focale - rispettivamente a 21,2 mm eqv per la camera super-wide e 40,2 mm eqv per la camera wide. La lunghezza focale eqv. della camera frontale aumenta invece a 32 mm. Si tratta comunque di valori quasi da record, come del resto ci ha abituato LG per i suoi ultimi terminali di fascia più alta. Tra le caratteristiche più interessanti, c'è la possibilità di salvare nativamente le immagini in RAW e quella di impostare manualmente sia la modalità photo che quella video. Nella modalità "video-camera" manuale è possibile anche impostare elevati bit-rate di registrazione (80 Mbps per il 4K 60p, 52 Mbps per il 4K 30p, 36 Mbps per il 2K 60p e 24 Mbps per il 2K 30p) ed è possibile anche scegliere il gamma HDR10 anche se solo per immagini girate in 4K a 30p e con camera "wide" (niente "super-wide", insomma) con qualche sensibile aumento in termini di gamma dinamica. La modalità "pixel binning", che raggruppa 4 pixel in uno per l'aumento della sensibilità, è disponibile ovviamente solo in full HD, purtroppo soltanto nella modalità "automatica", con attivazione quando la luce in ambiente scende al di sotto di una certa soglia (circa 5 lux), con prestazioni molto interessanti e un buon compromesso tra rumore e risoluzione. Nel complesso la camera principale, ovvero quella con lunghezza focale equivalente da 30mm, è quella migliore per risoluzione, precisione della geometria, uniformità della messa a fuoco e anche gamma dinamica, con quella super-wide che invece è meno dettagliata e con qualche limite per la messa a foco nelle zone periferiche a meno di un metro di distanza. Per tutte le camere la risposta cromatica è pienamente sufficiente, con qualche limite soprattutto nell rispetto delle saturazioni. In attesa dell'aggiornamento ad Android 9 che dovrebbe arrivare proprio nel mese di giugno, abbiamo utilizzato il terminale con Android 8.0 e versione software V10u-222-01, con patch di sicurezza del 1 marzo 2019, e brandizzazione Tim non troppo invadente. Il G7 ThinQ è uno smartphone ergonomico, che non scivola di mano ed è anche piuttosto veloce, sia nella navigazione e nel lancio delle applicazioni, in più con un buon controllo delle temperature, anche quando lo si usa come videocamera a risoluzione 4K. Oltre alla sezione camera particolarmente interessante e al potente display, è la sezione audio che dovrebbe catturare i favori degli appassionati audiofili anche se, come abbiamo spiegato nella pagina dedicata alle misure, serve qualche trucco per poter sfruttare al massimo tutta la potenza a disposizione. Il G7 ThinQ è offerto oggi a meno di 300 Euro, prezzo che lo rende oggi uno degli acquisti più interessanti. La pagella secondo la redazione di AV Magazine: Voto medio: 8,19
Per maggiori info: www.lg.com/it/telefoni-cellulari/lg-LMG710EM-lg-g7 |
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