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CES 2013: I grandi sistemi audio
CES 2013: I grandi sistemi audio
Marco Cicogna - 25 Gennaio 2013
“Nelle ampie suites del Venetian, distante anni luce per organizzazione e dimensioni da una mostra nazionale e prestigioso corollario dell'International CES 2013, non sono mancati sistemi di primissimo piano, che si collocano allo stato dell'arte della riproduzione sonora. Eccone un primo assaggio”
Pagina 1 - Introduzione

Las Vegas, gennaio 2013. Ore 05,30: Inizio missione.

Manca ancora tempo all’alba, ma la sveglia ha già deciso per noi l’avvio della giornata. Dopo le conferenze stampa della vigilia, oggi il CES ha aperto ufficialmente i battenti, pronto per un’edizione da record per quanto riguarda gli spazi espositivi. Alzarsi a quest’ora non è poi così difficile, visto che ancora non ci siamo abituati al nuovo fuso orario, con ben 9 ore di anticipo rispetto all'Italia. Il problema semmai è quello di riuscire a dormire una notte intera. Doccia, primo caffè in camera, controllo della posta, verifica di fotocamera, PC e altri accessori. Sistemazione del badge e dei biglietti da visita, situazione carica telefono.


Il passaggio all'interno dell'hotel The Venetian per l'accesso a "Bouchon"
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Dopo i fasti dei primi due giorni trascorsi in uno tra i più eclatanti hotel di Las Vegas, per i giorni della mostra abbiamo scelto una sistemazione con poche pretese, del genere che non hai esitazione a lasciare di buon’ora. Per la cronaca l’hotel di questa edizione si chiama “Terrible’s”, un due stelle senza pretese che in fondo non è così “terribile”. Si sta abbastanza comodi, costa un nulla e la location è strategica, all’angolo tra Flamingo e Paradise, a pochi minuti dall’aeroporto McCarran e dal Convention Center. Decidiamo di muoverci presto, anche perché non vogliamo rinunciare ad una colazione “importante”, in grado di sostenerci almeno sino allo spuntino del pranzo. Oggi la nostra destinazione è il Venetian, con le sue grandi sale dedicate all’High Performance Audio. Il mitico resort non manca di offrire una ventina di ristoranti, tra questi alcuni dei migliori indirizzi della città.


L'interno del ristorante francese "Bouchon"
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Per la colazione ci accontentiamo di Bouchon, interessante ristorante francese stile bistro nascosto al decimo piano della torre “Venezia”, dopo la pessima esperienza del "Sunrise Cafe" della mattina precedente (ne trovate traccia nel video). Bouchon non è concepito per essere raggiunto dalla folla casuale dei “visitors”, peggio ancora dai “conventioneers”, ma proprio per questo ci piace, per la sua atmosfera riservata che ci consente di tirare il fiato per qualche minuto. Quello che riusciamo a mangiare qui è imbarazzante. La degustazione di gustosi croissant apre le danze, ma la l’omelette è “to die for”, come dicono gli americani. I più golosi si fanno portare qualche “macarons” da tenere nel momento del calo di zuccheri, di solito dopo la cinquantesima saletta visitata.


 

Pagina 2 - Il Venetian


l'esterno dell'hotel Venetian che ospita anche le esposizioni di Audio Hi-End

L’attrezzatura fotografica e video è imponente, il fedele trolley è già bello pienotto e si trascina a fatica con le ruotine che affondano nella spessa moquette. Come sapete la grande kermesse prende avvio ben due giorni prima dell'apertura ufficiale, con una “pre-view” riservata alla stampa e ad una cerchia selezionata di operatori. Poi c'è il mitico giorno delle “Press Conferences”, in cui le principali aziende (parliamo di marchi del calibro di Sony, Samsung, Panasonic, LG...) annunciano le rispettive novità e le tendenze del mercato, con un'analisi approfondita del settore. Nei successivi quattro giorni (quest'anno dal 8 al 11 gennaio, le date sono variabili in base al calendario fissato dalla CEA) aprono effettivamente i battenti della mostra, ospitata nel moderno LVCC, l'avveniristico centro congressi di Las Vegas, con “sconfinamenti” nell'Hilton e nel Venetian.

Non manca un corollario di espositori che, pur non presenti nel “cartellone” del CES, approfittano comunque di questo evento per incontrare stampa ed operatori praticamente su appuntamento in grandi suites preparate negli hotel più vicini al Venetian, tipicamente al Mirage, al Bellagio, persino nell'elegante e raffinato Wynn. Le grandi sale ai piani alti del Venetian sono quelle che tradizionalmente ricevono una nostra visita nelle primissime ore della mostra. C’è anche un motivo pratico, nel senso che ci piace iniziare dall’alto e poi scendere (di piano in piano) utilizzando le scale di emergenza anziché gli ascensori, che in breve si affollano. C’è poi il fatto che queste grandi suites (di fatto dei veri e propri appartamenti) possono ospitare i sistemi davvero grandi, quelli che dopo tanti anni di frequentazione riescono ancora a toglierci il fiato. Mi piacerebbe avere una stanza qui…pensate a quanto sarebbe comodo. Magari in un’altra vita.


Al secondo piano di una parte dell'hotel ci sono i canali con gondole, ristoranti e negozi

Anche così, è un privilegio essere di nuovo qui a raccontare della grande alta fedeltà, un settore che indubbiamente sente la crisi di vocazioni, ma che continua a produrre frutti sempre più ghiotti. Numerose le novità di questa edizione, mentre abbiamo apprezzato il grande numero di sale ben allestite con sistemi importanti in grado di proporre un campo sonoro attendibile e coinvolgente. Residua da queste parti la moda audiofila di ascolti bisbigliati con materiale discografico datato, ma non mancano le buone eccezioni. Talvolta anche importanti sistemi di altoparlanti vengono mortificati da software “moscio”. Mi viene persino il sospetto che tale deludente programma musicale sia messo apposta per celare prestazioni non proprio all’altezza, soprattutto nel caso di oggetti eleganti e blasonati dove l’eleganza prende il sopravvento sulla sostanza.

Per fortuna, limitandoci al settore dei diffusori, ci sono grandi classici come Wilson Audio, Magico, TAD, Dynaudio, Martin Logan, Estelon, Mc Intosh, Tannoy, Westlake, Wisdom Audio e tanti altri ancora che sanno imporsi per una musicalità solida ed istintiva. Notevole l’interesse per le Wilson Audio Alexia, presentate in forma esclusiva e riservata in due grandi suites del Mirage. Gli ascolti preliminari che abbiamo effettuato assieme a Peter Mc Grath hanno indicato prestazioni allo stato dell’arte. A corollario di una settimana dedicata alla Consumer Electronics ed in particolare all’audio high-end, ci siamo regalati una breve vacanza musicale a Los Angeles con l’ascolto dei Pianeti di Holst nello splendido auditorium Disney, di cui vi raccontiamo in questo articolo. Ed ora, iniziamo con i prodotti principali mostrati nelle suite più prestigiose.

Pagina 3 - Ayre

Le notevoli elettroniche di Ayre erano organizzate in due separati impianti, dotati rispettivamente di una coppia di TAD CR- 1 e Vivid Audio G2 Giya, diffusori di rango assoluto.

Tra le novità Ayre si distingue l'integrato AX5, con 125 watt per canale su 8 Ohm erogati grazie anche ad una sezione di alimentazione particolarmente dotata. Utilizza lo stesso controllo del volume del KX-R, ed un buffer al diamante nello stadio di uscita.

Pagina 4 - Audio Research

Alcuni marchi oltre a suonare nelle proprie sale, sono utilizzati da altre aziende per valorizzare al meglio i propri prodotti. E' il caso ad esempio di Audio Research, un riferimento nell'ambito dell'alta fedeltà di altissimo livello, che in questa edizione dava voce alle Aida di Sonus Faber (di cui torneremo a parlare in dettaglio) e alle nuove ammiraglie di Nola (i diffusori un tempo chiamati Alon realizzati da Carl Marchisotto).

Tra i prodotti Audio Resarch esibiti voglio almeno menzionare la nuova meccanica CD, il Reference CD-9, il pre Reference 10, il pre phono Reference Phono2 SE, i finali monofonici Reference 250 monoblocks (quelli impiegati con le Aida). Impressionanti i possenti monofonici Reference 750, al top della gamma dell'azienda americana. Si tratta di un decisivo passo avanti rispetto al precedente top di gamma 610T.

Impiega otto coppie di tubi KT120 con stadio d’uscita in configurazione push-pull in classe AB mentre lo stadio di ingresso è stato semplificato, con un JFET abbinato ad un doppio triodo 6H30. Lo stadio di regolazione è dotato di una 6H30 e una 6550WE. L’energia è stata aumentata del 30% e portata a 1300 joule.

Pagina 5 - Boulder, Cary Audio

Boulder

Il massiccio costruttore del Colorado (“boulder” sta appunto per “macigno”) ha presentato il nuovo finale stereo bilanciato in classe “A” Model 3060, uno stato solido capace di erogare 900 watt per canale su 8 Ohm che pesa oltre due quintali.

Lo vediamo in esposizione statica nella suite di Boulder. Il grosso tubo cilindrico che vedete nella foto dell'interno contiene 4 trasformatori toroidali ed è strutturato in modo da impedire ogni vibrazione parassita.

Cary Audio

Interessante la sala di Cary Audio per la presenza di un diffusore top di gamma del calibro delle Tannoy Kingdom Royal. Tra le elettroniche gli amplificatori a valvole CAD-211, il pre a due telai SLP-05 e il lettore SACD CD-303T

 

Pagina 6 - Dan Dagostino

I finali Dagostino della serie Momentum erano un po' come il prezzemolo, pronti a dare tono e spessore a diversi sistemi di altoparlanti. Tra gli eventi più significativi di questo CES debbo documentare il mio pomeriggio di ascolti delle nuove Alexia di Wilson Audio di cui ho già parlato in questo articolo e a cui dedicheremo un approfondimento. Per l'occasione erano in una suite del Mirage, alimentate dal top di gamma DCS e dai finali Dagostino.

Ma non basta, perché gli stessi finali erano stati scelti anche da Wisdom Audio, azienda professionale che proprio nel Nevada costruisce sistemi a nastro di notevoli prestazioni.

Un altro diffusore che si esibiva in accoppiata con i Dagostino erano le nuove ammiraglie “Sonja” della YG, un sistema senza compromessi che se vorrete potrete ascoltare anche alla prossima edizione della mostra di Monaco. Nella propria sala Dagostino esibiva ovviamente anche il nuovo preamplificatore, che come abbiamo già visto esibisce la medesima estetica.

Anche il pre impiega una circuitazione bilanciata per la massima larghezza di banda e un elevato rapporto segnale/rumore. La regolazione del volume avviene per il tramite di una serie di resistenze controllate da un sistema ottico, il metodo attualmente più sicuro per evitare la contaminazione del segnale.

Un telaio separato ospita l’alimentatore da 300 VA in modo da isolare i componenti del preamplificatore da rumori ed interferenze elettromagnetiche. I circuiti di controllo beneficiano di sezioni separate di alimentazione in modo che gli stadi di controllo risultino completamente isolati dai circuiti audio. Il VU meter sul pannello frontale, marchio distintivo della serie, indica il livello di impostazione del volume, mentre un anello attorno allo stesso meter controlla il volume. I pulsanti frontali di selezione si illuminano per mostrare quale ingresso è attivo.

Pagina 7 - Crystal Cable, Dynaudio
Crystal Cable

Questa azienda nasce come produttrice di cavi, ma da qualche tempo realizza degli originali diffusori in cristallo. Non solo sono molto belli, ma suonano anche decisamente bene.

Dynaudio

Nel panorama dei grandi diffusori Dynaudio è uno dei marchi che contano per davvero. Decisamente stimolante l’ascolto delle nuove grandi Evidence Platinum in buona compagnia con i nuovi finali monofonici MRE 220 della tedesca Octave. Questo notevole impianto comprendeva la sorgente dCS Scarlatti, giradischi Clearaudio Ovation con testina Clearaudio Da Vinci.

Pagina 8 - Harman Group, Lamm

Altra catena di notevole pregio era quella messa in gioco dal gruppo Harman, che qui vediamo dotata dei notevoli subwoofer Revel Rhythm 2, una coppia di Revel Ultima Salons, sorgente Macintosh MacBook Pro che andava ad alimentare il processore Mark Levinson No.502, il pre No.52 e due finali No.53 Reference.

Non mancava il lettore SACD No.512. Tra le novità di Mark Levinson il nuovo integrato N. 585 da 200 watt per canale. Rispetto al modello precedente vanta non solo una potenza più elevata, ma una maggiore flessibilità di ingressi con USB, S/PDIF, ottica, HDMI, e AES/EBU.

Lamm

Anche in questa edizione LAMM aveva allestito due sale di alto livello, presentando il nuovo pre phono LP-1 Signature a due telai. La catena comprendeva inoltre i finali ML-3, il pre LL-1 e una coppia di Wilson Audio MAXX3. Notevole anche il giradischi Kronos equipaggiato con braccio Graham Phantom II Supreme e testina ZYX Universal II.

Nell'altra sala c'erano i finali ML2.2 a pilotare una coppia di Verity Audio Lohengrin. Se si decidessero a dare un po' di volume con qualche buona incisione sinfonica moderna un sistema del genere farebbe un effetto ancora più coinvolgente.

Pagina 9 - Magico

Tra i grandi protagonisti del CES si conferma anche in questa edizione Magico, che porta a Las Vegas un importante canale centrale, il nuovo diffusore "entry level" da pavimento S1 (disponibile in varie colorazioni) e persino un rack, il Magico's Mrack.

Dei nuovi diffusori, che abbiamo già descritto in questo articolo, vi racconteremo in maggiore dettaglio, ma intanto abbiamo notato come i sistemi di Magico più importanti, come le Q7, erano utilizzati da altri espositori come sistemi di riferimento.

Pagina 10 - Martin Logan

Nella sala martin Logan c'erano le CLX a suonare alla grande coadiuvate dai subwoofer Balanced Force 210. Un risultato eccellente in termini di musicalità, che in effetti conferma quanto avevo potuto ascoltare (su scala più ridotta) proprio nella mia sala d'ascolto in occasione della prova delle “piccoline” della serie “Electromotion”.

Il doppio woofer in alluminio del nuovo Balanced Force 210, con diametro di 10 pollici, è mosso da un amplificatore da ben 800 Watt. A disposizione ingressi bilanciati e sbilanciati, anche per segnali LFE. Sarà presto disponibile in varie finiture.

Sempre da Martin Logan, a breve arriverà anche un nuovo canale centrale di tipo ibrido, lo Stage X, con unità medio-bassi da 6,5 pollici e tweeter elettrostatico XStat. Il nuovo canale centrale sarà disponibile in varie finiture.

Pagina 11 - MBL, McIntosh

MBL

La sala MBL anche in questa edizione faceva suonare il sistema 101 X-Treme, amplificato dai possenti finali MBL 9011. Peccato per la scelta del software, un pop rock davvero sguaiato che non rendeva giustizia ad una catena tanto costosa.

Interessante la serie “Corona”, dal prezzo più contenuto che qui vediamo in versione bianco panna.

McIntosh

La sala McIntosh era particolarmente affollata, forse anche perchè sino ad una certa ora c'erano a disposizione dolcetti e bevande. Molte le novità presentate dalla storica azienda americana.

Tra queste un bellissimo giradischi, lMT-5, degno di ogni attenzione (un ringraziamento a Salvatore Ciriolo per la foto). C'era poi ancora il nuovo pre digitale D100, il sintonizzatore MR-88, il preamplificatore a valvole C2500.

 

Pagina 12 - Nola, Perfect 8, Wisdom Audio

Nola

Ne abbiamo già accennato, ma tra i grandi del CES non manca mai Nola, azienda situata nel Long Island a pochi passi di New York e di proprietà della famiglia Marchisotto. In questa edizione veniva presentata la Concert Grand Reference, il cui costo negli USA sfiora i 200.000 dollari. La dotazione del lettore Audio Research CD8 CD, con il pre Reference 10 e il finale Reference 75 completava alla grande un impianto tutto americano di altissimo profilo.

Le nuove Concert Grand utilizzano quattro midrange in alnico in configurazione verticale a pannello aperto, un tweeter a nastro ed un supertweeter. Ci sono anche quattro midwoofer con cono in magnesio e due subwoofer da 12 pollici (ciascuno operante in un proprio spazio) a completare l'estensione in gamma bassa dichiarata sino a 18 Hz.

Perfect 8

Una catena mai ascoltata in Italia, ma non per questo meno interessante (anzi, bisogna confrontarsi ogni tanto con prodotti poco noti o addirittura non distribuiti nel nostro Paese) è Perfect 8, che realizza sistemi di altoparlanti caratterizzati dall'impiego di driver AMT e cabinet in vetro. Per la verità cabinet in vetro li fa da tempo anche la francese Waterfall e più di recente anche Crystal Cable, tuttavia le nuove Point Mark II Evolution (a USD 115,000 la coppia) costituiscono un sistema tra vie con il tweeter Air-Motion Transformer e due midrange montati su pannello in aria libera.

Il massiccio cabinet che funge anche da base ospita una coppia di woofer da 10'' alimentati da un amplificatore incorporato da 400 watt. La sezione medio-alti delle Perfect 8 era amplificata dal finale BP-1 della Bridge Audio Laboratory (BAlabo).

Wisdom Audio

Wisdom Audio è un'azienda di stampo “pro” con sede a Carson City, la poco nota capitale del Nevada. Gli speciali trasduttori planari di Wisdom Audio giungono all'high-end dopo un percorso importante nel professionale. Oltre ai grandi diffusori dotati di subwoofer non mancano sistemi più snelli e strutture a pannello da installare nelle pareti. E' possibile dunque una sistemazione personalizzata in base alle esigenze del proprio ambiente, ma il sistema qui allestito offre in ogni caso uno dei suoni più completi ed “avvolgenti” della rassegna. Qui vediamo le LS4 in versione “Diamon White” pilotati dagli immancabili finali Dagostino e dal DAC Vivaldi della dCS.

A breve la seconda parte del reportage con alcuni approfondimenti.