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Sky Rojo | stagione 3 | la recensione
Sky Rojo | stagione 3 | la recensione
Fabrizio Guerrieri - 03 Febbraio 2023
“Fuggite in Costa d’Almería, Coral, Wendy e Gina hanno aperto una pasticceria, sia per cambiare vita ma anche per riciclare il denaro sporco sottratto a Romeo. Che però le scova e innesca una sfida all’ultimo sangue che non potrà che chiudersi con lo sterminio definitivo dell’una o dell’altra parte.”
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Fuggite in Costa d’Almería, Coral, Wendy e Gina hanno aperto una pasticceria, sia per cambiare vita ma anche per riciclare il denaro sporco sottratto a Romeo. Gina inizia a frequentare Toni, il loro insegnante di immersioni subacquee, mentre Wendy diventa amica di Greta, dipendente di una stazione di benzina, con evidenti secondi fini. Coral invece prova a lasciarsi alle spalle quel che è stato, ma invano. Nel frattempo, dopo numerosi sforzi per trovarle, Romeo riesce a scoprire la posizione delle ragazze e incarica Moisés della ricerca affiancandogli Cachopo e un nuovo arrivato, Darwin, una testa calda che non fa altro che lanciare provocazioni mettendo a rischio l’intera operazione. Per la terza volta inizierà una sfida all’ultimo sangue che non potrà che chiudersi con lo sterminio definitivo dell’una o dell’altra parte.


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L’ultima stagione della serie spagnola (trovate qui le nostre recensioni della prima stagione e della seconda stagione) ideata dal creatore di La casa di carta, che sembra nata dalla mente di Tarantino, riparte ancora una volta dalla voce fuori campo di Coral su immagini variopinte ed eccitanti, un tocco eccellente che rende il vero senso a ciò che semplicemente appare, metafora perfetta di quello che rappresenta la storia. Quella di ragazze oggetto di tratta il cui compito è quello di apparire appunto, a discapito di ciò che sono realmente, identità che in parte loro stesse hanno se non perduto di certo annebbiato, intente a saldare il debito col proprio aguzzino nell’illusione di poter lasciare un giorno l’inferno e tornare a una vita quantomeno normale. Questa volta alla voce fuori campo di Coral si aggiungono quelle di Gina, la cui vita sta cambiando radicalmente e quella di Moisés, che non vuole dare ascolto alla voce interiore che gli suggerisce una verità violenta e pericolosa, celata con l’inganno dal miraggio di una serenità che per lui semplicemente non può esistere.


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L’innesco dei fuochi d’artificio arriva da un nuovo personaggio, Darwin, uno psicopatico sadico, anche e soprattutto quando non è necessario, irritante perché solleva verità scomode e profonde che riaprono ferite mai rimarginate del tutto. Il suo confronto con Moisés scatena il machismo di uomini ipertrofici ma anche umanamente piccoli e vigliacchi, che messi l’uno di fronte all’altro mostrano l’esiguità del proprio essere. Confronto che genera ulteriore dinamismo nell’interazione tra Romeo e Moisés, il capo sempre più indebolito nel corpo e nello spirito e il suo primo scagnozzo che come lui cerca vendetta ma che da lui dovrà esigere un tributo che va ben oltre il vil denaro. All’opposto dei cattivi, stavolta ci sono personaggi maschili positivi che accompagnano le protagoniste in un percorso del tutto inedito per loro, quello di relazioni decisamente più sane in cui ciò che sarebbe la norma viene da loro percepito come il raggiungimento di un sogno agognato.


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Le debolezze passate di ragazze diventate donne non secondo le vie canoniche tornano a galla un po’ per volta, togliendole dalla condizione di cambiare davvero le cose. Perché se da un lato c’è chi ne approfitta per evolvere, dall’altro c’è chi proprio non ci riesce nonostante la situazione favorevole. Gina trova l’amore di un uomo perbene e con lui intende iniziare una vita normale e appagante. Lo stesso fa Gina che corteggia una ragazza per passare con lei momenti di qualità con onestà e passione. Coral invece resta schiava della sua miserabile dipendenza dalle droghe che ritiene siano l’unico mezzo per seppellire i ricordi orribili. Proprio lei che per le altre due si è dimostrata essere un faro in quanto a decisione e stimolo per scappare, si ritrova in una gabbia che si è costruita da sola. E il suo karma influenzerà inesorabilmente anche quello delle amiche, trascinandole in un vortice che le metterà di nuovo davanti ai mostri che sembrava avessero definitivamente sconfitto.


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Rispetto ai primi due capitoli, questa conclusione inizia con le migliori intenzioni per poi debordare in alcuni passaggi con diversi errori che minano la credibilità e la tenuta della serie. Oltre a una tensione che, sebbene sia sempre presente, non è del tutto all’altezza delle due stagioni precedenti perché va a scemare quanto più ci si avvicina al finale, l’efficacia della sceneggiatura che mette al centro la disperazione degli sbagliati (dell’una e dell’altra parte) viene compromessa da errori tecnici inaspettati. Così come la presenza di alcuni dettagli truculenti (come quelli di un parto estremamente difficile) di cui non si sentiva il bisogno e che piuttosto che aumentare l’effetto drammatico lo riducono non poco. La chiusura della serie restituisce comunque allo spettatore una buona sensazione per la capacità della storia di rimanere sui binari con forza e coerenza. La possibilità di avere finalmente una vita decorosa se non addirittura felice si scontra ancora una volta con un passato che non fa altro che tornare, sia nei pensieri che nelle persone che l’hanno malamente abitato. E il tifo che si fa per le tre antieroine aiuta ad accettare i propri vizi e difetti grazie a un intreccio che non fa quasi mai sconti a nessuno, neanche alle stesse protagoniste.


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VALUTAZIONI

prima della visione
Aspettativa 7,5 Potenziale 8,5

dopo la visione
Intrattenimento 7,5 Senso 7 Qualità 7,5
Giudizio Complessivo 7,2

soglia d’attenzione
Scorrevolezza MEDIO/ALTA Impegno MEDIO

Sky Rojo | stagione 3
drammatico, azione, avventura, commedia | Spagna | 13 gen 2023 | 8 ep / 31 min | Netflix

ideatori Álex Pina, Esther Martínez Lobato

personaggi interpreti
Coral Verónica Sánchez
Wendy Lali Espósito
Gina Yany Prado
Moisés Miguel Ángel Silvestre
Romeo Asier Etxeandia
Greta Catalina Sopelana
Toni Xavi Lite
Darwin Tiago Correa
Cachopo Niko Verona
Diego Rauw Alejandro
Pau Jorge Pobes

critica IMDb 6,6 /10 | Rotten Tomatoes critica nd utenti 3,5 /5 | Metacritic nd