![]() |
|||||||||
Stampa | |||||||||
|
|||||||||
Pagina 1 -
Nel 2032, Flynne Fisher è una ragazza di provincia che lavora in un negozio per la stampa in 3D. Molto abile nel mondo videoludico in realtà virtuale collabora col fratello Burton, reduce di guerra, per guadagnare quanto basta per pagare le costose cure per la madre malata. Quando Burton le propone di indossare un dispositivo per un gioco di simulazione in fase di sperimentazione, Flynne si ritrova in una Londra futuristica in un’avventura molto realistica. Una volta terminato il gioco viene contattata da qualcuno che la avverte di tornare a indossare il dispositivo al più presto perché la sua vita e quella dei suoi cari è in pericolo. Capisce di essere finita nel vero 2099 e che quello che sembrava un gioco è in realtà un’intricata macchinazione dietro cui si celano interessi enormi che coinvolgono persino il prosieguo della vita degli esseri umani nel suo presente. Basata sul romanzo del 2014 di William Gibson, padre del cyberpunk, la serie prodotta da Jonathan Nolan e Lisa Joy, creatori di Westworld (cancellata dopo le prime quattro stagioni, sebbene ne fosse prevista una quinta ed ultima), si muove inizialmente con buona destrezza, nonostante una partenza non del tutto convincente. A parte la prima delle scene ambientate nel 2099, i primi episodi non sono dei più esaltanti. Ma un po’ per volta la storia assume la giusta densità, anche se un po’ altalenante, soprattutto quando proiettata nel futuro posteriore rispetto alla linea di partenza collocata fra 10 anni, nel 2032. La differenza tra le due linee temporali emerge immediatamente, in uno scontro in cui la visione di qualcosa di totalmente lontano tecnologicamente ha la meglio per fascinazioni, ambientazioni e azione. Non aver niente da perdere è un po’ il pensiero che manda avanti alcuni personaggi chiave, a partire da Conner, che pian piano assume sempre maggiore importanza all’interno del plot che, dopo gli echi di Ready player one, reca con sé anche quelli di Avatar. Il reduce di guerra tornato a casa senza gambe e un braccio diventa centrale e decisamente più tridimensionale e interessante via via che il racconto si compone, per il fatto che la sua evoluzione è la più potente tra tutte. E se da una parte il suo personaggio è sviluppato bene, dall’altra ce ne sono altri che potrebbero risultare determinanti (e che probabilmente verranno sviluppati meglio nel prossimo capitolo) che vengono invece appena abbozzati, come se in sala di montaggio diversi loro interventi fossero stati eliminati. Primo fra tutti quello di Jasper lasciato in ombra per una buona metà della stagione. Il focus principale resta ovviamente sui protagonisti. Flynne (Chloë Grace Moretz, che dopo le evoluzioni nei due Kick-Ass è particolarmente credibile nelle scene di lotta), la cui intraprendenza e acume brillano da subito stabilendo il fulcro dell’intera storia e catalizzando quasi ogni rapporto tra gli altri personaggi e accadimenti. Suo fratello Burton che ripone una gran fiducia in lei ma resta rigido su diverse questioni. E Wilf che fa di tutto per convincere la ragazza a collaborare col suo gruppo nel 2099 riconoscendone le abilità e la profonda sensibilità. Tra i cattivi c’è Corbell Pickett, un ricco uomo d’affari partito dal basso, collocato nel presente, che tiene in mano le sorti economiche di gran parte del piccolo paese. Nel futuro invece intervengono Lev Zubov che non è chiaro da che parte stia ma si avverte che i suoi scopi abbiano un fondamento oscuro, e soprattutto Cherise Nuland (interpretata da T'Nia Miller, vista in Sex education e in The Haunting of Bly Manor), spietata e determinante villain in ottimo equilibrio tra sfidanti con la protagonista. Le buone premesse da cui parte la serie collidono in diversi punti con la sua realizzazione. Così come è affascinante la parte nel futuro del 2099 e potenzialmente ancora più vasta di quanto si veda in questa prima stagione, è altrettanto poco interessante quella nel 2032. Da un lato ci sono i dispositivi avveniristici, con le relative istruzioni per il loro utilizzo, ben calibrati anche grazie a effetti visivi molto curati, dall’altro spicca in negativo la noiosa, rozza e soprattutto abusata provincia americana, specchio di un’arretratezza culturale ingombrante che qui sembra trovare quasi delle giustificazioni piuttosto che venire stigmatizzata. I dialoghi, inizialmente dinamici come il mondo videoludico che veicolano, diventano sempre più verbosi accanto a strutture comunicative non immediate da seguire perché ricche di riferimenti fantascientifici (Frammento, RI, Jackpot) oltre che a volte decisamente mal poste, al punto che quando un certo strumento viene banalmente definito arnese si tira una profonda boccata d’aria fresca. Infine gli episodi da oltre un’ora rendono la storia prolissa, laddove come già detto, si avvertono tagli su congiunture importanti, quando sarebbe stato più utile ed efficace asciugare diversi passaggi superflui. Un adattamento nel complesso sufficiente ma da cui ci si aspettava molto di più. Il ritmo spesso troppo lento e ripetitivo, porta una debolezza che incide su tutto l’impianto, minando a più riprese la sospensione dell’incredulità. La seconda stagione, per cui la produzione si è già messa al lavoro sulla sceneggiatura, dovrebbe partire dallo sviluppo contenuto nella scena post credit dell’ultimo episodio. Anche se non ci sono ancora notizie ufficiali riguardo alla conferma per un seguito, Inverso - The Peripheral ha buone possibilità di tornare presto. Sperando che si metta meglio a fuoco lo scopo dell’intreccio, che è quello di evitare una catastrofe mondiale, non si sa bene sacrificando cosa e soprattutto chi. VALUTAZIONI prima della visione dopo la visione soglia d’attenzione Inverso - The Peripheral | stagione 1 (The Peripheral) ideatore Scott B. Smith personaggi interpreti critica IMDb 7,9 /10 | Rotten Tomatoes critica 6,6 /10 utenti 4,3 /5 | Metacritic critica 57 /100 utenti 6,1 /10 |
|||||||||
Pagina stampata da AV Magazine: https://www.avmagazine.it Vietata la copia e la distribuzione (anche parziale) senza la previa autorizzazione di AV Raw s.n.c. Per maggiori informazioni : https://www.avmagazine.it/sito/legale/ Copyright 2005 - 2025 AV Magazine AV Magazine - registrazione Tribunale di Teramo n. 527 del 22.12.2004 Direttore Responsabile: Emidio Frattaroli |