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Un pluriomicidio in pieno giorno all’interno di un ristorante riporta a galla il passato di Laura, che una volta fermato l’assassino finisce su tutti i telegiornali diventando un’eroina nazionale. La figlia Andy all’inizio sconvolta dal fatto, si ritrova suo malgrado al centro di una situazione molto più controversa in cui la sua vita è messa seriamente in pericolo. Quando Laura la manda via per evitarle problemi e soprattutto per nasconderle la verità, la ragazza inizierà un viaggio che la porterà a scavare nel passato della madre per capire cosa sia realmente successo affinché si arrivasse a tanto e da dove venga la sua vera famiglia. Tratta dal bestseller del New York Times scritto da Karin Slaughter, prodotta dalle menti dietro a Big Little Lies - Piccole grandi bugie e The Undoing - Le verità non dette, Frammenti di lei inizia decisamente bene con un episodio pilota denso e ricco di colpi di scena. In pochi minuti assistiamo al disfacimento del velo che separava Andy da una realtà terribile, completamente diversa dalla storia che la madre Laura le ha raccontato. Quella cioè di un padre morto quando lei era piccola e di una vita normale con Gordon, la nuova figura maschile di riferimento per lei, nonostante il divorzio di qualche anno prima da Laura. E Gordon arriva subito in ospedale a verificare cosa sia successo alla ex moglie e alla figlia scioccata da quanto vissuto poche ore prima: un ragazzo che punta la pistola contro la ragazza che lo aveva appena lasciato e dopo aver fatto fuori altre persone si dirige verso Andy che indossa la divisa da poliziotta soltanto perché è un’operatrice del pronto intervento. Ma a proteggerla interviene la madre che viene accoltellata a una mano e con l’arma conficcata sferra un colpo alla gola contro il ragazzo che muore poco dopo. Ma questo è solo l’inizio del primo episodio. Da qui, Laura inizia a preoccuparsi non si sa bene per cosa, visto che nonostante lo shock viene osannata da tutti e diventa l’emblema dell’eroismo di cui chiunque potrebbe essere investito se si trovasse nella stessa situazione. Una persona comune che di fronte alla messa in pericolo della figlia reagisce e vince. Solo che non si tratta di una persona comune. Laura ha un passato che non le ha lasciato scampo, qualcuno è da anni sulle sue tracce e con Andy è riuscita a tenersi a debita distanza da quelle grinfie. Fino a quando non finisce su tutti i giornali e telegiornali d’America. Il primo capitolo si chiude con Andy in fuga notturna in macchina. Da questo momento iniziano le ricerche che condurranno la ragazza a scoprire la vera identità della madre e le inevitabili ricadute sulla sua vita. Dal presente in cui ci troviamo, i vari flashback ci portano al 1988, quando ad un convengo a Oslo accade qualcosa di brutale e inizialmente inspiegabile. La giovane Laura è una pianista che tiene concerti ovunque, spinta da un padre padrone che la ama più di qualunque cosa, anche degli altri due suoi fratelli. Ma una figura decisa e ribelle incombe sulla famiglia e le cose iniziano a precipitare. La costruzione della sceneggiatura del dramma a tinte gialle in cui i pezzi iniziano a combaciare pian piano, lasciando intuire allo spettatore i collegamenti successivi, è molto ben calibrata a fianco di un montaggio puntuale che cuce i salti temporali con grande capacità narrativa, dall’inizio alla fine della storia. Il tema del lavaggio del cervello ai danni di chi vorrebbe poter gestire la propria esistenza in autonomia e smettere di condurla con la pressione che la carriera le impone, viene trattato con un forte impatto emotivo, riuscendo a entrare nel carattere del personaggio che da un lato mostra la perfetta padronanza dello strumento che suona e dall’altro la scarsa consapevolezza di sé dovuta alla mancanza affettiva della madre. In questo disagio, il suo bisogno primario diventa quello di sostituire la figura del padre con quella di un amante che la faccia sentire non più ragazzina ma donna. Il problema è la persona che lei sceglie per compiere questa delicata transizione. La recitazione è ben indirizzata per tutta la durata della stagione, dove anche i comprimari trovano il giusto spazio per esprimere a dovere le caratteristiche dei personaggi che interpretano. Ma sono le tre protagoniste i veri fari della serie. Bella Heathcote dona ad Andy tutti i tratti della ragazza che dal dover capire cosa fare della propria vita si ritrova nella confusione di chi scopre di non aver mai conosciuto le proprie più intime radici. Jessica Barden (già vista come coprotagonista della bellissima The end of the f***ing world) riesce a dosare la freddezza della giovane Laura la cui vita sembra già scritta con la passione verso una causa nobile ma controversa e per un ragazzo molto pericoloso. E poi c’è Toni Collette, che negli ultimi anni ci ha abituati a ruoli sempre più complessi (particolarmente nel terrificante Hereditary - Le radici del male) e che qui delinea la Laura adulta in maniera tutt’altro che positiva, cosa che rende la sua interpretazione di livello superiore. Se inizialmente appare come figura molto alta e responsabile, via via che si scava nel suo recente passato la si trova difficile e respingente, soprattutto con Andy che fa invece di tutto per ottenere il suo amore. Fino a quando i pezzi che l’hanno portata a essere tanto cinica non vengono rimessi insieme. Perché guardare la prima stagione di Frammenti di lei? VALUTAZIONI dal trailer all’intera serie soglia d’attenzione visione Frammenti di lei | stagione 1 (Pieces of her) ideatrice Charlotte Stoudt basata sul romanzo omonimo di Karin Slaughter personaggi interpreti Laura Oliver Toni Collette critica IMDb 6,5 /10 | Rotten Tomatoes critica 5,6 /10 utenti 2,8 /5 | Metacritic critica 52 /100 utenti 6,0 /10 aspect ratio 2 : 1 |
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