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Pagina 1 - Introduzione Sono trascorsi trent'anni. L'Impero Galattico è stato sconfitto, grazie anche alla scelta estrema di Darth Vader. La principessa Leia manda in missione Poe, membro della Resistenza e pilota di X-Wing. Poe non sarà però l'unico protagonista. Il suo destino è infatti legato a Finn, stormtrooper membro delle nuove truppe d'assalto del Primo Ordine, e Rey, una ragazza solitaria che vive recuperando materiali da un cimitero di astronavi sul pianeta desertico Jakku. - click per ingrandire - click con pulsante dx e "apri in altra finestra" per l'immagine in massima risoluzione - Dopo 38 anni dal primo glorioso capitolo la saga di Star Wars torna sul grande schermo. Nel mezzo sei film e una vendita irripetibile di tutto il pacchetto alla Disney. George Lucas cede lo scettro e per dirigere il primo capitolo del nuovo corso viene chiamato J.J. Abrams, regista ma soprattutto mente produttiva dietro questo nuovo sequel. Nelle pagine successive tre diverse recensioni, tre diverse proiezioni, tre diversi pareri. Tranquilli, niente spoiler (se ci sono lo abbiamo preannunciato in tempi consoni). Pagina 2 - A. Tambone: proiezione Space Cinema di Casamassima (BA) Inutile perder tempo a cercare di descrivere l'alto grado di aspettativa verso questo settimo episodio, aspettativa cresciuta a dismisura dopo il trailer rilasciato qualche mese fa. Andiamo dritti al punto. La prima metà del film è spettacolare. È spettacolare perché trasforma letteralmente quello che è stato purtroppo Star Wars negli ultimi anni. La saga si fa - nei limiti - verosimile, seria, meno cartoon, acquistando ancora più prestigio, ancora più presenza, ancora più importanza. In questo film un Jar Jar Binks non avrebbe mai potuto trovare posto (del resto lo stesso J.J. Abrams ha dichiarato in una recente intervista che uno degli scheletri che si vede nel deserto è proprio quello del fastidioso personaggio). È spettacolare perché lo script dosa magnificamente azione, ironia e dialoghi. Due fili separati si cominciano pian piano ad annodare. Le vecchie battaglie contro la Repubblica, adesso combattuta dal Primo Ordine, annodate chiaramente ai vecchi personaggi della trilogia, mentre le nuove leve introducono nuovi protagonisti e nuovi scenari, presentati magnificamente. È spettacolare perché i nuovi volti sono quasi tutti davvero in gamba (tranne un tizio con i capelli neri lunghi, assolutamente inadatto al ruolo). In cima una bravissima Daisy Ridley (Rey), mentre Harrison Ford è la solita granitica certezza. - click per ingrandire - click con pulsante dx e "apri in altra finestra" per l'immagine in massima risoluzione - Da metà film in poi si perde però qualcosa. La sceneggiatura vacilla sia nella trama generica che nei piccoli episodi nel dettaglio. Sono troppi gli scopiazzamenti (non citazioni, scopiazzamenti!) dei precedenti capitoli e alcune dinamiche nelle fughe, nelle azioni e nelle ambientazioni, oltre all'aquisizione di particolari abilità, sono francamente troppo sbrigative e non convincenti. Dal punto di vista tecnico il regista J.J. Abrams e i suoi collaboratori presentano un lavoro assolutamente invidiabile, tanto nella costruzione delle inquadrature che nelle scene d'azione, in particolar modo quelle degli scontri aerei. Per la prima volta Michael Giacchino non compone lo score di un film di J.J. Abrams. Al suo posto il veterano John Williams, che prosegue la sua straordinaria epopea con Star Wars con una settima partitura più imponente, in linea con il nuovo impatto visivo della pellicola. Al momento non abbiamo elementi sufficienti per svelare i segreti di realizzazione di effetti speciali, scenografie e making of vari. Lo stretto riserbo sul film ha chiuso tutti i canali informativi a riguardo. Procederemo con un analisi di questo tipo al più presto, lodando comunque la scelta di utilizzare meno effetti in computer grafica a favore di miniature, green-screen e location reali. Un ultimo appunto al doppiaggio italiano, mediamente inferiore a quello che ci si potrebbe attendere. Pollice verso per Kylo Ren e Captain Phasma. - click per ingrandire - click con pulsante dx e "apri in altra finestra" per l'immagine in massima risoluzione - Abbiamo visionato il film in 3D. Nonosante una profondità mai spinta è ottima la sensazione di livelli intermedi presenti tra lo sfondo e il primo piano. Peccano le previste situazioni pop-up, mai incisive, oltre a ripetuti problemi di crosstalk. Al netto del taglio sulla luminosità, è più che sufficiente il dettaglio alle basse luci. Dal punto di vista audio ottima la pressione del canale LFE. Due gradini sotto la spazialità restituita, con panning mai correttamente accentuato. Chiaramente tutte queste considerazioni A/V sono legate in qualche modo alla struttura. La pagella secondo Alessio Tambone
NB. Il voto al film è una media tra il 9 alla prima parte e un 6,5 alla seconda Pagina 3 - Il giudizio di Emidio Frattaroli in 2D e 3D
- click per ingrandire - Ho potuto vedere il settimo episodio di Star Wars soltanto due volte, dopo aver cercato di evitare con determinazione ogni tipo di informazione o indiscrezione sulla trama. Alla fine non ho saputo resistere soltanto all'ultimo trailer, che abbiamo pubblicato pochi giorni fa e me ne sono pentito amaramente poiché svela buona parte della trama. Peccato. Il mio giudizio artistico purtroppo non esclude qualche piccolo spoiler. Per questo motivo l'ho inserito in fondo alla pagina, dando la precedenza al giudizio tecnico sulla qualità audio e video, sia in stereo 3D che nella tradizionale visione bidimensionale, preferendo di gran lunga quest'ultima. Il primo contatto con il film di Abrams l'ho avuto nel primo pomeriggio, nella bella sala 10 al Multiplex delle Stelle, con schermo silver da 11 metri di base, proiettore Sony SRX-R515P in configurazione stereoscopica (con occhiali polarizzati) con adattatore LKRL-A502, solo quattro delle sei lampade accese e una luminanza più che sufficiente. la visione con la soluzione Sony che - lo ricordo - prevede la simultaneità dei due semiquadri stereoscopici, grazie all'aggiuntivo e alla riproduzione dei due quadri destro e sinistro 2K sulla matrice 4K, è sicuramente più riposante rispetto alle altre soluzioni monoproiettore che prevedono i semiquadri sequenziali. Aggiungo che la visione stereoscopica, in genere non offre particolare spunto per l'analisi del dettaglio, della risoluzione e specialmente della grana. Quest'ultima viene eliminata dal processo di stereopsi operato dal sistema occhi-cervello, quindi è quasi impossibile da rilevare. Anche se la grana fosse un po' elevata, il risultato sarebbe di una certa perdita di dettaglio ma il quadro risulterebbe sempre molto pulito. Nella visione stereo 3D è anche difficile l'analisi del livello del nero e della dinamica, specialmente nei sistemi con prisma RealD-3D poiché si tratta di una soluzione, quella di Sony, che potrebbe diminuire proprio il rapporto di contrasto. Nella mia prima mia visione di Star Wars: Il Risveglio della Forza in stereo 3D ho trovato proprio questi tre elementi: quadro molto pulito (e, come ho spiegato, non sarebbe possibile altrimenti), una dinamica un po' inferiore alle aspettative ma sopratutto un dettaglio poco incisivo. Se questo fosse dipeso da troppa grana o da altri motivi, l'ho potuto sapere soltanto nella visione bidimensionale che descriverò più avanti. In ogni modo, ho trovato una stereoscopia di ottima qualità, quasi mai invadente (come ad esempio elementi che "fuoriescono" troppo dallo schermo), con pochissimi errori stereoscopici e una visione generale non affaticante. Detto questo, e lo spiegherò nel prossimo paragrafo, consiglio a tutti la visione bidimensionale. - click per ingrandire - In serata, ho visto nuovamente il settimo episodio nella sala 5 del rinnovato Multisala Smeraldo di Teramo, su un ottimo schermo Harkness da circa 7 metri di base, illuminato da un proiettore Barco DLP Cinema a risoluzione 2K, con lampda tradizionale allo xeno e un flusso luminoso leggermente più elevato del necessario ma non per questo spiacevole. Con l'ottimo Barco 2K, calibrato pochi minuti prima dall'eccellente installatore inviato da Cinemeccanica con spettrometro Jeti, ho avuto conferma di tutti i limiti della ripresa in 35mm, scelta che mi sembra anacronistica rispetto alle possibilità offerte oggi dal digitale, sia per risoluzione generale, grana e gamma dinamica. Probabilmente, il negativo 35mm e la grana a tratti molto presente - in pochi casi anche fastidiosa - è stato scelto come gancio al quarto episodio del 1977. Come se il "link" con la sceneggiatura non fosse già abbastanza... In ogni modo, per quanto riguarda la qualità video, il risultato è sicuramente positivo ma come dettaglio generale e grana, non è sicuramente tra i migliori lavori in 35mm e credo che una distribuzione a risoluzione 4K avrebbe migliorato la situazione solo marginalmente. Chissà che l'anno prossimo non esca una versione home video Ultra HD 4K, con 10 bit e HDR con cui potremo fare le opportune considerazioni. Un altro punto critico, secondo me è rappresentato dalla gamma dinamica e dal livello del nero. Le scene scure non mancano, specialmente all'inizio del film e ho trovato qualche inquadratura di troppo con "neri" un po' troppo sollevati e che mangiano anche un po' troppi particolari, come nei primi piani nel dialogo alla luce del fuoco, nei primissimi minuti del film. Situazione completamente differente poco dopo, nel primo interrogatorio, con buona dinamica e fotografia convincente, come in buona parte del film, anche se non mancano momenti in cui la messa a fuoco potrebbe essere più precisa, soprattutto nei primissimi piani. L'audio, ascoltato sempre in configurazione 7.1 e con due sistemi diversi, in due sale diverse, ha un livelllo generale che sembra leggermente inferiore alla media dei film in distribuzione ma che, in realtà, ha una dinamica molto elevata, con canale LFE che in alcuni momenti diventa fondamentale e canali surround e surround back che forse potevano essere sfruttati un po' meglio. I "suoni" tradizionali dell'universo di Star Wars ci sono tutti, da quello delle spade laser all'altrettanto unico dei caccia del Primo Ordine (dentico, per capirci, a quello del caccia imperiali). Non vedo l'ora di riascoltare il tutto in Dolby Atmos il prossimo venerdì a Roma, subito dopo l'installazione al Roma hi-fidelity. Altrimenti aspetterò il completamento dell'installazione nella sala 1 del Multisala Smeraldo di Teramo. Buono lo score di Williams anche se le nuove composizioni - secondo me - sono lontante dai capolavori dei temi de La Minaccia Fantasma, come quello legato al personaggio di Dath Maul. - click per ingrandire - Ed eccomi infine al giudizio artistico con qualche piccolo spoiler: siete avvisati. Il mio giudizio è sicuramente positivo ma non mancano i rimpianti. Il primo riguarda l'intero soggetto che è praticamente un remake del quarto episodio, comprese inquadrature e intere sequenze, identiche a quelle del film del 1977. C'è proprio tutto, persino la "Morte Nera", solo ben più grande di quella originale, difesa anche questa da scudi (che ovviamente possono essere disattivati) e con un punto debole che alla fine potrebbe essere raggiunto esattamente come nel film del 1977. Posso capire qualche citazione ogni tanto. Ma quello che ho visto nel film di Abrams è davvero troppo, soprattutto per chi - come me - conosce molto bene tutti i capitoli della saga. Anche la sceneggiatura è per buona parte molto simile al film del 1977 ma con alcuni personaggi che non reggono il confronto, come i tre nuovi "cattivi", ad iniziare dal nuovo "Dart Vader", "dilaniato" (mapperpiacere!) dalla scelta tra luce e lato oscuro e artefice di un "colpo di scena" a dir poco telefonato. Molto convincente Daisy Ridley che interpreta Rey anche se il suo "addestramento da autodidatta in 5 minuti" mi ha lasciato a dir poco perplesso. Molta delusione infine per le coreografie dei pochissimi duelli con spada laser: "aridatece Darth Maul"! Poco incisivo anche il doppiaggio in lingua Italiana anche se aspetto di ascoltare l'edizione in lingua originale prima di emettere un giudizio completo. Ottime notizie invece per chi non sopportava i "personaggi buffi" alla Jar Jar Binks e le battute ad ogni costo. Nel settimo episodio, tranne qualche eccezione (bello "inizi tu o inizio io" all'inizio del film), il clima è decisamente serio e in alcuni casi anche drammatico. Molto belle anche le (poche) scene di battaglia e gli inseguimenti (anche questi molto simili al IV episodio) o la scontata sequenza di "arrivano i nostri" che - in realtà - sembra non arrivare mai. Il ritmo è sempre elevato e dialoghi e scene d'azione sono dosate in maniera quasi perfetta. La speranza è che questo VII episodio sia solo una introduzione per dar modo agli sceneggiatori di scrivere - finalmente - qualcosa di nuovo e interessante. La pagella secondo Emidio Frattaroli
Pagina 4 - Cineman: proiezioni Arcadia di Melzo “Il risveglio della forza” mi ha divertito ma non è un capolavoro. Mi è piaciuto soprattutto nel corso della prima proiezione in assoluto di Arcadia, quella delle 10 in 3D, con gli occhiali attivi XpanD, il nuovo telo dell'inglese Harkness che ha sostituito il precedente della medesima azienda e parte del parco audio rinnovato con i 10 nuovi subwoofer della Meyer Sound retro schermo. Memore che dalla parte della sceneggiatura ci fossero il grande regista e sceneggiatore Lawrence Kasdan (“L'impero colpisce ancora”, “I predatori dell'Arca perduta”, “Silverado” di cui fu anche regista) lo stesso J.J. Abrams e un altro scrittore come Michael Arndt (sue le stesure di “Little Miss Sunshine” e “Oblivion”) mi aspettavo un'avventura fantascientifica innovativa e originale, che non facesse a cazzotti col passato riuscendo al tempo stesso a prenderne almeno in parte le distanze. - click per ingrandire - click con pulsante dx e "apri in altra finestra" per l'immagine in massima risoluzione - Scemata l'adrenalina del primo spettacolo, i fantasmagorici effetti video e i roboanti passaggi sonori di superba caratura posso affermare che la proiezione stereoscopica è quella che mi ha soddisfatto di più, che ha saputo alimentare il livello di intrattenimento nei confronti di un appassionato cresciuto col mito di Star Wars, che l'episodio IV in sala tra prima visione, proseguimenti e d'essai lo ha visto 9 volte. Visione 3D che riserva anche qualche passaggio particolarmente efficace, su tutti quello che più mi ha impressionato è la prua di un incrociatore stellare del Primo Ordine che 'buca' letteralmente lo schermo mentre non sono mancate emozioni forti nel corso delle numerose battaglie, seguendo in modalità ravvicinata le evoluzioni dei caccia durante i furibondi combattimenti. Col senno della seconda proiezione, sempre presso Sala Energia, quella delle 14 questa volta in 2D, ho potuto riflettere di più sulla storia e ne sono rimasto in parte deluso da quelli che trovo siano i punti deboli più importanti: la direzione degli attori con presenze in scena non eccezionali, in particolare Oscar Isaac nel ruolo del ribelle Poe Dameron per non parlare dell'irriconoscibile Carrie Fisher che oltre ad aver litigato col chirurgo plastico ho avuto l'impressione avesse subito ritocchi digitali in viso, plauso per contro ad Harrison Ford che ha regalato tante emozioni e ironia in compagnia del simpatico Chewbacca (sempre Peter Mayhew) e non è stata da meno la sorpresa Daisy Ridley con l'eccellente interpretazione della ribelle Rey. - click per ingrandire - click con pulsante dx e "apri in altra finestra" per l'immagine in massima risoluzione - La delusione maggiore rimane la storia dal maledetto retrogusto déjà-vu che voglio sperare imposto dalle alte sfere ad Abrams, costretto assieme a Kasdan e Arndt a un racconto che di originale ha davvero poco, costretti a giostrare il cast storico riciclando episodio IV come già accaduto negli anni '80 per episodio VI. Ricordando che anche la proiezione 2D in sala Energia si avvale comunque di entrambi i videoproiettori Christie, trattasi di risoluzione 2K sempre e comunque anche presso le altre quattro sale gemelle di Arcadia. Fatto salvo l'abbassamento di luminosità imposto dagli occhiali LCD per la stereoscopica e un paio di brevissimi passaggi in cui sono stato infastidito da un'accentuazione del ghosting la visione 3D è risultata eccellente mentre ho potuto fare più caso a una leggera grana in background durante quella 2D. - click per ingrandire - click con pulsante dx e "apri in altra finestra" per l'immagine in massima risoluzione - Per il resto ho trovato una certa ampiezza della palette cromatica, neri con alcune situazioni più convincenti ma anche passaggi meno efficaci restituendo inferiore dettaglio specie nel corso del drammatico confronto con Kylo Ren (Adam Driver). Ascolto PCM d'eccellenza e un grado di perfezione nel suono potente ma mai invasivo, in grado di porre l'accento anche su effetti ed elementi sonori di contorno esaltando le immagini, passaggi panning, aggressività, dinamica e potenza. Un particolare ringraziamento a Laura Fumagalli, Marketing Manager di Arcadia. La pagella secondo Cineman
Pagina 5 - A. Tambone: proiezione 3D+Dolby Atmos al Ciaky di Bari Ho rivisto il film nel nuovo multisala Ciaky a Bari. La struttura è dotata di nove sale, attrezzate con il nuovissimo proiettore Sony SRX-R515DS. Due di queste sale sono inoltre arricchite con il sistema di decodifica audio Dolby Atmos. Star Wars era in proiezione nella sala 3, la più piccola delle due postazioni con Dolby Atmos (telo da circa nove metri di base), con un unico proiettore in configurazione stereoscopica. La sala più grande (telo da circa sedici metri di base), con due proiettori separati per canale destro e sinistro, è stata purtroppo destinata al film di Checco Zalone. Dal punto di vista video, almeno rispetto alla precedente visione nello Space Cinema di Casamassima (BA), il film ha sofferto molto meno del fastidioso effetto crosstalk, restituendo una visione sicuramente più riposante. Abbiamo anche apprezzato meglio i pochi effetti pop-up, su tutti un meraviglioso incrociatore che fuoriesce letteralmente dallo schermo. Immagine leggermente più luminosa, con un disgraziato calo del dettaglio dovuto al sistema stereoscopico. Delusione invece sul versante audio. La sala ha dimostrato una potenza di fuoco eccezionale sia sul fronte anteriore che per i devastanti canali LFE. Molto sotto le aspettative la spazialità dell'intero comparto audio, caratteristica di punta di quella che dovrebbe essere una buona soluzione Dolby Atmos. Molto presenti i canali frontali, mentre le incursioni laterali, superiori e posteriori sono state poche, mai realmente utili allo scopo. Ho però letto considerazioni simili per altre proiezioni Atmos italiane. Punto il dito quindi contro il film e sospendo temporaneamente il giudizio sull'impianto della sala, che avrò modo di testare con le prossime distribuzioni Atmos. Chiudo con alcune considerazioni - e spoiler - sul film. Tutto sommato confermo quelle che erano state le mie impressioni al day-one, lodando l'impatto visivo generale della pellicola (nell'insieme regia, fotografia, effetti, scenografia e costumi) oltre alla bravura di Daisy Ridley (Rey). Non mi capacito ancora della scelta di casting per il personaggio di Kylo Ren, mentre i problemi di sceneggiatura hanno rovinato meno la visione perché chiaramente già sapevo a cosa stavo andando -purtroppo - incontro. Un'ultima considerazione per quanto riguarda le teorie emerse nelle ultime settimane che vorrebbero Rey coinvolta nel lato oscuro della Forza, con l'abbandono e la cancellazione della memoria (pratica adottata nell'Universo Espanso di Star Wars) che giustificherebbe un'abilità sopita nell'uso della Forza, nel pilotare egregiamente un qualsiasi oggetto volante, nell'uso delle spade laser. Ho guardato il film attentamente da questo punto di vista cercando di cogliere sfumature, sguardi o parole e, per quanto affascinate possa essere la teoria, penso si tratti solo di un disperato tentativo di trovare spunti interessanti o giustificazioni in una pellicola scritta male. Il mistero attorno al personaggio di Rey resta: scopriremo le sue origini e quello che è successo a Luke solo in Episodio VIII, e la bontà di queste risposte potrebbe modificare la valutazione di Episodio VII. Questa è almeno la speranza... La pagella secondo Alessio Tambone
Pagina 6 - Il futuro di Star Wars Da qui al 2020 avremo un film legato a Star Wars ogni anno. Nelle sale si alterneranno infatti i capitoli della nuova trilogia, cominciata oggi proprio con Il risveglio della Forza, e tre spin-off intitolati nel complesso Star Wars Anthology. Per quanto riguarda la nuova trilogia, Episodio VIII è previsto per il 26 maggio 2017, scritto e diretto da Rian Johnson (Looper). Episodio IX sarà invece affidato a Colin Trevorrow (Jurassic World) su script a quanto pare sempre di Johnson. Uscita prevista nel corso del 2019. - click per ingrandire - click con pulsante dx e "apri in altra finestra" per l'immagine in massima risoluzione - Gli spin-off non riguarderanno nuovi personaggi che saranno inseriti successivamente nei film, saranno invece una sorta di estensione di vicende e protagonisti già portati sul grande schermo. Il primo di questi film è stato intitolato Rogue One e sarà ambientato tra Episodio III ed Episodio IV. Al centro della vicenda un gruppo di ribelli con l'obiettivo di rubare i piani della Morte Nera. Nel cast tra gli altri Felicity Jones e Forest Whitaker. Regia affidata al talentuoso Gareth Edwards (Godzilla). Uscita prevista per il 16 dicembre 2016. Due anni dopo (siamo al 25 maggio 2018) spazio al secondo spin-off, che avrà come protagonista un giovane Han Solo. La pellicola sarà diretta dall'ottima coppia Christopher Miller e Phil Lord (The LEGO Movie, 21 Jump Street, 22 Jump Street). Infine terzo spin-off (2020), con il ritorno dell'amato cacciatore di taglie Boba Fett. |
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