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Pagina 1 - Introduzione
Non ci eravamo sbagliati quando, nell'ultimo rigo dell'articolo dedicato alla preview della Canon 5D Mark III (disponibile a questo link), dicevamo: "La vera guerra del video con le DSLR full frame è appena iniziata". Quello che non ci saremmo mai aspettati era la corsa contro il tempo a colpi di nuovi modelli. Non solo tra casa Canon e Nikon ma anche da parte di Sony. Il risultato è che, per capire chi sta vincendo le varie battaglie, ci serviranno molte ore di laboratorio e test su strada dei tanti modelli full-frame presenti ormai sul mercato. La guerra delle anteprime tra i due colossi Canon e Nikon è iniziata a marzo, quando Canon ha presentato la EOS 5D MarkIII, in netto anticipo rispetto alla Nikon D800. Certo è che ormai modelli, caratteristiche, prezzi e target dei due produttori vanno anche fin troppo di pari passo. Più recentemente, Nikon ha presentato la nuova D600 mentre Canon ha atteso il Photokina per annunciare la nuova EOS 6D. Al Photokina, l'evento biennale dedicato al mondo della fotografia digitale in programma a Colonia dal 18 al 23 settembre, è possibile toccare con mano anche la Sony Alpha 99, che - probabilmente - condivide con la Nikon D600 lo stesso sensore CMOS da 24,3 megapixel. Lo stesso CMOS Exmor Sony è anche sulla videocamera NEX-VG900E e anche sulla compatta Sony DSC-RX1. E chissà che non arrivi qualcos'altro in ambito professionale, magari a risoluzione video 4K... Tutte le reflex full-frame presentate in questi giorni hanno funzioni e caratteristiche per la ripresa video piuttosto avanzate ma con tante differenze tra i vari prodotti, anche tra quelli che usano lo stesso sensore. Nelle prossime pagine analizzeremo tutti i nuovi prodotti presentati al Photokina, in attesa di poter pubblicare test comparativi, completi di nuove e innovative misure video, prima possibile. Pagina 2 - Canon EOS 6D "Cari videomakers, che in questi giorni avete già acquistato la nuova EOS 5D Mark III, sappiate che abbiamo scherzato", potrebbero dire in Canon, rivolgendosi a qualche filmaker che ha deciso di investire prima dell'estate nella nuova 5D Mark III... Il prezzo della nuova 5D MarkIII ci aveva stupito (circa 1.000 euro di più della ormai vecchia MarkII), ed effettivamente nei vari incontri che abbiamo fatto, Canon ha sempre puntualizzato che la MarkIII si posizionava ad un livello superiore della MarkII, sopratutto per il comparto di messa a fuoco che la rendeva molto più professionale e più vicina alla 1D. Con la 6D, Canon presenta il concorrente perfetto della Nikon D600 e immette sul mercato una full-frame dal costo decisamente più contenuto rispetto alla nuova 5D MarkIII. Più che elencarne le caratteristiche, credo sia più interessante capire le differenze con la sorellina maggiore che abbiamo già analizzato in questo articolo lo scorso aprile. La EOS 6D è la più piccola full-frame di casa Canon. Solo il telaio interno è in magnesio mentre la copertura del top è in plastica, comunque dotata di guarnizioni contro polvere e condensa. Ha un sensore di 20,2 megapixel (5,472 x 3,648 punti) contro i 22 mega (5,760 x 3,840) della 5D Mark III, 4,5 fps di scatto contino rispetto a 6 e un solo slot per schede SD. Il mirino ottico copre soltano il 97% del quadro, la velocità dell'otturatore è di 1/4000 (di uno stop inferiore), e longevità del meccanismo garantita inferiore (solo 100.000). La nuova 6D registra in full HD a 23,976p 25p e 29,97p in formato H.264, anche con la stessa modalità iFrame adottata dalla 5D Mark III. Secondo il sito ufficiale Canon USA, il monitor LCD posteriore è più piccolo (3" invece che 3,2"), con copertura in plastica (in vetro sulla 5D Mark III) ma con identica risoluzione, pari a 1.040.000 pixel, senza snodo e con angolo di visione ridotto. Dove Canon sembra aver risparmiato di più è nel sistema di messa a fuoco, ora con soli 11 punti rispetto ai 61 della 5D Mark III. Il sistema è comunque stato rinnovato e dovrebbe essere molto più preciso. Per il resto, le caratteristiche sono praticamente identiche a quelle della MarkIII. La EOS 6D ha comunque qualcosa in più. Interessante è il sistema integrato GPS e WI-FI. Con quest'ultimo dovremmo poter controllare la camera direttamente con qualsiasi tablet o smartphone (Android e iOS), cosa non da poco, soprattutto se sarà possibile farlo anche con le riprese video. Tutte queste modifiche hanno permesso di contenere il prezzo della EOS 6D a 2.150 euro, più o meno come la vecchia 5D Mark II ed in linea con la Nikon D600. Se la qualità video sarà simile alla 5D MarkIII (lo speriamo con tutto il cuore), la 6D sarà sicuramente la scelta più economica e senza compromessi per i videomakers con obiettivi Canon. Un paio di "dispetti" Canon comunque li doveva fare: mancano l'uscita cuffia per il controllo dell'audio e un'uscita HDMI "pulita" (questa manca anche nella Mark III), da registrare senza compressione. La nuova EOS sarà disponibile a dicembre Pagina 3 - Nikon D600 La Nikon, in anticipo su Canon di qualche giorno, ha presentato la nuova full-frame D600, che sembra utilizzare lo stesso sensore CMOS prodotto da Sony e inserito nella nuova A99 e anche in altri due prodotti, anche se in Nikon insistono nel dire che il sensore venga prodotto secondo specifiche Nikon. Anche qui il confronto con la D800 è d'obbligo. Le modifiche sono tutte rivolte ad un risparmio sui componenti solo per abbassare il prezzo e quasi tutte nella stessa direzione che ha preso Canon con la 6D sulla 5D MarkIII. Anche per la D600 si è risparmiato sul corpo che non è più tutto in magnesio, con peso complessivo di circa 760g, batteria inclusa. Il sensore ha una risoluzione netta di 24.3 megapixel, contro 36.3 mega della D800. Anche l'otturatore è stato modificato, più lento e meno longevo rispetto alla D800: nella D600 arriva solo a 1/4000 con 150.000 garantiti rispetto ai 200.000 della D800. Buone notizie per la messa a fuoco: sono "soltanto" 39 punti, contro i 51 della D800. Infine, anche per la D600 è disponibile un'uscita video HDMI (4:2:2) "pulita", per recoder video HD esterni. Ricordiamo inoltre che il display, con diagonale di 3,2", ha una risoluzione complessiva di 921.000 punti, è fisso ma ha un angolo di visione di 170°. Il parco connessioni è particolarmente ricco. Come già anticipato, è presente un'uscita HDMI "type C" con flusso video non compresso. C'è anche l'ingresso per un microfono esterno e anche un'uscita per auricolari, ottime per il controllo in tempo reale del livello di registrazione. La D600 ha un doppio slot per schede SD, che può essere usato in varie modalità. I formati di registrazione video HD sono quelli classici e tutti a scansione progressiva 1920x1080 con frequenza di 23,976 Hz, 25 Hz e 29,97 Hz. Per frequenze superiori c'è il 1280x720p, con frequenze a partire da 25p per arrivare fino a 60p (59,94 Hz). Attraverso l'uscita HDMI dovrebbe essere consegnato un flusso a scansione interlacciata, 50i oppure 60i, da de-interlacciare facilmente dopo l'acquisizione. L'audio viene registrato in PCM lineare; il bitrate video in formato H.264 dovrebbe essere lo stesso della D800, quindi 24 Mbps. In generale, sulla carta le due Nikon D600 e D800 hanno caratteristiche migliori rispetto a Canon. Più risoluzione, più punti di messa a fuoco, con l'otturatore che dovrebbe durare più a lungo e uscita HDMI "pulita" per registratori esterni. In casa Nikon non hanno risparmiato sul mirino ottico e sul display LCD. Mancano invece GPS e WiFi. Per Quanto riguarda il comparto video, anche la Nikon lascia tutte le caratteristiche della sorella maggiore, con la possibilità di utilizzare solo la parte del sensore APS-C con la funzione DX. Pagina 4 - Sony SLT-A99 Lo scorso 12 settembre, Sony ha tolto i veli su tre nuovi prodotti, tutti basati sul nuovo sensore CMOS Exmor full-frame da 24,3 megapixel. La nuova ammiraglia full-frame di Sony si chiama A99 e arriva a quasi quattro anni di distanza rispetto alla A900 che non aveva alcuna funzione per la ripresa video. Basta osservare il nuovo corpo, completamente in magnesio e le caratteristiche principali per rendersi conto del passo in avanti operato da Sony con la nuova A99 che, almeno sulla carta, è il prodotto più completo e avanzato per chi è interessato a produrre video di qualità. Sul vertice della camera, incassato a filo con la superficie esterna dello chassis, fa bella mostra di sé un microfono stereofonico. Di lato invece c'è un'uscita cuffia e anche in ingresso supplementare per microfono stereo. Inoltre, attraverso un adattatore, è possibile collegare microfoni bilanciati con interfaccia XLR. Basterebbe questo per far capire che in Sony, questa volta, hanno intenzione di sorpassare Canon e Nikon, almeno per quanto riguarda le possibilità operative in ambito video. Il mirino elettronico, con risoluzione XGA (2,4 megapixel RGB), è con tecnologia OLED e sembra lo stesso utilizzato nelle altre Alpha Sony. Il sistema di messa a fuoco è estremamente sofisticato e si compone di due parti che lavorano in perfetta sinergia. Ricordiamo che nella Sony lo specchio translucido consente il funzionamento continuo del sistema di messa a fuoco, anche per le riprese video. Il risultato è un controllo preciso e continuo con un parco obiettivi che sta aumentando per numero e qualità. Il sistema di stabilizzazione è lo "SteadyShot INSIDE", operato direttamente sul sensore d'immagine il che permette di "stabilizzare" qualsiasi obiettivo. Purtroppo il meccanismo funziona solo con l'acquisizione fotografica. Per le riprese video lo stabilizzatore è soltanto elettronico. La A99 è anche la più completa per quanto riguarda i vari firmati di registrazione disponibili. In full HD è possibile registrare fino 60 fotogrammi progressivi al secondo (50p e 59,94p) a 17, 24 e fino a 28 Mbps con codec AVCHD 2.0. Si parte comunque dal formato 23,976p anche fino ad un massimo di 24 Mbps. C'è anche un formato anamorfico da 1440x1080 pixel, con bitrate contenuto in soli 12 Mbps. L'uscita HDMI restituisce un segnale video non compresso (4:2:2) e "pulito" da sovraimpressioni, fino a 60p. La A99 sarà disponibile entro fine ottobre a 2.800 Euro, IVA inclusa. Per maggiori informazioni: www.sony.it/product/dsi-body/slt-a99v
Pagina 5 - Sony NEX-VG900E La videocamera NEX-VG900E è stata la vera sorpresa poiché si tratta della prima videocamera in assoluto con sensore full-frame. L'idea è semplicemente geniale: visto che buona parte dei clienti di queste fotocamere sono interessati più alle riprese video che alla fotografia, in Sony hanno sfornato un prodotto tagliato apposta per loro, senza otturatore meccanico, con ergonomia da videomakers, microfono multicanale integrato con 4 capsule discrete, registrazione in Dolby Digital 5.1 e un'inedita uscita video HDMI "pulita", anche con frequenza di scansione progressiva a 60 Hz, per registrazioni esterne. Il mirino elettronico OLED XGA e il cuore pulsante della NEX-VG900E sono gli stessi della A99, con qualche sostanziale differenza che non si limita soltanto all'ergonomia. Tra le possibilità più interessanti c'è la piena compatibilità con le ottiche NEX e la possibilità di scegliere un fattore di crop pari a circa 1,5X, in modo molto simile a quanto accade con le Nikon D600 e D800. Il monitor snodabile sembra lo stesso montato nella A99, come anche il già citato mirino elettronico. Sono identici anche i formati di registrazione e i vari frame-rate a disposizione che abbiamo analizzati nella Sony A99, fino al meraviglioso 1080p a 59,94 Hz che sembra fatto apposta per realizzare pregiati slow-motion a piena risoluzione. Inoltre, nella NEX-VG900E, è stata aggiunta anche la compatibilità con lo spazio colore x.v.Color che, almeno sulla carta, offre notevoli potenzialità per l'acquisizione di colori più profondi anche se, lo ricordiamo, il formato di registrazione è sempre limitato ad 8 bit per componente, con qualche limite per la successiva elaborazione dei colori. Completano la dotazione i vari pulsanti con ergonomia tipica delle videocamere, come il bilanciere per lo zoom motorizzato (ben 32 step di progressione della velocità), tasti assegnabili, otturatore tra 1/4 e 1/10.000 di secondo e un generoso pacco batterie. Tra le rinunce rispetto alla A99 citiamo invece un sistema di messa a fuoco che sembra meno sofisticato ma su cui dovremo approfondire. La nuova NEX-VG900E arriverà a fine novembre e sarà disponibile anche in kit con lo zoom motorizzato e stabilizzato 18-200 serie PZ. Il prezzo è fissato in 3.300 Euro, IVA inclusa. Per maggiori informazioni: www.sony.it/product/cam-high-definition-on-memory-stick/nex-vg900e Pagina 6 - Comparativa e conclusioni
Quattro anni fa, con la Canon EOS 5D Mark II, si è iniziato un percorso nel settore delle riprese video che ha consentito di utilizzare sensori molto più grandi di quelli impiegati nel settore cinematografico, con qualche rinuncia in termini di risoluzione e moirè ma con un look molto più fotografico che cinematografico, aprendo nuove possibilità e punti di contatto tra fotografi e videomakers. Più recentemente, i tanti modelli con sensori APS-C e micro 4:3 che abbiamo visto questi ultimi due anni hanno mostrato ancora qualche limite rispetto alle videocamere tradizionali, sia per qualità video generale (risoluzione e moirè), sensibilità, funzioni, versatilità ed ergonomia. Con questa ulteriore infornata di fotocamere full-frame, osservando caratteristiche e prezzo di Canon EOS 6D e Nikon D600 (curiosamente vicine anche nel nome), sembra che i due produttori giapponesi si siano mesi quasi d'accordo, eliminando più o meno le stesse funzioni e fornendo due prodotti che a prima vista sembrano molto simili, anche nel prezzo. Osservando con più attenzione, le differenze tra Canon 6D e Nikon D600 ci sono e si concentrano proprio nel comparto video, con il modello Canon che perde sotto molti aspetti, soprattutto per la mancanza dell'uscita cuffia e dell'uscita HDMI "pulita", come succedeva tra Canon 5D Mark III e Nikon D800. Sony è il vero outsider ed è capace di offrire lo stesso "core" in due declinazioni differenti, una pensata per il fotoamatore e l'altra per il videomaker, ad un prezzo estremamente aggressivo e con funzioni e caratteristiche che in alcuni casi sono nettamente superiori anche a Canon e Nikon (registrazione fino a 60p e spazio colore x.c.Color). Per evidenziare le varie differenze che caratterizzano i vari modelli, abbiamo composto una tabella con quelli che secondo noi sono i parametri principali, dichiarati dai produttori, su cui confrontare i vari modelli. Nella tabella qui sopra abbiamo inserito anche la Canon 1D Cinema, l'unica a poter registrare video a risoluzione 4K e in formato Motion JPEG. D'altra parte il confronto delle caratteristiche non basta: l'importante è la verifica della qualità e il funzionamento sul campo. Ed è proprio quello che ci impegnamo a realizzare. Il nostro nuovo laboratorio è quasi pronto, con nuove carte test per risoluzione e moirè realizzate in collaborazione con Epson e irradiate con vari tipi di illuminanti; nuovi riferimenti per la misura di rumore e sistemi di misura colore innovativi, con gamut ben più profondi rispetto a tutte le carte test presenti sul mercato. Il tutto, sotto il costante controllo del laboratorio di fotometria di AV Magazine. La nostra visione su questi prodotti sarà prettamente video, senza comunque trascurare l'aspetto fotografico. Inizieremo nei prossimi giorni, con il test di Sony NEX-5, Canon 60D, Canon 5D Mark II, Canon 5D Mark III e Nikon D800, in compagnia di qualche videocamera di impostazione più classica e altre novità.
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