![]() |
||||||||||||||||||||||||
Stampa | ||||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||||
Pagina 1 - Introduzione e caratteristiche
Dalla seconda metà dello scorso anno, la categoria dei videoproiettori UST ha conosciuto un grande aumento di popolarità. Nonostante la pandemia, siamo riusciti ad osservare alcuni dei prodotti più interessanti dei principali produttori, ovvero BenQ, Epson, Optoma e, più recentemente, anche Samsung. Tra i tanti, abbiamo avuto modo di testare per alcuni mesi il BenQ V6000/V6050, che ci ha accompagnato in una serie di webinar alla fine dello scorso anno. Vi ricordo brevemente che il V6000 (versione bianca) e il V6050) (versione grigia), sono videoproiettori identici, basati su tecnologia DLP XPR, con DMD da 0,47" e ottica con rapporto di tiro cortissimo. Il sistema utilizza un microdisplay Full HD e un attuatore che 'muove' l'immagine in quattro punti differenti, in modo da modulare le informazioni per ricostruire completamente l'immagine a risoluzione nativa 4K. Per chi volesse approfondire il funzionamento della tecnologia DLP XPR 4K, può consultare un approfondimento in questa pagina. La sorgente luminosa è a stato solido, con laser e fosfori e con flusso luminoso dichiarato di circa 3.000 lumen e 20.000 di durata alla massima potenza, dopo le quali rimane comunque il 50% del flusso luminoso. Considerando un utilizzo primario in modalità 'eco', l'aspettativa di vita della sorgente luminosa di BenQ è decisamente elevata. Lo spazio colore nativo dichiarato è il 100% del REC BT.709 ma con filtro colore integrato, attivabile a piacere, è possibile coprire completamente anche lo spazio colore DCI-P3. La ruota colore è a 4 segmenti (RGBY) e il rapporto di tiro è tra i più bassi della categoria e vale 0,25:1, tipico per i proiettori UST (Ultra Short Throw, tiro ultra-corto). Tra le altre caratteristiche, ricordiamo che c'è anche un frame-interpolation per l'aumento del dettaglio e della fluidità delle immagini in movimento, la compatibilità con sorgenti HDR10 e HLG e un sistema audio con due altoparlanti a due vide con tecnologia "triVolo". Il proiettore appare molto robusto e si distingue da tutti gli altri modelli UST attualmente sul mercato per la presenza di un pannello superiore motorizzato, che offre un utile schermo alla polvere e dà un tocco di eleganza in più al prodotto quando è spento. Oltre a due ingressi HDMI 2.0 (il secondo è anche ARC 2.0) abbiamo un'uscita ottica S/PDIF, una presa RS232 a 9 pin, due porte USB 2.0 ed una 3.0, sia per aggiornamenti che per riprodurre contenuti multimediali (anche 4K HDR) con il media-player integrato. Segnalo anche la presenza di due diffusori integrati nel pannello anteriore con tecnologia Trevolo, con buona qualità audio. Assieme al proiettore, BenQ offre a richiesta anche uno schermo ALR (Ambient Light Rejection, "rigetto" della luce ambiente) specifico per schermi UST, con diagonale da 100" e con struttura a "micro-lenti" che riflettono la luce che arriva dal proiettore, mentre assorbono con straordinaria efficienza la luce che arriva di fronte e dall'alto.
Il prezzo suggerito al pubblico Del BenQ V6000/V6050 è di 3.990 Euro IVA inclusa ed è già disponibile da qualche mese. Fino alla fine del mese di giugno, il proiettore è oggetto di una promozione estremamente interessante, perché lo schermo ALR a cornice fissa con diagonale da 100" è compreso nel prezzo. Lo schermo ha un valore commerciale reale di circa 1.500 Euro, quindi è un'occasione da considerare seriamente. Nel frattempo, per maggiori informazioni: benq.eu/en-eu/projector/laser-tv/v6000.html
Pagina 2 - Spettro, flusso luminoso e rapporto di contrasto
Prima di iniziare, per tutti gli approfondimenti su cosa sia il flusso luminoso, sui valori reali e sulle differenze con le caratteristiche dichiarate dai vari costruttori, vi consiglio la visione di questo breve tutorial, pubblicato pochi giorni fa sul nostro canale Youtube. Come già anticipato, il BenQ V6000 fa parte della categoria di proiettori con sorgente luminosa ibrida, con laser blu e fosfori. Ebbene, per alcuni sistemi di misura, questo tipo di sorgente luminosa può essere un problema per due motivi principali: il primo riguarda la dinamica tra il picco della componente blu e il resto dello spettro luminoso dato dai fosfori; il secondo riguarda proprio lo spettro del laser blu che rischia di essere 'sottovalutato' o sopravvalutato da spettrometri a bassa risoluzione come i modelli i1Pro, i1Pro2 e i1Pro3 di xrite. Nell'immagine in alto a sinistra, osserviamo lo spettro catturato con uno spettrometro ad alta risoluzione (4nm FWHM); a destra con i1Pro2 a bassa risoluzione (10 nanometri di risoluzione FWHM): la differenza della coordinata del bianco è sensibilmente diversa. Per rendere l'analisi dei dati confrontabile con altri proiettori, ho deciso di effettuare i vari test proiettando su un'area di 2 metri di base, ovvero 90", con guadagno unitario. Per ottenere il massimo flusso luminoso, bisogna impostare il proiettore nella modalità predefinita 'Bright', che è in grado di generare più di 2.800 lumen. 2800 lumen su uno schermo da 2 341 NIT, al centro dello schermo, ovvero circa 2400 lumen equivalenti. In realtà i il proiettore è in grado di generare più di 2.800 lumen ma il rapporto di tiro di 0,25:1 e l'angolo di incidenza della luce sullo schermo, 'trasforma' di fatto il guadagno della superficie da unitario a 0,85. Il problema però non è la perdita di quel 15% di luce bensì il 'colore' del bianco, con dominante verde così elevata da renderlo inutilizzabile. In queste condizioni il rapporto di contrasto è abbastanza elevato ed è pari a 1.085:1. In modalità eco la luminanza scende del 36% (217,7 NIT, ovvero 1.540 lumen eqv.). Modificato le impostazioni della modalità predefinita, selezionando anche la modalità 'eco' della sorgente luminosa e ho anche portato a 'zero' il Brilliant Color, ovvero selezionando una configurazione della ruota colore che prediliga la giusta proporzione tra bianco e colori. Quindi sempre con il proiettore in 'Bright' ma con il Brilliant Color a zero e sorgente luminosa al massimo, il BenQ V600 scende a 150,5 NIT (1.063 lumen eqv.), quindi a meno della metà, il rapporto di contrasto crolla a 472:1 e il bilanciamento del bianco si ribalta, con una decisa dominante bluastra. In ogni modo, già con il Brilliant Color a 4, la dominante verde torna comunque in primo piano. In modalità 'eco' la luminanza scende a 96 NIT, quindi poco più di un terzo, esattamente come con il Brilliant Color al massimo. Se si ha bisogno di tanta luce, la modalità 'Soggiorno' va decisamente meglio. In default, con sorgente luminosa al massimo, si ottengono 247,9 NIT (1.750 lumen eqv.), con rapporto di contrasto pari a 972:1. Il bilanciamento del bianco e i colori sono decisamente più convincenti ma la precisione è ancora lontana. Stesse considerazioni per la modalità 'eco': il flusso luminoso scende del 36%, con qualche differenza su bilanciamento del bianco e colori. La modalità 'Cinema (709)', che nei proiettori BenQ W5700 e W2700 viene calibrata in fabbrica, qui è appena meno convincente e mostra una leggera dominante magenta. Il flusso luminoso però è praticamente identico a quello della modalità soggiorno (1.712 lumen eqv.) e il rapporto di contrasto vale 950:1. In altre parole, i margini per la calibrazione sono decisamente elevati e lo vedremo più avanti. In modalità eco, il flusso luminoso scende anche in questo caso del 36%. Chiudiamo con la modalità DCI P3 che aumenta le dimensioni del gamut arrivando a coprire quasi completamente il riferimento (96,6%). Il tutto avviene però a caro prezzo, con il dimezzamento del flusso luminoso (ovvero circa 136 NIT su schermo da 2m di base a guadagno unitario, pari a 960 lumen eqv.). Anche il rapporto di contrasto scende in DCI P3 e vale 609:1. Anche in questo caso, in 'eco' si perde il 36% del flusso luminoso.
Pagina 3 - Misure e calibrazione in REC BT.709
Per l'approfondimento sulle prestazioni in REC BT.709 ho scelto ovviamente le impostazioni predefinite 'Cinema (709)'. Nella pagina precedente, avete osservato queste stesse impostazioni con sorgente luminosa ad elevata potenza. Qui invece osserviamo quello che succede in modalità 'eco', con flusso luminoso più che sufficiente a riempire schermi ALR con dimensioni fino a 120", per riprodurre contenuti SDR, quindi con l'obiettivo di avere sullo schermo una luminanza tra 45 e 50 NIT. Per essere più precisi, su schermo a guadagno unitario da 2 metri di base (2,25 metri quadrati) abbiamo 150 NIT con rapporto di contrasto di circa 900:1. Il Delta E medio migliora nettamente ed è quasi dimezzato rispetto alla modalità con massima potenza. La copertura del gamut 709 è quasi totale. Qui in alto potete osservare le due proiezioni delle stesse coordinate negli spazi colore CIE u'v' 1976 (a sinistra) e CIE 1931 (a destra), Maggiori informazioni in questo articolo. Anche i colori vendono riprodotti decentemente e gli errori maggiori sono ascrivibili in parte ad un eccesso di saturazione e qualche errore di tinta tra i colori blu e ciano. Per tutto il resto, il limite maggiore è rappresentato dal livello dei primari rosso e verde che è sensibilmente più basso di quanto dovrebbe. Tutto il 'merito' ovviamente è del 'Brilliant Color' che però non consiglio di toccare, pena la discesa repentina del flusso luminoso e del rapporto di contrasto. La calibrazione è un gioco da ragazzi. Ho impostato la luminosità e il contrasto a 49 e poi mi sono dedicato subito alla modulazione delle componenti RGB su alte luci e basse luci (in questo ordine, mi raccomando) partendo dal billanciamento predefinito che è quello 'naturale' e non quello caldo. Come vedete dalle immagini, qui in basso, il menu consente di modificare il bilanciamento del bianco sia su alte luci che su basse luci e i controlli sono precisi e ben modulabili. Nei vari V6000/V6050 che ho avuto modo di calibrare, ho trovato impostazioni sempre diverse, comunque tutte più o meno nella 'stessa direzione': tutte le volte ho modificato solo leggermente le componenti blu e rossa sulle alte luci e sulle basse luci ho sollevato leggermente il verde e ho diminuito le altre due componenti. Nel modello V6000 in oggetto, l'ultimo avuto in dotazione, con firmware definitivo, i miglioramenti si apprezzano non soltanto sul bilanciamento del bianco, finalmente molto vicino al riferimento, ma anche sulla riproduzione dei colori, per quanto permangano ancora problemi sul 'blu' e sul ciano. Grazie all'intervento nel menu CMS, è possibile ridurre quanto meno alcuni errori di tinta e di saturazione ma non è possibile raggiungere la perfezione poiché, se si 'esagera' con i controlli di tinta e saturazione, il gamut si riduce drasticamente. Ho segnalato il limite del CMS a BenQ e spero che nel prossimo aggiornamento firmware ci sia qualche miglioramento.
Pagina 4 - Misure e calibrazione in REC BT.2100
Con segnali HDR10 il proiettore mette a disposizione un solo banco di memoria che si chiama, appunto, 'HDR10'. La modalità predefinita è un po' lontana dal riferimento, sia per il bilanciamento del bianco che per i colori, tutti traslati da una eccessiva presenza della componente blu. La curva EOTF è invece abbastanza buona anche se le basse luci sono appena più avanti rispetto al riferimento. Per fortuna nel menu non mancano i controlli per piegarla nella direzione giusta. Una volta entrati nel menu 'avanzato', mi sono reso conto che il bilanciamento del bianco predefinito che viene caricato è quello più freddo. Ecco invece cosa succede selezionando il bilanciamento del bianco predefinito più caldo, senza altri interventi. Il risultato è ottimo e condiziona positivamente anche la riproduzione dei colori. Del resto di default il gamut è quello REC BT.709, quindi il tone mapping, specialmente nel vertice verde, è piuttosto invadente, soprattutto per la componente verde. La calibrazione in modalità HDR10 è solo un pochino più complessa di quella SDR per colpa del CMS che si è rivelato un po' più 'legnoso' e con una 'coperta' che diventa ancora più piccola, soprattutto per i primari del blu e del verde. Il risultato è comunque apprezzabile. Ben consapevole che il filtro colore DCI-P3 taglia pesantemente il flusso luminoso, ho voluto comunque cimentarmi nella calibrazione anche in questa modalità, per verificare quale fosse la precisione e soprattutto le possibilità offerte con la calibrazione manuale, magari come primo passo essenziale per una 3D LUT da effettuare con un processore esterno. Il risultato è decisamente apprezzabile. Un po' meno la rinuncia al flusso luminoso che scende quasi del 50% rispetto alla modalità senza filtro 'Cinema (709)'.
Pagina 5 - Visione, conclusioni e pagella
Il numero di proiettori UST che ho avuto modo di testare inizia ad essere più che sufficiente per avere utili riferimenti per un giudizio più attendibile sulla qualità. Tra i vari prodotti che ho avuto modo di verificare cito ad esempio il 100L5F di Hisense, con doppio tuner integrato e slot per CI+, un vero e proprio 'televisore', oppure il Samsung LSP9T con doppio tuner ma senza slot CI+ (quindi senza tivusat). La maggior parte di prodotti però è priva di sintonizzatore, come un paio di modelli di Optoma e altri prodotti 'orientali' meno conosciuti che hanno invece funzioni 'smart' più o meno evolute. Il BenQ V6000 non ha funzioni smart e per aggiungerli basta ovviamente una chiavetta 'Google TV' oppure una Fire Stick o qualsiasi altro Set Top Box (Apple TV, Nvidia Shield, alcuni lettori Blu-ray 4K etc.). Rispetto ad altri prodotti simili, le peculiarità del BenQ V6000 si possono riassumere in quattro punti. Il primo è il telaio, l'unico con protezione motorizzata della lente che evita l'accumulo della polvere sull'ottica quando il proiettore non è utilizzato. Poi c'è il filtro DCI, anche questo è un elemento unico nel panorama dei 'Laser TV', almeno tra quelli con sorgente luminosa ibrida laser-fosfori; peccato che il filtro DCI tolga il 50% del flusso luminoso effettivo. Il terzo elemento che apprezzo nel V6000 è la qualità dell'ottica, con messa a fuoco uniforme e una buona modulazione del servo-motore per le operazioni di 'focheggiamento'. L'ultimo elemento è anche quello che ritengo più importante: la qualità d'immagine generale con impostazioni predefinite (o quasi) e la semplicità di calibrazione, veramente alla portata di tutti. Sotto questi aspetti, il 'laser TV' di BenQ si comporta come un proiettore home theater tradizionale, nel senso più buono del termine, quindi con buone presatzioni anche con buio in sala e non soltanto orientate alla visione in soggiorni illuminati. Per quest'ultima categoria di installazioni, BenQ fornisce in bundle uno schermo ALR specifico per proiettori a tiro cortissimo, con diagonale da 100", identico al modello proposto da Hisense e potete osservare nel dettaglio in questo video: fino al 30 giugno lo schermo è incluso nel prezzo del proiettore. Durante questi mesi, ho messo alla prova alcuni campioni di V6000 e V6050 (quest'ultimo è il modello con telaio 'grigio), sia in redazione che presso alcuni punti vendita come Gruppo Garman a Roma. Inoltre, assieme a BenQ, ho dedicato numerosi approfondimenti sul proiettore, sulla tecnologia e sugli accessori, in occasione dei numerosi webinar dello scorso anno, sempre disponibili su youtube a questo indirizzo. In ogni occasione il V6000 ha mostrato prestazioni convincenti che poco fanno rimpiangere un proiettore tradizionale come il BenQ W5700, con qualche vantaggio in più in termini di dettaglio e di rapporto di contrasto. Più recentemente, ho confrontato il V6000 anche contro il Samsung LSP9T con sorgente luminosa laser 3p, con risultati non così scontati, soprattutto per quanto riguarda l'equilibrio generale, il rispetto degli standard di riferimento e il flusso luminoso generale, con qualche vantaggio proprio per il BenQ V6000. Ovviamente, su dettaglio, rapporto di contrasto e copertura dello spazio colore REC BT.2020, il Samsung è nettamente davanti. Su flusso luminoso, equilibrio generale e possibilità di calibrazione invece, l'equilibrio si ribalta decisamente. In buona sostanza, il BenQ V6000 è un prodotto maturo e con buone prestazioni, reso ancora più interessante dalla promozione che prevede uno schermo ALR da 100" compreso nel prezzo del proiettore. La pagella secondo Emidio Frattaroli: voto finale 7,3
Maggiori informazioni: benq.eu/it-it/projector/laser-tv/v6000.html
|
||||||||||||||||||||||||
Pagina stampata da AV Magazine: https://www.avmagazine.it Vietata la copia e la distribuzione (anche parziale) senza la previa autorizzazione di AV Raw s.n.c. Per maggiori informazioni : https://www.avmagazine.it/sito/legale/ Copyright 2005 - 2025 AV Magazine AV Magazine - registrazione Tribunale di Teramo n. 527 del 22.12.2004 Direttore Responsabile: Emidio Frattaroli |