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A poco più di tre settimane dall'annuncio dello scorso martedì 8 settembre, e soprattutto a pochi giorni dall'approfondimento pubblicato in questo articolo, torniamo a parlare dei proiettori Sony e in particolare del nuovo VPL-VW790ES con sistema d'illuminamento ibrido laser-fosfori perché ho avuto la possibilità di visionare in amniera approfondita ben due esemplari in due giorni diversi. Venerdì 25 settembre ero da Audio Quality a San Lazzaro di Savena, dove Francesco Aliotta mi attendeva con un VW790ES in compagnia del nuovo processore video madVR Envy, finalmente con un firmware 1.0.
Il giorno seguente, sabato 26 settembre, ero a Trezzano Sul Naviglio, per una taratura di un altro esemplare del VW790ES nella sala principale del punto vendita Videosell, su schermo OS Screen fono-trasparente in formato 21:9 da 4 metri di base. Nel primo caso, ho seguito la calibrazione di Francesco Aliotta che ha utilizzato un xrite i1 Pro 2 per profilare un colorimetro Klein K10A. Da Videosell ho fatto "tutto da solo", sempre con i1Pro2 seguito da i1 Display Pro OEM.
Iniziamo col dire che dal punto di vista 'colorimetrico', il 790 è la copia esatta del 760: in altre parole, flusso luminoso, rapporto di contrasto nativo e gamut sono identici, almeno rispetto alle rilevazioni effettuate presso Audio Quality e Videosell. E questa è un'ottima notizia, perché alcuni avevano ipotizzato qualche cambiamento a fronte di una riduzione del prezzo di acquisto del 20%. Invece, come ci aveva già raccontato Enrico Ferrari di Sony Europe, la contrazione del prezzo è data dal rientro dei principali investimenti effettuati per la ricerca e la produzione dei modelli in questione.
Oltre alla riduzione del prezzo, rispetto al vecchio modello il nuovo 790 acquista - sulla carta - un DSP rinnovato con gestione dinamica del 'tone mapping'. Non si segnalano ulteriori aggiornamenti, neanche tra le voci del menu dedicate alla calibrazione. Esattamente come per i TV, Sony si dimostra ancora una volta l'azienda più lenta nell'introdurre strumenti più potenti e versatili. Giova ricordare che la calibrazione a 10 punti nei TV è arrivata soltanto poco più di un lustro fa, mentre tutti gli altri principali produttori erano già a 20 punti. Ebbene, in questo 790 la calibrazione del bianco è ancora ferma a 2 soli punti ('gain' e 'offset'), mentre l'auto calibrazione con Calman sembra ormai un argomento tabù. Per fortuna c'è sempre il software dedicato agli installatori con cui plasmare le curve del gamma RGB senza limiti: peccato sia uno strumento complesso e accessibile a pochi.
Approfitto per qualche nota sulla calibrazione. Prima di tutto, lo spettrometro xrite è stato posizionato molto più indietro rispetto al colorimetro Klein, in modo che entrambi gli strumenti potessero inquadrare la stessa area dello schermo. Aggiungo che il sistema d'illuminamento laser del Sony ha uno spettro talmente stretto per la componente blu (quella generata dal laser puro) da mettere in crisi lo spettrometro i1Pro2 a causa della sua bassa risoluzione (soltanto 10 nanometri FWHM).
Per ridurre ai minimi termini l'incertezza di misura su colori e bilanciamento del bianco, servirebbe uno spettrometro con almeno 5 nm di risoluzione FWHM. In alternativa, per la matrice di profilazione del colorimetro, serve un piccolo aggiustamento che i professionisti della calibrazione conoscono molto bene e di cui proverò a parlarvi in un approfondimento, non appena Sony ci darà un esemplare 790 (probabilmente mai).
Veniamo ora alle calibrazioni. Da Audio Quality, il VW790ES illuminava l'area 16:9 dello schermo Dark Star 9 ad elevato contrasto (2,73 metri di base netti) e al netto della calibrazione e della posizione dell'obiettivo zoom, abbiamo misurato circa 68 NIT. In SDR Francesco ha scelto una curva del gamma con esponente 2,4. Il bilanciamento del bianco è abbastanza buono ma, come detto più sopra, per ridurre ai minimi termini le piccole dominanti, specialmente al 10% e 20%, oltre che tra il 40% e il 60% e oltre il 90% di intensità del segnale in ingresso, serve una lunga sessione con il software di controllo per modificare singolamente le curve del gamma delle singole componenti cromatiche.
In HDR è andata decisamente meglio: attenzione alle 'divisioni' del grafico qui in alto: le massime deviazioni in HDR superano il 5% soltanto all'80% del segnale in ingresso, quindi al clipping. Al di sotto del 65% gli errori massimi sono sempre al di sotto del 3%. Approfitto per ricordare che per la visione di contenuti HDR con videoproiettore, consiglio sempre di "mirare" ad almeno 100 NIT di luminanza. Vi ricordo che in questo caso, con zoom 'chiuso' e schermo con gain dello schermo vicino allo 0,8%, i 100 NIT sono lontani e i 68 NIT a cui arriviamo rendono necessario un 'tone mapping' certosino e da questo punto di vista, non ho visto novità rispetto a quanto fatto dal VPL-VW570ES.
Dirò di più. Nella bella sala di Videosell, con schermo OS Screen da 4 metri di base, ho avuto tutto il tempo di osservare con attenzione il nuovo VW790 a fianco del VW570, dopo averli tarati entrambi. Ebbene, la sensazione che ho avuto, è che il 760 sia stato aggiornato con la potenza di calcolo del 570, siano state scritte alcune righe di codice in più per aumentare la 'potenza' del Reality Creation, per 'migliorare' il 'Digital Focus Optimizer' e per cambiare 'nome' alle impostazioni di compressione della gamma dinamica ('Contrast Enhancer' nel 570 ed ora 'Dynamic HDR Enhancer' nel 790).
Sia ben chiaro, anche se avessi ragione - e probabilmente mi sbaglio - anche con un "HDR dinamico" decisamente sotto-tono e - in una prima analisi - meno 'intelligente' rispetto a quello usato da JVC, il VPL-VW790 rimane comunque uno dei proiettori più interessanti del momento, per non parlare dei 3.000 motivi in più per acquistarlo rispetto al prezzo del glorioso VPL-VW760ES. Ho inviato le mie critiche a Sony Europe che dovrebbe rispondermi sia alle domande sul funzionamento del 'Dynamic HDR Enhancer', sia su altre questioni; appena risponderanno aggiornerò questo stesso articolo. In attesa di una risposta, vi anticipo che sabato 10 ottobre sarò a Milano e poi sabato 17 ottobre a Bologna, sempre da Audio Quality, per un evento in cui mostreremo le meraviglie del VPL-VW790ES con e senza l'ausilio del madVR Envy. Nei prossimi giorni vi informeremo sulle modalità di registrazione e partecipazione, nel pieno rispetto del D.P.C.M. vigente per il contentimento della pandemia da Covid-19. ADDENDUM Christopher Mullins, Home Cinema Product Manager di Sony Professional, ha subito risposto alle domande sul funzionamento del 'Dynamic HDR Enhancer' e su altri particolari del nuovo VPL-VW790ES. Ecco tutte le domande e le relative risposte, arrivate poco fa.
E. F. : Chris, nel mio confronto tra il VPL-VW790ES e il 'vecchio' VPL-VW570ES, ho trovato che la voce del menu 'Contrast Enhancer' che ho visto nel 570 è stata cambiata nel 790 in 'Dynamic HDR Enhancer'. Eppure non ho trovato nulla di dinamico nel controllo della mappatura dei toni del 790. Per essere più precisi e diretti, il controllo dinamico eseguito da JVC mi è sembrato più efficiente. C. M. : Il 'Dynamic HDR Enhancer' è un'evoluzione del 'Contrast Enhancer'. Migliora le prestazioni HDR in 3 modi, effettua un'analisi tonale ad alta risoluzione (vengono riconosciuti molti più livelli di ombre e luci), elabora il segnale in modo più potente e può ottimizzare in modo più preciso i riflessi sulle superfici ai più alti livelli; infine c'è un dimming preciso della sorgente luminosa (laser e iris) per dare un livello di nero più profondo e per aumentare i dettagli sulle basse luci. Questa analisi viene eseguita fotogramma per fotogramma ed è in grado di cambiare in maniera dinamica la curva dei toni in base ai contenuti della scena; Sony lo fa da molti anni anche con il 'Contrast Enhancer'. Sono disponibili tre impostazioni per il 'Dynamic HDR Enhancer': basso, medio (predefinito) e alto. Come forse saprai, Sony desidera rendere l'uso dei proiettori il più semplice possibile, offrendo al contempo una qualità dell'immagine eccezionale. E. F. : Sembra quasi che la scheda madre del 790 sia la stessa della 570, magari con un aggiornamento del codice per le nuove macchine. C'è davvero un nuovo chip dedicato, derivato dal DSP "X1" delle TV Bravia, all'interno dei nuovi proiettori 590 e 790? C. M. : Sì, questo è un nuovo chipset X1, specifico per 590 e 790, che migliora il 'Reality Creation' e aggiunge il 'Dynamic HDR Enhancer'; Infatti i modelli della generazione precedente non possono essere aggiornati tramite firmware per ottenere queste funzionalità. E. F. : Perché la calibrazione del proiettore è ancora bloccata su 2 punti (Gain+ Offset) mentre nei televisori Bravia ci sono 10 o 20 punti di calibrazione? E l'auto-calibrazione con Calman che si trova all'interno della TV? C. M. : Tramite il telecomando in effetti la calibrazione è impostata su 2 punti, tuttavia tramite il software Sony 'Projector Calibration Pro' è possibile calibrare gamma e bilanciamento del bianco su 2, 10 o 64 punti. E. F. : Ho pubblicato anche un video di confronto tra "Dynamic HDR Enhancer" di Sony e madVR Envy. Puoi osservare il video, con sottotitoli in inglese, a questo indirizzo. C. M. : Bel video! Come dici tu nel video, il Sony 'Dynamic HDR Enhancer' funziona bene con la maggior parte dei contenuti HDR, tuttavia oltre i 2000 NIT, ad esempio i cavalli nell'immagine sul campo innevato, che è oltre 4000 NIT, l'elaborazione non è ottimizzata per questo e attualmente non molti contenuti hanno avuto un color grading così estremo. MadVR Envy è sicuramente un potente processore video che si abbina molto bene ai nostri proiettori ma ha un prezzo che hai sottolineato correttamente. Sono sicuro che i videofili appassionati ne avranno acquistato uno. Nel ringraziare pubblicamente Enrico Ferrari e Christopher Mullins, anche per la velocità nel rispondere alle domande, alla prossima occasione, ovvero i prossimi 10 e 17 ottobre a Milano e Bologna, sceglieremo con più cura i contenuti, con una selezione precisa su film con clipping entro i 2000 NIT. Per maggiori informazioni: https://pro.sony/it_IT/products/4k-home-cinema-projectors audioquality.it - videosell.it
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