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Nel segmento dei proiettori di fascia più alta, la vita media di un prodotto è "tornata" ai canonici due anni. Insomma: chi si aspettava nuovi prodotti, magari con sistema d'illuminamento laser e/o ingressi HDMI 2.1 (per segnali 4K 120p e anche 8K), dovrà aspettare ancora un anno. Nel frattempo, le tre linee di videoproiettori lanciati lo scorso anno, finalmente disponibili in quantità, riceveranno un importante aggiornamento firmware entro la fine di novembre. L'aggiornamento è gratuito e potrà essere effettuato dal consumatore finale. In una saletta ridisegnata rispetto allo scorso anno e con un'area centrale a cupola per la proiezione di un piccolo planetario con il modello laser "Z1", Wataru Saegusa, Europe and Asia group Projection department overseas marketing division di JVC, ha mostrato in alcune slide tutti i particolari del nuovo aggiornamento firmware, con una funzione chiave definita "Frame Adapt HDR". Da molti anni i proiettori JVC consentono una vasta possibilità di calibrazione specialmente per il gamma, suddiviso per le componenti RGB, anche e soprattutto per i segnali HDR, con tre diversi strumenti per "plasmare" la curva del gamma a seconda delle necessità. I potenti strumenti di calibrazione a disposizione purtroppo da soli non riuscivano a risolvere un limite dei contenuti HDR, quello di essere formattati spesso con valori di MaxFALL e MaxCLL piuttosto eterogenei. Per questo motivo, lo scorso anno JVC ha introdotto la funzione di "auto tone mapping" che legge i valori di MaxFALL e MaxCLL nei metadati statici del segnale HDR e modifica la curva del gamma e la gamma dinamica della riproduzione di conseguenza. Questo approccio, utilissimo per la stragrande maggioranza dei consumatori, non risolve tre limiti di questo sistema: errori nella compilazione dei metadati da parte dei produttori, assenza dei metadati in alcuni dischi, incompatibilità con metadati dinamici che meglio potrebbero sfruttare la limitata gamma dinamica dei videoproiettori, potendo sfruttare una compressione dinamica a seconda della scena. Vi ricordo infatti che gli standard HDR10, HDR10+ e Dolby Vision prevedono che i TV riproducano un bianco diffuso a circa 94 NIT e fin qui, ovviamente, nessun problema, neanche per i TV più economici. Per il picco del bianco invece, benché in teoria sia necessario un livello di almeno 1.000 NIT, nella realtà i TV più economici superano a stento i 300 NIT mentre ci sono TV di fascia alta che riescono a superare addirittura 3.000 NIT. Nel settore della videoproiezione casalinga non c'è uno standard ma ci si aspetta comunque che il bianco diffuso sia riprodotto tra 20 e 25 NIT mentre il picco del bianco dovrebbe essere allineato alle specifiche del primo sistema di proiezione cinematografico HDR al mondo, creato da Dolby e seguito poi anche da Eclair Color, ovvero 106 NIT. Per riprodurre contenuti formattati a 1.000 NIT e oltre con un sistema che ne può generare a schermo soltanto 100, c'è bisogno di una certosina compressione della gamma dinamica. E per far questo i metadati dinamici sarebbero di enorme aiuto. Peccato però che ad oggi non ci siano proiettori compatibili con Dolby Vision e HDR10+, i due sistemi "concorrenti" che già troviamo su alcuni TV. In realtà, con prodotti come la Digifast Multimedia Station o altri HTPC con madVR, è possibile analizzare i flussi video "offline" e riprodurre poi il tutto con una compressione della gamma dinamica davvero straordinaria, magari anche con una calibrazione che rasenta la perfezione. Per chi vuole un sistema "all-in-one", compatibile con qualsiasi segnale HDR in ingresso, JVC ha sfruttato la grande potenza di calcolo dell'integrato FPGA all'interno dei nuovi proiettori ed ha inserito un sistema che analizza tutti i parametri luminosi delle immagini, fotogramma-per-fotogramma, intervenendo quindi nella modifica in tempo reale nella riproduzione del gamma. Si tratta in pratica di un sistema che fa le veci di Dolby Vision e HDR10+, il tutto ad un "costo" di pochi millisecondi di ritardo, gestiti in maniera automatica dal protocollo HDMI. Inoltre, attivando questa nuova funzione, che si chiama "Frame Adapt HDR", è possibile scegliere tre livelli di intervento nella compressione della gamma dinamica, oltre al sistema totalmente automatico. La dimostrazione, avvenuta con titoli estremamente difficili da riprodurre anche dai migliori TV HDR attualmente sul mercato, mi ha convinto pienamente: il "Frame Adapt HDR" non raggiunge l'eccellenza di un sistema "offline" come quello possibile con il Digifast o madVR ma è comunque estremamente positivo e farà la felicità anche dei possessori dei proiettori JVC più restii a scendere a compromessi. Dimenticatevi quindi le oltraggiose compressioni dinamiche dei sistemi JVC per il controllo del diaframma: in questo caso il passaggio è veloce e il risultato decisamente apprezzabile. L'unico inconveniente è che l'attivazione del "Frame Adapt HDR" prevede l'impossibilità dell'utilizzo della calibrazione manuale delle curve RGB del gamma. In altre parole, per la calibrazione del bianco bisognerà contare solo ed esclusivamente sui due punti offerti dal menu del bilanciamento, oppure bisognerà utilizzare il sistema di autocalibrazione. Abbiamo in laboratorio un JVC DLA-N5 che analizzeremo in maniera estremamente approfondita, in attesa di un nuovo firmware beta per dare uno sguardo anche al nuovo "Frame Adapt HDR". Nei prossimi giorni JVC annuncerà una serie di eventi in alcuni punti vendita per la dimostrazione dei nuovi proiettori con il nuovo firmware e in cui AV Magazine sarà partner esclusivo. In più vi anticipiamo che l'ultimo weekend di ottobre, al Palacongressi di Rimini, JVC e AV Magazine saranno presenti all'interno del doppio evento "Sintone High End" e "AudioVideoShow", da venerdì 25 a domenica 27 ottobre. Per maggiori informazioni: sintoniehifi.it Per maggiori informazioni sui proiettoriJVC: it.jvc.com/videoproiettori - it.jvc.com/pro/videoproiettori-pro
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