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Test Sony 8K KD-85ZG9
Test Sony 8K KD-85ZG9
Emidio Frattaroli - 30 Maggio 2019
“Il Bravia KD-85ZG9, con diagonale da 85" e tecnologia LCD, č il primo televisore Sony a risoluzione nativa UHD 8K, in compagnia del "fratello maggiore" con diagonale da 98": arriverā in pochissimi punti vendita dalla prossima settimana e si candida a nuovo riferimento, non soltanto per la risoluzione”
Pagina 1 - Introduzione e caratteristiche


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Lo scorso martedì 14 maggio, immediatamente dopo il Munich Hi-End Show, sono volato di nuovo a Monaco di Baviera per effettuare un test sul nuovo TV Sony Bravia KD-85ZG9 a risoluzione nativa UHD 8K (7680x4320), con diagonale di 85": Annunciata a Las Vegas nel gennaio 2019, la serie Master ZG9 si compone di soli due modelli, con diagonale rispettivamente di 85" e 98" e con prezzi sensibilmente differenti. Il modello KD-85ZG9 con diagonale da 85", con 187cm di base, ha un prezzo suggerito al pubblico di circa 17.000 Euro IVA inclusa (circa 8,6k Euro per metro quadrato). Il modello KD-98ZG9 con diagonale da 98", largo 29 cm in più rispetto al fratello "minore", ha un prezzo suggerito al pubblico di 80.000 Euro (circa 30k Euro per metro quadrato), sempre IVA inclusa.

 
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Con le dimensioni dei TV in crescita costante, diventa sempre più difficile, delicato e costoso movimentare simili prodotti, in modo da permettere alle riviste specializzate di effettuare un test approfondito. Non deve stupire quindi se Sony, per ottimizzare tempi e risorse, abbia preferito invitare alcuni giornalisti all'interno di ambienti opportunamente attrezzati. L'invito da parte di Sony è stato molto chiaro, prevedeva soltanto tre ore in compagnia del TV all'interno di una suite di un hotel a Monaco di Baviera, condite da un embargo con scadenza alle ore 11:00 del 30 maggio 2019, in modo che non ci fosse alcun problema di "precedenza" tra le varie testate, anche per non rischiare alcun condizionamento per chi sarebbe arrivato più tardi.


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Per mia fortuna, ho condiviso la giornata con Gianfranco Giardina, Direttore Responsabile della testata online DDay.it. Conosco Gianfranco da vent'anni e abbiamo deciso subito di condividere lo "spazio-tempo", potendo contare quindi su ben sei ore continuate in compagnia del TV e di tutto quel "ben-di-Dio" di strumentazione e sorgenti. Benché sei ore siano di gran lunga insufficienti (probabilmente non basterebbe neanche una settimana intera), soprattutto per un "first-look" di un prodotto del genere, abbiamo cercato di sfruttare ogni secondo a disposizione per testare la maggior quantità di aspetti e funzioni del prodotto.

 
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Il Sony Bravia KD-85ZG9 è un TV LCD con tecnologia "VA" (Vertical Alignment) a risoluzione nativa UHD 8K, ovvero 7680 x 4320 pixel di risoluzione, per un numero complessivo di 33 milioni, 177 mila e 600 pixel oppure - se preferite - 99 milioni 532 mila e 800 sub-pixel RGB. Se osservate attentamente la struttura microscopica nell'immagine qui in alto, la struttura di ogni sub-pixel è suddivisa ulteriormente (come in ogni tipo di LCD VA e non solo), in modo da ottimizzare sia l'angolo di visione che il numero di sfumature che possono essere riprodotte.


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La retroilluminazione è di tipo FALD (Full Array Local Dimming) con tecnologia Backlight Master Drive, inaugurata nel modello ZD9. Il numero di zone non viene dichiarato e per verificare questo aspetto servirebbe tempo (che non ho avuto) oltre che qualche strumento in più che ho lasciato nel nostro laboratorio. Segnalo anche la presenza dell'algoritmo X-Motion Clarity, per l'aumento del dettaglio nelle immagini in movimento, grazie anche alla tecnica del "black frame insertion" (inserimento di fotogrammi neri) che migliora la nitidezza nei movimenti veloci senza influire sulla luminosità, grazie al local dimming associato a un algoritmo che ne controlla l'intensità in funzione del tempo.


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La sigla 8K X-tended Dynamic Range PRO sta invece ad indicare un rapporto di contrasto nettamente superiore rispetto ad un convenzionale LCD-LED, mentre il supporto HDR include gli standard Dolby Vision, HLG e HDR10. Grazie alle capacità del processore X1 Ultimate, il nuovo algoritmo 8K X-Reality PRO converte ogni segnale alla risoluzione di 33MP, utilizzando un apposito database per ottimizzare l'upscaling. Dalla serie Master 2018 deriva anche la tecnologia X-Wide Angle, che riduce  la perdita di contrasto e saturazione dei colori osservando da posizioni decentrate. 

 
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Il nuovo KD-85ZG9 porta con sè anche un nuovo sistema di riproduzione audio, basato su quattro diffusori nascosti all'interno delle cornici superiore e inferiore. Ogni altoparlante è composto da due piccoli woofer e un tweeter, disposti in modo che la somma (fase e livello) di tutti e quattro possa ricreare una sorgente sonora virtuale al centro del display. La potenza a disposizione è di ben 80W complessivi, 10 watt per ciascuno dei quattro diffusori nascosti dietro la cornice e 10 watt per ciascuno dei quattro subwoofer che affacciano sul pannello posteriore.

  
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Come ingressi abbiamo quattro porte HDMI 2.1 che accettano segnali a risoluzione UHD 8K fino a 60p. In realtà nelle specifiche preliminari presenti anche su Sony.it, il limite segnalato a risoluzione 8K è 30p, con il limite a 60p che dovrebbe essere raggiunto con un aggiornamento firmware. Il TV a nostra disposizione era già aggiornato e riproduceva senza indugio segnali 8K 10bit HDR fino a 60 fotogrammi progressivi al secondo. Segnalo anche un ingresso per segnali RF (DVB-T2), due per segnali IF (DVB-S2) e anche l'ingresso per il canale centrale.

Caratteristiche dichiarate

produttore   Sony OS   Android TV 8.0
modello   KD-85ZG9 WiFi / BT  

802.11a/b/g/n/ac/4.2

listino   € 16.999 IVA inclusa rotazione   no
risoluzione nativa   3840 x 2160 cuffie / audio out   si / TOSLink
tecnologia   LCD-VA RF / IF in   1 / 2
B.L.U.  -- HDMI in   4 (2.1 - 4K 120p, 8K 60p)
diagonale   84,6" DVI /analog in   no / CVBS (mini-jack)
DSP video   Sony X1 Ultimate DP / SDI in   no / no
luminanza max   n.d. HDCP   2.3
contrasto max   n.d. USB   3  
bit nativi / LUT   10 / n.d. automazione   n.d.
calibrazione bianco   2 punti / 20 punti dimensioni solo TV   1913 x 1141 x 120 mm
gamma / CMS   20 punti / si peso solo TV   71,7 kg
HDR   PQ, Dolby Vision, HLG watt max/std/st.by  921 / 636 / 0,5 watt
 Note e ulteriori informazioni

Spazio colore impostabile REC.2020, Adobe RGB, REC 709, DCI; gamma HDR 10, HLG; DVB-T2, DVB-S2, HEVC; spazio archiviazione interno 16GB (Android); ingresso potenza canale centrale; dim. con "piedistallo": 1913 x 1226 x 432 mm; peso con piedistallo: 74,5 kg; link alle caratteristiche.

 

 

Pagina 2 - L'ambiente, sorgenti e menu


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Il TV era nel soggiorno della Peacock Suite, all'ultimo piano del 25hours Hotel Munich The Bavarian, Nell'ambiente, ben oscurato da tende molto pesanti, oltre al TV c'era una tale concentrazione di strumenti di misura, generatori di segnale e sorgenti video, da far impallidire anche il laboratorio di AV Magazine. In particolare, segnalo la presenza di tutta la recente produzione di colorimetri xrite, compreso ovviamente anche il notorio EODIS3, anche nella versione C6 per Calman. C'era anche il generatore Murideo Six G e ben due (DUE!!!) spettrometri Minolta CS-2000, il tutto a nostra completa disposizione!

 
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Facendo un rapido calcolo, in quella stanza erano concentrati più di 100.000 Euro in strumenti di misura di altissima precisione. Tra tutti approfitto per descrivere almeno il Minolta CS-2000, uno spettrometro con risoluzione FWHM di 5 nanometri, angolo di campo variabile, sensibilità elevata e incertezza di misura estremamente contenuta e un costo di circa 40.000 Euro IVA esclusa. Con me ho portato la dotazione "standard" di strumenti di misura da usare in "trasferta", ergo uno spettrometro xrite i1 Pro 2 (verificato in laboratorio con spettrometro ad alta risoluzione) e un colorimetro xrite EODIS3 OEM.

 
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In più, visto che il grande TV di Sony "minaccia" di esprimere una luminanza ben superiore ai 2000 NIT, ho dovuto portare con me anche un colorimentro Minolta CS-100, capace di misurare livelli di luminanza fino a 300.000 NIT. Con l'avvento dei display HDR, la luminanza è cresciuta e gli strumenti più economici non hanno una dinamica sufficiente. Per la precisione, i due "giocattolini" di Xrite non possono misurare  livelli di luminanza oltre 1.300 NIT (i1 Pro 2) e 2.000 NIT (EODIS3 OEM). 

 
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Oltre agli strumenti di misura, erano a nostra completa disposizione un riproduttore 8K 60p non bene identificato, farcito di contenuti nativi 8K di qualità abbastanza elevata, un lettore UHD-Blu-ray Sony (sembrava il modello UBP-X1000ES ma nella fretta ho dimenticato di verificare), una buona dotazione di dischi UHD Blu-ray 4K e una Playstation 4, anche in questo caso con software video-ludico in quantità. Le sei ore a disposizione sono letteralmente volate e alla fine abiamo utilizzato prevalentemente il lettore 8K e il lettore Blu-ray Sony 4K con software che conoscevamo molto bene.


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Una delle prime operazioni, è stato il controllo del menu e delle impostazioni delle immagini. La navigazione all'interno delle varie voci è rapida, segno che la potenza di calcolo del nuovo SoC è più che adeguata alle necessità e alle alte aspettative. Il DSP principale, chiamato X-Reality Ultimate, è lo stesso utilizzato sui TV Bravia Master Series AG9 (OLED), AF9 (OLED) e ZF9 (LCD) ed è caratterizzato dall'utilizzo di algoritmi "Object-based" per lo scaling, per l'aumento del dettaglio, per il "re-mapping" dei segnali HDR e anche per la riquantizzazione delle sfumature (Super Bit Mapping), queste ultime anche in HDR.

 
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L'aspetto del menu immagine sembra identico a quello presente nei menu degli altri modelli Master ed è richiamabile velocemente, senza passare dalla "home" dell'ambiente Android. Le impostazioni immagine sono quelle classiche dei TV Sony (es. Brillante, Standard, Cinema, Gioco e molte altre per segnali video standard) e come vedremo più avanti, quelle con le migliori prestazioni sono, come al solito, quelle "Professional", tradotta in italiano con "Professionisti". 

  
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Il menu di impostazione dei vari parametri delle immagini è suddiviso in cinque diverse "pagine". La prima gestisce soprattutto la potenza della retro-illuminazione (chiamata Luminosità), contrasto e lluminosità (nei Sony la luminosità viene chiamata "Intensità del nero") e i vari automatismi per la variazione dinamica del rapporto di contrasto, l'applicazione del local dimming e l'algoritmo chiamato "X-tended Dynamic Range per la gestione della gamma dinamica ad elevati livelli di luminanza.

  
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La seconda pagina serve per controllare il bilanciamento del bianco, con selezione delle temperature colore predefinite e possibilità di calibrare il bilanciamento RGB su due punti oppure su 20 punti. Tra le impostazioni predefinite, quella "Esperto 1" va già molto bene, come al solito per i TV Sony. Nello stesso menu "Colore" c'è anche la possibilità di calibrare i sei colori (RGBYCM) modificando tinta, saturazione e livello, come al solito in un solo punto. C'è anche la voce "Colore Brillante" per aumentare le dimensioni del gamut colore anche con segnali REC BT.709. Nella quinta pagina (Opzioni Video) è possibile forzare un preciso spazio colore oppure una curva del gamma. 

  
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Nella terza pagina denominata "Limpido", ci sono i controlli della nitidezza, riduzione del rumore, maschera di contrasto (Reality Creation) e riquantizzazione delle sfumature (Gradazione uniforme). Nella quarta pagina denominata "Movimento", sono comprese le voci per l'aumento del dettaglio delle immagini in movimento e anche per la fluidità di queste ultime. Oltre a tre impostazioni predefinite, è possibile intervenire separatamente sull'interpolazione dei fotogrammi (Fluidità) e sull'inserimento di fotogrammi neri (Nitidezza). In particolare, il Reality Creation è l'algoritmo che provvede allo scaling a risoluzione UHD 8K e anche all'inserimento della maschera di contrasto per l'aumento del dettaglio, con accesso ad un database di "micro-immagini" per utilizzare le impostazioni migliori a seconda del tipo di particolari presenti nella zona del fotogramma da elaborare.

 

Pagina 3 - Misure in REC BT.709

 
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Nonostante il tempo ridotto all'osso, ho avuto il tempo di fare qualche misura sia con segnali in REC BT.709, sia in HDR. Per il REC BT.709 ho utilizzato sia il generatore Muriedo Six G messo a disposizione da Sony che il mio DVDO AV Lab TPG, concentrando l'attenzione sulle impostazioni predefinite, sulle modalità "Cinema" e "Professional" e tentando anche una rapidissima calibrazione, giusto per controllare la risposta del menu e la semplicità della taratura. Iniziamo dal bilanciamento del bianco. Le impostazioni predefinite delle modalità "Brillante" e "Standard" sono disastrose - come al solito - poiché utilizzano un bilanciamento del bianco troppo freddo. In alto a sinistra potete osservare il risultato della modalità "Cinema" mentre a destra quello della modalità "Professional", molto simili e molto vicini al riferimento.

 
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Le curve del gamma invece sono molto diverse. A sinistra c'è quello che succede nella modalità "Cinema", con gamma troppo elevato, spinto anche dagli algoritmi di "X-tended Dynamic Range" che vengono attivati di default. A destra c'è il gamma nella modalità "Professional", in verità "aggiustato" anche da una rapidissima calibrazione, con prestazioni spettacolari. Devo anche sottolineare che, in condizioni di default, il TV ha una potenza luminosa elevatissima (circa 800 NIT per la modalità "Cinema" e 1000 NIT per quella "Professional). Per scendere a 200 NIT bisogna ridurre il controllo chiamato "Luminosità" fino al valore "8", quasi al minimo, insomma. Nella fretta, non ho testato il funzionamento del sensore di luce in ambiente: probabilmente in quel modo non servirà dotarsi di occhiali da sole. Il rapporto di contrasto sequenziale misurato su area centrale del 10% e con APL al 25% è di circa 30.000:1.

 
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La riproduzione dei colori è molto buona, anche se il gamut è leggermente più ampio del necessario, anche se solo nei vertici "rosso" e "verde", con il blu estremamente preciso. Nella modalità "Cinema", il rendering di tutti i colori primari e secondari - ad eccezione del verde - è praticamente perfetto, con incarnati ben riprodotti. Il vertice "Verde" è meno preciso, non tanto nella saturazione quanto nella tinta ma ancora all'interno di un range pienamente accettabile. A destra abbiamo invece le prestazioni in modalità "Professional", con qualche errore di saturazione in più, dovuto probabilmente ad una impostazione di "Colore Brillante" rimasta attivata. Non c'è stato tempo di effettuare una calibrazione dei colori ma le premesse sono ottime. Approfitto per ricordare che la serie Master di Sony è compatibile con il Software di calibrazione Calman. Cercheremo di verificarne le potenzialità quanto prima, magari con un altro TV Sony serie "master" e con dimensioni "compatibili" con il nostro ascensore.

 

 

 

Pagina 4 - Misure in HDR10 e HLG

 

Per le rilevazioni in HDR, ho utilizzato tre diverse procedure. Prima di tutto ho riprodotto segnali test con sfondo nero e area al centro del 10%. In queste condizioni, il TV arriva fino a sfiorare i 3.000 NIT. Inoltre, ho misurato il livello di massima luminanza al variare dell'area del pannello, sempre con sfondo nero. Ebbene, con area al 100% si fiorano i 900 NIT (mai visto nulla di simile!), al 50% si superanop di misura i 1.300 NIT, al 10% si sfiorano i 3.000 NIT, al 5% si va poco oltre i 3.200 NIT e all'1% si scende a poco meno di 2.500 NIT. Il livello di luminanza massimo viene mantenuto per un minuto, dopo il quale la potenza inizia a scendere. Infine, ho utilizzato segnali test sempre con area al 10% ma con APL al 25% per mettere in crisi l'alimentazione del TV.

  
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I grafici qui in alto e anche quelli del gamma più in basso, da sinistra a destra, si riferiscono al'utilizzo di segnali test HDR10 senza APL, al centro in HDR10 con APL del 25% e più a destra in HLG con APL al 25%.Il bilanciamento del bianco in condizioni di default, con area al 10% e sfondo nero, è meno preciso rispetto alle prestazioni rilevate in REC BT.709 ma ancora pienamente accettabile. Con APL al 25% la situazione migliora anche se al 10% c'è un leggero eccesso di blu. In HLG le prestazioni sono esemplari.

  

  
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I primi due grafici a sinistra si riferiscono alle prestazioni con segnali test con area al 10% e con sfondo nero. Il grafico in alto ha una scala lineare, utile per controllare cosa succede sulle alte luci mentre in basso c'è la scala logaritmica, utile per mettere a fuoco cosa succede sulle basse luci. Le prestazioni in questo caso sono esemplari, soprattutto per la precisione quasi chirurgica nella riproduzione dei vari livelli di luminanza ai vari gradini della scala dei grigi, con il clipping che avviene al 90% (circa a 4.000 NIT). La luminanza cala inevitabilmente con APL al 25% ma la linearità viene perfettamente conservata. Anche in HLG le prestazioni sono eccellenti e la luminanza generale è addirittura superiore rispetto al riferimento anche se, sulle basse luci, la luminanza è troppo bassa. Vi ricordo che si tratta di rilevazioni effettuate senza calibrazione, quindi ulteriormente migliorabili.


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Con la fretta ho dimenticato di effettuare le misure sulla riproduzione dei colori anche in HLG, quindi l'unico gamut presente è quello in modalità HDR10 con APL al 25%. Al di là dei limiti (piccoli) sul primario verde che varrebbero un approfondimento, tutto il resto dei colori viene riprodotto con rara precisione. Di solito la riproduzione dei colori in modalità HDR dei vari TV analizzati in questi anni non riesce mai a convincerci. Al pari dei risultati sul gamma, si tratta di prestazioni non troppo lontane da quelle di un monitor per controllo colore con picco di luminanza da 4.000 NIT.

 

Pagina 5 - Visione, ascolto e conclusioni


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Per il controllo della qualità d'immagine, ci siamo affidati prima di tutto ai contenuti a risoluzione 8K presenti nel riproduttore, anche con 60 fotogrammi progressivi al secondo, la maggior parte dei quali in HDR e gamma PQ. Tra i vari contenuti, ho preso in considerazione soprattutto la clip "Perù" che conosciamo ormai molto bene. Altrettanto interessante è stato anche il rendering dal videogame "Gran Turismo", sia per gli elementi HDR che per la risoluzione e la ricchezza di sfumature. Meno interessanti sono stati alcuni contenuti in video (carnevale di Rio e quello di Venezia), un po' deficitari - secondo me - proprio in termini di risoluzione, come se non fossero stati acquisiti con camere a risoluzione nativa 8K.

 
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Il TV, appoggiato direttamente a pavimento, non era sistemato nella posizione ideale ed era sicuramente troppo basso, situazione che ha messo in evidenza l'efetto alone attorno agli elementi d'immagine più luminosi. In posizione "genuflessa", con occhi al centro dello schermo, l'effetto "halo" si riduce in maniera sostanziale anche se non scompare totalmente. Per osservare i contenuti a risoluzione nativa 8K, anbbiamo utilizzato le impostazioni predefinite "Professional", con bilanciamento del bianco abbastanza vicino al riferimento e colori ben riprodotti.

 
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Il primo aspetto che sorprende e convince decisamente è la potenza luminosa a disposizione nel TV che viene utilizzata con intelligenza. La clip "Perù", con picco di luminanza ben entro i 1.000 NIT, è stata riprodotta molto bene, con la giusta proporzione dei livelli di luminanza, esattamente come se davanti a noi ci fosse un TV da 1.000 NIT. Risoluzione e dettaglio delle immagini sono aspetti che emozionano, anche per le immagini in movimento, segno che il "Black Frame Insertion" fa il suo dovere e senza che la potenza luminosa ne risenta. 

 
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Le immagini di "Gran Turismo" hanno picchi di luminanza evidentemente ben al di sopra dei 1.000 NIT (probabilmente arrivano fino a 4.000 NIT) e l'emozione sale a livelli esponenziali. I riflessi di luce sulle superfici metalliche e i fari delle vetture da corsa donano all'esperienza di visione un'eccitazione estremamente piacevole e "pericolosa", con il rischio di assuefazione molto simile a quella provocata dalle intossicazioni croniche voluttuarie. Con le immagini di "Gran Turismo", la percezione della risoluzione è meno esaltante, sia a causa del rapido movimento delle immagini, sia perché - probabilmente - iil cervello è più impegnato a godere dei colori e della gamma dinamica, piuttosto che del dettaglio e della risoluzione.

 
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Una parte dell'analisi della qualità di visione è stata condotta anche con materiale a risoluzione UHD 4K. Approfittando della sala bene oscurata, ho riprodotto le immagini del Blu-ray 4K di "Animali Fantastici - I Crimini di Grindewald", girato con camere a risoluzione 6,5K (Arri Alexa 65), master 4K e con picchi di luminaza fino a 4.000 NIT. Ho potuto controllare anche l'edizione UHD 4K di "Mad Max - Fury Road", con picchi di luminanza ancora più elevati ma con master a risoluzione 2K. In entrambi i casi ho apprezzato un volume colore gigantesco, con il rosso-arancio delle esplosioni e del fuoco in entrambi i film così spettacolare da "riscaldare" l'intera stanza.

 
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Lo scaling da 4K a 8K viene effettuato correttamente e senza esagerazioni e ho notato anche un leggero miglioramento nella gestione del rumore rispetto ai TV serie "Master" a risoluzione 4K. Gli unici limiti appaiono soltanto con scene molto scure ed elementi ad alta dinamica, con la tendenza a mostrare qualche alone, reso più evidente dalla posizione del TV, un po' troppo in basso rispetto alla posizione dei miei occhi, quasi all'altezza del bordo superiore e a distanza ravvicinata (circa 2 metri). 

 
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I quattro diffusori annegati nella cornice fanno un ottimo lavoro e in effetti la sorgente sonora è ben identificabile al centro dello schermo. Con impostazioni predefinite la timbrica è abbastanza neutrale e la risposta sembra avere un'ottima estensione nelle ottave più alte. I quattro piccoli woofer che sono nel pannello posteriore fanno un buon lavoro ma l'estensione in gamma bassa non va oltre gli 80 Hz, probabilmente a causa della particolare installazione piuttosto avanzata rispetto alla parete di fondo, coperta anche con tende pesanti; è probabile che a ridosso di una parete, la gamma bassa sia decisamente più presente... Attivando l'elaborazione "surround", c'è un netto arretramento dello spettro medio-basso ma si acquista una spazialità importante, a patto di essere in posizione abbastanza centrale. In buona sostanza, la riproduzione audio è di ottima qualità e l'ingresso per il canale centrale, da abbinare ad un decoder multicanale, dovrebbe essere preso in seria considerazione. 

Conclusioni

Il poco tempo a disposizione in compagnia del Sony Bravia KD-85ZG9 non mi ha impedito di verificarne l'ottima qualità visiva, soprattutto nella tre principali modalità HDR, ovvero HDR10, Dolby Vision e HLG. La notevole potenza della retroilluminazione viene utilizzata per riprodurre con eccellente qualità i contenuti con picchi di luminanza fino a 4.000 NIT, il tutto con un volume colore gigantesco e alta qualità della colorimetria. Le generose dimensioni del pannello, largo quasi due metri, rendono apprezzabile l'aumento di percezione della risoluzione anche a distanze "normali", ovvero fino a circa due metri e mezzo. Con materiale a risoluzione 4K i vantaggi in termini di risoluzione e dettaglio sembrano in secondo piano rispetto alla notevole potenza dinamica del pannello. Con materiale 8K invece la visione diventa emozionante, ancora di più se ci si avvicina allo schermo con un rapporto di visione di circa 1:1. Mi lascia interdetto la decisione di non includere nel TV un media-player software in grado di riprodurre contenuti 8K via USB oppure in streaming, delegando il tutto agli ingressi HDMI 2.1, in attesa di una sorgente 8K...

 

La pagella secondo Emidio Frattaroli: voto finale 8,36

Costruzione 9,0
Versatilità 8,0
Menu e taratura 9,0
Prestazioni in SDR 8,5
Prestazioni in HDR 9,0
Riproduzione audio 8,0
Rapporto Q/P 7,0

Per maggiori informazioni sulla serie Sony ZG9: www.sony.it/electronics/televisori/zg9-series