
Per poter funzionare, la sorgente luminosa (lampada tradizionale o LED) di un
videoproiettore LCD deve essere polarizzata da un filtro polarizzatore prima di
raggiungere i pannelli stessi. Ad oggi l'efficienza dei filtri polarizzatori
trattiene circa il 50% della potenza luminosa originale, con ripercussioni sulle
prestazioni luminose finali di un videoproiettore, nonché sulla sua efficienza
energetica (la luce "persa" va comunque raffreddata, con tanto di
ventole e ingombro per gestire al meglio la dissipazione del calore).
Alcuni ricercatori dell'Università della North Carolina, in collaborazione
con ImagineOptix, sono riusciti a sviluppare un nuovo filtro polarizzatore PGPCS
- Polarization Grating-Polarization Conversion System - dotato di un'efficienza
pari al 90%. Grazie alla nuova tecnologia, potremo vedere in futuro proiettori
LCD molto più prestazionali a parità di potenza luminosa oppure con pari
prestazioni, ma decisamente più parchi nei consumi, grazie alla possibilità di
usare sorgenti luminose meno potenti e quindi con positive ripercussioni su
sistemi di raffreddamento, nonché ingombri complessivi dello châssis.
Il tutto potrà anche avere ripercussioni sul mondo della videoproiezione in
mobilità, grazie allo sviluppo di soluzioni di pico-proiezione decisamente più
compatte e con durata delle batterie quasi raddoppiata (a parità di luminosità
attuale). ImageOptix (che ha finanziato la ricerca) punta, infatti, ha
sviluppare engine di videoproiezione dedicati principalmente a smartphone,
tablet e dispositivi mobili.
Per maggiori informazioni: comunicato
stampa (in inglese)
Fonte: NC State University |