
Non è un mistero che XpanD abbia investito molto ottenendo ottimi risultati
nel campo degli occhialini 3D per il cinema, ma il mercato che si apre adesso
per l'Home Entertainment con i nuovi televisori 3D lascia già intuire sviluppi
altrettanto promettenti. Il problema che già si pongono gli utenti americani è
quello di acquistare un occhiale che vada bene sia con tutti i marchi di televisori
3D che nelle sale cinematografica attrezzate con trasmettitore per occhiale
attivo. Questo sia per semplicità di scelta al momento dell'acquisto, sia in previsione di
un ipotetico cambio futuro di apparecchio in occasione dell'eventuale uscita di
prodotti ancora più aggiornati e sia per ragioni di natura igienica e pratica.
XpanD risponde a tali esigenze con l'occhialino
universale X103, capace di funzionare sia al cinema che con tutte le TV 3D e con i monitor da
computer che accettino la nuova tecnologia per la visione stereoscopica
"attiva". Da
notare che, sebbene sia stato standardizzato il formato 3D per i Blu-ray Disc,
non è stato definito ancora uno standard effettivo per gli occhialini 3D da
usare a casa, il che lascia ancora molto margine in tal senso ai produttori di
hardware, ma potrebbe creare un po' di confusione nel pubblico degli acquirenti
che in una proposta come quella di XpanD potrebbero trovare la risposta
convincente. L'occhiale in questione fa uso di un cella a cristalli liquidi che
"switcha" molto velocemente ed è disponibile in ben 12 colori diversi, per
meglio adattarsi al gusto degli acquirenti; è capace inoltre di lavorare a più
frequenze, sia a 120Hz a casa che a 144Hz al cinema.

Ami Dror di XpanD dichiara
che sono gli stessi produttori di televisori 3D a chiedere loro di vendere
occhialini universali che funzionino con ogni tipo di TV. Infine il prezzo di
vendita si aggirerà intorno ai 100 - 150 dollari, allineandosi a quello dei
modelli non universali già in vendita da parte di altri produttori. Va da sé che una tale
soluzione in Italia potrebbe risolvere non pochi problemi, in quanto chi
acquisterebbe tale occhiale avrebbe il proprio da portarsi in sala e ne sarebbe
ovviamente responsabile della pulizia, potrebbe risparmiare sul costo del
biglietto non dovendo pagare un sovrapprezzzo sull'occhiale usa e getta e nel
contempo godere dell'esperienza 3D migliore in assoluto, visto che il sistema
con occhiali attivi è allo stato attuale quello più convincente sotto il profilo
qualitativo e della luminosità. Se quanto sta avvenendo in Italia (e solo in
Italia) negli ultimi giorni si concretizzasse, soprattutto riguardo
all'imposizione di occhiali monouso, il sistema XpanD sarebbe eliminato per
forza dalle sale del nostro paese, privando lo spettatore della possibilità di
usufruire delle enormi possibilità suddette.
Fonte: XpanD |