
Secondo quanto pubblicato dal quotidiano nipponico Kyodo News, Sharp si
appresterebbe ad affrontare nuovi tagli per riportare i conti in utile a partire
da marzo 2014. Il nuovo piano di ristrutturazione prevede il taglio di quasi
11.000 posti di lavoro (10.966) entro marzo 2014, ovvero quasi il 20%
dell'attuale forza lavoro del gruppo (57.170 dipendenti). Al tutto si
aggiungeranno anche la vendita di alcune divisioni, la chiusura di impianti
produttivi e l'abbandono di alcune partnership (tra cui quella con Toshiba) per
portare nelle casse circa 2,7 miliardi di dollari.
Sharp punta a rivedere il business dei TV LCD, nonché rafforzare quello dei
pannelli LCD per dispositivi mobili. La multinazionale giapponese dovrebbe,
inoltre, abbandonare il settore della batterie solari, con la vendita della
sussidiaria statunitense Recurrent Energy LLC. Il presidente di Sharp Takashi
Okunda avrebbe già programmato un "comitato di emergenza" in cui
annunciare a tutti i dirigenti il nuovo piano di ristrutturazione, previsto per
ottobre.
Secondo le ultime indiscrezioni pubblicate dall'agenzia Reuters, potrebbe
esserci un forte interesse da parte di Intel a diventare uno dei maggiori
azionisti di Sharp, per assicurarsi il know-how e lo sviluppo delle tecnologie
di Sharp in ambito pannelli LCD e in particolare i nuovi IGZO che si annunciano
estremamente promettenti sia per il mercato Ultrabook, che per quello tablet e
smartphone. Proprio per quanto riguarda gli Ultrabook, Sharp avrebbe proposto a
Intel un pannello LCD con tecnologia IGZO da 13,5 pollici e risoluzione da ben
3840 x 2160 punti (4K2K).
Fonte: TechCrunch / Reuters |