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SED: a volte ritornano... i 100Hz
Emidio Frattaroli - 09/01/2006, 10:09
“Canon e Toshiba all'ultimo Consumer Electronic Show hanno mostrato gli ultimi prototipi di schermi con tecnologia SED con prestazioni video di assoluta eccellenza. Ma con qualche piccolo lato oscuro”

Las Vegas, Gennaio 2006. Dopo l'indigestione di LCD, Plasma e retroproiettori, osservare per la prima volta uno schermo con tecnologia SED può essere piuttosto pericoloso. Il rischio di dipendenza immediata è elevatissimo: provare per credere. E ve lo dice chi ne segue l'evoluzione da più di due anni, da quando furono presentati i primi prototipi al CEATEC di ottobre 2004.

Descrivere l'immagine di uno schermo con tecnologia SED è semplicissimo. Immaginate un rapporto di contrasto quasi infinito, un livello del nero simile a quello che ci può essere a 20.000 leghe sotto i mari, un angolo di visione pari a 180° e tempi di risposta nell'ordine dei microsecondi.

Tutto perfetto allora? Più o meno. Le prima due incognite riguardano il prezzo e la disponibilità, quest'ultima prevista per la metà del prossimo anno. La terza incognita è riservata al mercato europeo ed è legata ad un effetto collaterale della tecnologia utilizzata, simile a quella del buon caro, vecchio TV a tubo catodico: lo sfarfallio.


Due immagini scattate al SEC con tempi di 1/60' (sinistra) e 1/125' (destra)

I tempi di risposta dei SED sono così elevati che lo sfarfallio di uno schermo con questa nuova tecnologia potrebbe essere più percepibile rispetto ad un TV Color tradizionale. Per i paesi come l'Europa con frequenza di scansione di 50Hz potrebbe essere necessario ricorrere ad un aumento della frequenza fino a 100 Hz.

Entro il prossimo marzo, in occasione del CeBIT che si terrà ad Hannover, cercheremo di avere informazioni più precise su tutte e tre le incognite appena sollevate.