
Sebbene l'alta definizione stenti a decollare (per quanto sia un dato di fatto, rischia di diventare uno scomodo luogo comune), i principali produttori di display guardano
oltre e puntano dritti alla nuova tecnologia 3D. Non ultima è l'olandese Philips che lo scorso martedì ha mostrato un prototipo di display tridimensionale con una tecnologia per certi aspetti simile a quella olografica e che pertanto non richiederebbe l'ausilio di appositi "occhialini", famosi nei cinema 3D odierni.
Essendo un prototipo sperimentale, il risultato che ne è venuto fuori è tutt'altro che definitivo. Chi ha avuto la fortuna di assistere a tale dimostrazione riporta che il livello di definizione, a seconda dell'angolo di visione, a volte non è risultato tra i "migliori", dove le immagini visualizzate hanno manifestato più di una "sfocatura" di troppo. Nello stesso
tempo però, l'effetto tridimensionale tipico di questa tecnologia - che è la cosa che più interessa in questo frangente - ha lasciato tutti positivamente sorpresi.
"Riteniamo che l'evoluzione del mercato dei display sia partita dalla visualizzazione in bianco e nero, per poi passare alla visualizzazione a colori, all'alta definizione fino al
3D", ha dichiarato Bjorn Teuwsen di Philips, mentre mostrava le peculiarità del display, che poi ha
concluso: "Stimiamo che l'introduzione nelle case di questa nuova
tipologia di display possa avvenire nel giro di pochi anni".
Fonte: International Herald Tribune |