
La crisi economica internazionale comincia a farsi sentire e le grandi
multinazionali provano a correre ai ripari. Per quanto riguarda il nostro
settore, una delle prime a fare una dichiarazione shock è la nipponica Sony. I
responsabili del gruppo hanno annunciato ieri importanti tagli di personale e di
produzione: entro aprile 2010 il piano di riduzione spese prevede il taglio di
circa 8.000 posti di lavoro (il 5% della forza lavoro attuale del gruppo) e la
chiusura del 10% degli impianti produttivi (su un totale attuale di 57
fabbriche).
Questa decisione arriva a pochi giorni dall'annuncio del Ministero
dell'Economia Giapponese che ha comunicato i dati di crescita decisamente al
ribasso per quanto riguarda il periodo luglio - settembre 2008 e che ha
costretto i vertici economici a rivedere i dati di crescita PIL del paese per
l'anno 2008.
Secondo il nuovo piano di ristrutturazione, Sony conta di risparmiare circa
100 miliardi di Yen (circa 850 milioni di Euro) entro la fine dell'anno fiscale
2009 e sono anche previsti tagli agli investimenti per tutto il comparto
"elettronica" pari a circa il 30%. Secondo quanto dichiarato da
Katsushiko Mori, dirigente della Daiwa SB Investments, a commento della notizia:
"I numeri sono importanti, ma questi tagli rischiano di non essere
sufficienti. Sony, al momento, non ha alcun core business in grado di generare
profitti stabili e per i prossimi anni siamo curiosi di scoprire quale business
sarà realmente in grado di guidare il gruppo".
Fonte: BBC News |