
Durante la conferenza stampa di presentazione del bilancio previsto per la
fine dell'anno fiscale 2008, il CEO di Panasonic Makoto Uenoyama è stato molto
chiaro: "Saremo costretti a tagliare non meno di 15.000 posti di lavoro in
tutto il mondo. Le nostre vendite sono calate in tutti i settori nell'ultimo
trimestre 2008 e prevediamo un netta flessione anche in questo primo trimestre.
Di conseguenza i profitti sono destinati ad assottigliarsi".
Il prossimo 31 marzo si chiuderà per il gruppo nipponico uno degli anni
fiscali più terribili della sua storia con una previsionale di bilancio che
indica perdite pari a 4,3 miliardi di dollari. In pratica Panasonic non è
riuscita a porre rimedio alla crisi economica mondiale e forse non è stata
neanche capace di prevederne la portata, visto che fino a qualche mese fa le
previsioni parlavano di una chiusura dell'anno fiscale con utili pari a circa 30
miliardi di dollari. Secondo quanto dichiarato durante la conferenza stampa,
questa netta inversione sarebbe da imputare al tracollo delle economie mondiali
e soprattutto al rafforzamento dello Yen che hanno totalmente sconvolto lo
scenario.
Oltre al taglio di almeno il 5% della forza lavoro di tutto il gruppo,
Panasonic ha già annunciato che verranno chiusi 27 impianti produttivi.
Per chi volesse approfondire l'argomento: Consolidated
Financial Results
Fonte: Panasonic
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