
Con la recente attivazione della linea produttiva M2 di ottava generazione, LG Display ha potuto aumentare la produzione dei substrati in vetro, dai quali vengono ricavati i pannelli OLED, a 14.000 unità mensili. La multinazionale coreana prevede di poter distribuire complessivamente circa 600.000 televisori a livello globale, durante tutto il 2015. Secondo le dichiarazioni di un portavoce LG, riportate da CNET, anche questo incremento non riuscirà comunque a compensare la domanda di pannelli OLED, e non si prevedono variazioni in tempi brevi. Nonostante gli scarti produttivi stiano diminuendo progressivamente, la scelta di puntare su TV di grandi dimensioni e con risoluzione 4K ha infatti aumentato la complessità di costruzione.

L'attuale produzione di substrati della linea M2 è inoltre sostanzialmente inferiore a quella di 24.000 unità, corrispondenti a 150.000 pannelli da 55", dichiarata nello scorso novembre. La causa del rallentamento risiede nel grave incidente avvenuto nell'impianto di Paju a gennaio, provocato da una fuga di gas, dove hanno perso la vita due addetti alla produzione e altri quattro sono rimasti feriti. Aver puntato sulla tecnologia OLED rappresenta per LG un modo per accrescere il valore del marchio, mediante l'associazione del brand con la tecnologia di visualizzazione più evoluta, collegandolo di conseguenza all'immagine di produttore di televisori di migliore qualità. Il posizionamento degli LG OLED nella fascia premium, combinato con gli altri fattori, non lascia presagire significative riduzioni di prezzo per i nuovi modelli nei prossimi mesi.
La compagnia prevede di raggiungere la piena capacità produttiva entro fine anno, arrivando a 34.000 substrati complessivi, contando anche la linea M1 che è in grado di produrne 8.000. Nel 2016 il numero di televisori OLED complessivo a marchio LG salirà fino a 1.500.000 unità, con un'auspicabile riduzione dei prezzi.
Fonte: Oled-Info - CNET
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