
Sony e Panasonic sarebbero prossime a porre la parola "fine" all'accordo siglato per lo sviluppo congiunto di pannelli OLED per TV. Il contratto, che scadrà alla fine dell'anno (quindi tra pochissimi giorni), non dovrebbe essere rinnovato, portando così alla rottura dell'alleanza stipulata nel giugno del 2012 (vedi news). La decisione sarebbe stata presa di comune accordo e, alla base di questa scelta così drastica, vi sarebbero molteplici ragioni. La prima consisterebbe nel mancato raggiungimento degli obiettivi tecnologici perseguiti dalle due compagnie: il fondamento della partnership puntava alla realizzazione di una tecnologia più efficiente per la produzione dei pannelli, combinando il know-how di entrambi i colossi.
La tecnologia di stampa dei materiali organici di Panasonic (concettualmente simile al metodo a getto di inchiostro), combinata all'esperienza di Sony, avrebbe dovuto migliorare la resa, permettendo di ottenere minori costi, una produzione compatibile col mercato di massa (quindi con pochi scarti) e un'elevata longevità dei pannelli (da sempre critica per gli OLED). Secondo le fonti questi obiettivi non sono stati raggiunti e, ad aggravare la situazione, è stata l'incerta situazione del mercato OLED, che rischia di venire "schiacciato" dalle TV LCD Ultra HD.
Secondo NPD DisplaySearch, i televisori OLED avranno un tasso di penetrazione decisamente inferiore al previsto: le stime per l'anno corrente sono state tagliate dai precedenti 20.000 agli attuali 5.000 pezzi, mentre per il 2017 si stima verranno distribuiti 4 milioni di pezzi (la stima antecedente era di 9 milioni di pezzi). Sony e Panasonic, almeno per l'immediato, sembrano voler puntare con decisione sul mercato dei TV LCD Ultra HD, già in decisa crescita, con 1,95 milioni di unità vendute nel 2013, un dato destinato a crescere fino a 60,65 milioni nel 2017, corrispondente al 20% dell'intero segmento dei TV LCD. Lo sviluppo degli OLED non verrebbe comunque interrotto, ma sarebbe portato avanti individualmente dalle singole compagnie. Ovviamente non mancheremo di aggiornarvi qualora dovesse essere diramato un comunicato stampa ufficiale che confermi o smentisca l'indiscrezione.
Fonte: Nikkei
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