
I Light Emitting Diode (LED) sono riconosciuti da tutti per la loro
efficienza energetica a parità di performance luminosa. Ma come sempre, ciò
che appare già ottimo è ulteriormente migliorabile e in questo i LED non fanno
eccezione. In particolare, i LED più moderni garantiscono ottima efficienza con
alimentazione a bassa densità, mentre perdono efficienza con densità più
elevata di corrente. Il fenomeno non è stato ancora scientificamente spiegato,
ma è probabilmente da ricondurre in buona parte a una dispersione di elettroni.
E' evidente che oggigiorno l'industria sia molto interessata a raggiungere
una maggiore efficienza a elevata densità di corrente (in modo da avere LED
più luminosi) e i principali sviluppatori di diodi LED sono al lavoro per
cercare di capire e risolvere il problema. A una soluzione sembrano essere
arrivati i ricercatori del Rensselaer Polytechnic Institute, in collaborazione
con Samsung Electro-Mechanics, che hanno realizzato dei LED a
"polarizzazione ottimale" (polarization-matched) accreditati di un 18%
di potenza luminosa in più, a fronte di un miglioramento del 22%
dell'efficienza energetica.
In pratica i ricercatori hanno scelto di sostituire il convenzionale strato
Nitrile di Gallio Indio/Nitrile di Gallio (GaInN/GaN) della regione attiva dei LED
(dove viene generata la luce) con uno strato Nitrile di Gallio Indio/Nitrile di Gallio Indio (GaInN/GaInN) riuscendo così a ridurre sia la dispersione di elettroni
che la perdita di efficienza a più alta densità di corrente.
Per maggiori informazioni:
Comunicato
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Rensselaer's
Future Chips Constellation
Fonte: Physorg |