La giapponese DuPont KK, che appartiene all'omonimo gigante della chimica in USA, ha sviluppato una nuova tecnologia che promette di accellerare la produzione di schermi al plasma, diminuendo anche il costo di produzione.
DuPont ha creato un nuovo procedimento per la fabbricazione dei circuiti e degli elettrodi che vengono inseriti nel substrato di vetro. Con il nuovo procedimento i tempi di fabbricazione aumenterebbero sensibilmente
assieme ad un sostanziale abbassamento del costo di produzione.
Normalmente, gli elettrodi trasparenti che pilotano i singoli pixel dei
pannelli al plasma vengono prodotti direttamente sul substrato vetroso mediante
un procedimento piuttosto laborioso. Il vetro viene coperto da una resina
fotosensibile miscelata con una pasta all'argento. Alla stesura della resina
fotosensibile all'argento segue un processo di essiccamento che lascia spazio
subito dopo ad un procedimento fotolitografico che "stampa"
letteralmente la struttura degli elettrodi sulla superficie del vetro.
Con il nuovo metodo, il vetro viene coperto con un nuovo polimero
fotosensibile, irradiato con raggi ultravioletti con l'interposizione della
maschera con il disegno degli elettrodi. La resina colpita dai raggi
ultravioletti viene modificata. Subito dopo, un rullo con pasta argentata viene
passato sulla superficie del vetro. Le zone con la resina risparmiata dai raggi
ultravioletti formano un legame stabile con la pasta argentata che rimane
attaccata al substrato di vetro.
Il vantaggio del nuovo procedimento non si limita all'eliminazione del
passaggio dell'essiccatura del metodo classico. Il procedimento con il nuovo
fotopolimero e con i raggi ultravioletti è comunque più veloce della
fotolitografia utilizzata fino ad oggi. DuPont KK inizierà la produzione con il
nuovo procedimento già da questo mese.
Fonte N.D'A.
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