La scorsa settimana, durante la "Society for Information Display Conference",
Samsung ha annunciato un nuovo traguardo nel campo dei display 3D con un nuovo
modello con diagonale da 4,3" e tecnologia AMOLED che permette di non
dimezzare la risoluzione quando si sceglie il funzionamento 3D.
La totalità dei display 3D che non necessitano di altri accessori per il
funzionamento, come gli occhiali LCD sincronizzati, sono costretti al
dimezzamento della risoluzione orizzontale totale, in modo che ogni metà dei
pixel sia destinata ad uno dei due occhi dell'osservatore. Un display 1920x1080
in modalità 3D avrà una risoluzione di 960x1080 punti.
Per mezzo della nuova tecnologia OCB (Optically Controlled Birefringence -
Birifrangenza a Controllo Ottico), Samsung utilizza una barriera LCD ad elevata
frequenza di scansione per la selezione delle immagini che devono arrivare a
ciascuno dei due occhi, fondamentali per la ricostruzione stereoscopica.
Per la produzione del display, Samsung ha utilizzato la tecnologia Super
Grain Silicon (SGS), depositando uno strato di materiale ricco di azoto al di
sopra di un substrato di silicio amorfo. Il substrato, con opportune
manipolazioni, permette la formazione e la crescita di cristalli che trasformano
il composto in un semiconduttore che viene utilizzato quindi nei transistor dei
TFT.
La risoluzione del piccolo prototipo (480x272 pixel), offre la più alta
densità mai raggiunta prima per un display 3D, pari a 128 dpi. Tra le
altre caratteristiche salienti, la luminosità di 300 cd/mq, rapporto di
contrasto pari a 1.000:1 e un angolo di visione pari a 170° nelle due
direzioni.
Fonte: Insight Media
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