
L'idea di utilizzare pannelli flessibili non è solo molto affascinante dal
punto di vista estetico ma, a regime, garantisce anche significativi risparmi
sui costi di produzione. Fino ad oggi si è privilegiato l'uso di strati in
vetro per assicurare un elevato indice di rifrazione e quindi una maggiore
efficienza dei pannelli. Ma ora i ricercatori dell'Università di Toronto
annunciano lo sviluppo di un pannello OLED "su plastica" con
un'efficienza pari ai migliori OLED "su vetro".
I ricercatori hanno usato uno strato di ossido di tantalio dello spessore
compreso tra i 50 e 100 nanometri, in modo da creare una pellicola ottica da
sovrapporre allo strato in plastica degli OLED. Questo garantisce un elevato
indice di rifrazione, aprendo la strada a schermi OLED efficienti, flessibili,
resistenti agli urti e dai costi produttivi molto più ridotti rispetto alle
soluzioni attuali. Al momento si tratta solo di prototipi e i ricercatori non si
sono sbilanciati nel prevedere i tempi di una reale applicazione commerciale.
Di seguito un'intervista rilasciata da uno dei ricercatori dell'Università
di Toronto (in inglese):
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