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Stop alla bassa qualità delle trasmissioni HDTV
Emidio Frattaroli - 04/10/2006, 10:28
“Negli Stati Uniti c'è chi ha detto basta alla bassa qualità di alcune trasmissioni che di HDTV ormai hanno solo il nome ed ha intenzione di ricorrere a tutti gli strumenti legali a disposizione”

Le trasmissioni in alta definizione sono una realtà anche in Europa. Negli Stati Uniti e in Giappone sono già utilizzate da alcuni anni ma con risultati che spesso non sono poi così incoraggianti. In USA ad esempio, alcuni broadcaster finiscono per  diminuire notevolmente il bitrate e/o la risoluzione di alcuni programmi HDTV.

Non è raro che alcuni contenuti siano trasmessi con risoluzione di 1280x1080 (con compressione anamorfica). Nella maggior parte dei casi è il bitrate che viene sacrificato sull'altare del costo della banda a disposizione. Normalmente sarebbe necessario un bitrate medio di almeno 14 Mbit al secondo. In alcuni casi il bitrate scende anche al di sotto dei 7 megabit.

La situazione è stata denunciata più volte e ne abbiamo parlato anche su queste stesse pagine. ma stavolta c'è chi è disposto a fare sul serio. Secondo quanto riportato da Insight media, il Sig. Plaintiff Cohen che abita in California, si è stufato della bassa qualità del suo provider DirecTV ed è pronto a dare battaglia, citandolo addirittura per frode davanti ad un tribunale.

Purtroppo non c'è alcuna normativa sui requisiti minimi necessari perché una trasmissione si possa definizione "ad alta definizione" ma tutto sembra lasciato al buon senso e alle capacità finanziarie dei vari broacaster che devono tenere d'occhio il portafogli. Se ci saranno sviluppi sulla faccenda ve ne daremo conto. Chissà che sulla scia di tali iniziative anche qui in Europa...