Tokyo, settembre 2005. Il nuovo piano finanziario triennale di Sony Corporation, partito nel corrente anno fiscale, è stato rivelato in
una conferenza questa settimana dal presidente Ryoji Chubachi e da Howard Stringer, il nuovo, primo CEO non giapponese del
gigante dell'elettronica di consumo.
Il nuovo piano prevede un taglio complessivo di 200 miliardi di Yen in tre anni che sarà perseguito con un taglio di 10.000 posti di lavoro, la chiusura
di 11 impianti produttivi che passeranno dagli attuali 65 a 54 e il recupero di 120 miliardi di Yen da alcune cessioni
non meglio precisate.
Tra gli effetti derivanti dalle nuove strategie, ci sarà l'abbandono dello
sviluppo del progetto QUALIA e l'azzeramento degli investimenti sui robots. In
più, Sony sta considerando anche il ritiro da 15 aree di business considerate
non sufficientemente redditizie.
Stringer inoltre ha tra gli obiettivi un aumento della velocità delle
decisioni con l'abolizione dell'attuale sistema interno, consegnando maggiori
poteri nelle mani di Chubachi che si occupa attualmente del segmento
dell'elettronica.
A fronte di un profitto netto di circa 164 miliardi di Yen dello scorso anno,
e contro le precedenti previsioni di un profitto di 10 miliardi di Yen per
l'anno fiscale in corso, Stringer e soci hanno dichiarato che in realtà per
questo anno è prevista un perdita di 20 miliardi di Yen. Secondo queste
previsioni, sarebbe la prima perdita netta dell'azienda giapponese degli ultimi
11 anni.
Fonte: Nihon Keizai Shimbun
|