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Mediaset 3VOD, pay-TV 3D con "trucco"
Gian Luca Di Felice - 19/01/2011, 10:39
“Il broadcaster ci Cologno Monzese si appresta a lanciare il suo servizio in pay-TV digitale terrestre dedicato ai film in 3D. Ma per aggirare il problema del limite di frequenze utilizza la tecnologia Datacasting che richiede un nuovo decoder!”

Mediaset si appresta a introdurre il suo servizio VOD dedicato ai film in 3D su piattaforma digitale terrestre. Si partirà con un bouquet di circa 50 film e l'offerta richiederà un nuovo decoder compatibile con il sistema Motive Bestv. Questo perché la trasmissione dei contenuti in 3D non sarà "live", ma basato sulla tecnologia Datacasting che prevede che i film vengano scaricati "giorno e notte" sul decoder, per poi renderli disponibili al cliente al momento della visione. In pratica il decoder diventa una sorta di PVR che registra di continuo il flusso dati trasmesso dall'emittente televisiva (in questo caso i film in 3D di Mediaset Premium).

Questa soluzione è stata scelta da Mediaset per aggirare il limite di frequenze che non consentirebbe di trasmettere in diretta il flusso dati necessario ai diversi film in 3D (quindi con flusso dati HD) previsti dal bouquet. In pratica, Mediaset si comporta un po' come un provider, ma sfruttando lo spazio dati libero all'interno del suo multiplex. Questa soluzione ci ricorda quanto già proposto da Mediaset con il servizio "Premium On Demand" - che richiede già uno specifico decoder - e non capiamo al momento perché il nuovo servizio 3VOD richieda un ulteriore decoder.

Tra l'altro, questa soluzione denota in maniera evidente due grossi limiti delle nostre infrastrutture: da una parte la mancanza di una capillare copertura di una rete in fibra ottica che consentirebbe di offrire un servizio di qualità in streaming web, dall'altra la scelta di adottare lo standard DVB-T in luogo al DVB-T2 che consentirebbe di aumentare la banda disponibile a parità di frequenze. Lo scenario che si apre è quindi piuttosto "ambiguo" e non ci sorprenderebbe un eventuale intervento dell'anti-trust, se non a livello nazionale, quanto meno a livello comunitario. Staremo a vedere....

Fonte: The Wall Street Journal