
Monaco, Novembre 2006. Da più di dieci anni a questa parte sono molte le
aziende che si sono cimentate nella riduzione degli scatti quando vengono
riprodotte le immagini provenienti da pellicola cinematografica e comunque
caratterizzate da 24 o 25 fotogrammi al secondo. Ad iniziare da Philips con il
suo "Natural Motion", seguita poi da tante altre aziende, il trucco è sempre
stato quello di creare fotogrammi intermedi con algoritmi di motion estimation,
in modo da rendere molto più fluidi i movimenti di materiale cinematografico che
alla fine ha lo stesso feeling di quello ripreso da telecamera.

Pannello posteriore con ingressi e uscite
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Il sottoscritto è tra gli integralisti che negli ultimi anni si è sempre
battuto nella difesa della "scattosità" del materiale proveniente da pellicola,
soprattutto per il notevole numero di artefatti introdotti con tutti questi
algoritmi di motion estimation che, alcune volte, non possono essere neanche
esclusi. Questa volta però sembra essere arrivata la soluzione. Cinemateq ha
annunciato un nuovo processore video che permette di deinterlacciare il segnale
video in ingresso inserendo anche fotogrammi intermedi mediante l'utilizzo di
sofisticati algoritmi di motion estimation con un processo totalmente digitale.

Il nuovo Motion Optimizer è dotato di ingresso analogico component ma anche
di ingresso SDI digitale. Quest'ultimo, grazie all'uscita DVI, permette di
lavorare sul segnale rimanendo nel dominio digitale. Il processore opera sia il
deinterlacciamento che l'inserzione di fotogrammi intermedi. Accetta quindi solo
segnale a definizione standard di tipo component o SDI e presenta solo un'uscita
DVI con segnali in uscita a 480p o 576p.
I prodotti Cinemateq in Italia sono distribuiti da Eurosell. Per maggiori
informazioni su disponibilità, prezzi e punti vendita dove vederlo in funzione:
www.eurosell.it
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