
Dan Glickman, CEO della MPAA
Mentre molti appassionati, analisti e operatori dibattono sull'opportunità o
meno di continuare ad utilizzare i sistemi di protezione DRM per il mercato
musicale, la Motion Pictures Association of America si dice convinta che
l'utilizzo dei DRM sia fondamentale per il mercato dei film e della TV. In
occasione della Variety Digital Rights Management conference di Los Angeles, il
capo della MPAA Dan Glickman ha precisato però il suo punto di vista, indicando
che l'industria dovrebbe propendere per l'utilizzo di sistemi DRM interoperabili
(quindi permettendo la riproduzione dei contenuti su qualsiasi dispositivo).
Sempre in occasione della conferenza, Glickman ha anche annunciato che entro
la fine dell'anno verranno pubblicati i primi titoli HD DVD che consentiranno di
effettuare una copia autorizzata dei contenuti acquistati. Per quanto riguarda i
tradizionali DVD, questo approccio non è ancora stato valutato, ma la MPAA
auspica che anche per i contenuti in Standard Definition si propenda per la
stessa soluzione. Glickman ritiene che i consumatori debbano poter fruire
liberamente dei contenuti acquistati regolarmente sia all'interno della propria
rete che su un qualsiasi dispositivo portatile e ha annunciato un recente
accordo con Coral Consortium per l'utilizzo della tecnologia Intertrust, un
sistema che consente ai vari protocolli DRM di dialogare tra loro.
Al momento attuale, questo punto di vista sembra mettere d'accordo
l'industria (ovvero i creatori dei contenuti) ma un pò meno gli operatori (o
content provider che rivendono i contenuti) che non sembrano molto allettati
dalla prospettiva di vedere un proprio contenuto (magari un'esclusiva pagata a
caro prezzo) facilmente riprodotto su una piattaforma concorrenza e dotato di un
proprio sistema DRM. Ma Glickman insiste argomentando che "i DRM non
devono essere un impedimento nella nostra vita. Il nostro obiettivo dovrebbe
essere quello di mettere a punto protezioni che non richiedono sforzi e che
siano "invisibili" ai consumatori. Questo perché nel momento in cui
un consumatore percepisce la presenza dei DRM, magari dopo aver tentato
un'operazione assolutamente innocente, inizia la sua frustrazione, che alla
lunga potrà rivelarsi deleteria per tutto il mercato."
A conclusione del suo intervento, Dan Glickman ha anche riportato
l'espansione del cinema digitale, con oltre 4.000 sale attrezzate a livello
mondiale (la gran parte negli USA) e la previsione di un raddoppio nel corso del
2007.
Fonte: Rethink |