
Seppur grazie a un rialzo praticamente simbolico - + 0.3% - il mercato
discografico mondiale sembra provare a rialzare la testa dopo 12 anni
consecutivi di calo. Un fatturato che nel 2012 ha raggiunto i 12,6 miliardi di
Euro, di cui il 56% è ancora rappresentato dalle vendite dei tradizionali CD,
seppure in calo di 3 punti percentuali rispetto al 2011 (61% del fatturato).
Continua a progredire il mercato della distribuzione musicale digitale, con 4,3
miliardi di download raggiunti nel 2012 in tutto il mondo (il 70% rappresentato
dalle vendite della piattaforma iTunes di Apple), in crescita del 12% rispetto
al 2011, per un fatturato cresciuto del 9% nello stesso periodo e un volume
d'affari che rappresenta ormai il 30% dell'intero comparto discografico.
Continua, inoltre, il progressivo successo dei servizi musicali in streaming
(come Spotify, Deezer, Pandora o Music Unlimited di Sony) che rappresentano
ormai il 10% del fatturato discografico "musica liquida". Questi i
dati dell'IFPI (la Federazione Internazionale dell'Industria Fonografica),
mentre gli analisti di NPD fotografano questi dati anche da un altro punto di
vista: il calo della distribuzione musicale illegale grazie a una riduzione del
17% dell'accesso alle piattaforme di file-sharing e al -44% fatto segnare dalle
vendite illegali di CD masterizzati. L'album (in tutte le sue varianti
tradizionali e "liquide") più venduto al mondo nel 2012 è stato
"21" di Adele con 8,3 milioni di copie.
Per maggiori informazioni: IFPI
Digital Music Report 2013 (in inglese)
Fonte: HD Numérique / NPD |