
Folded Space, una divisione di Panamorph, ha realizzato una soluzione potenzialmente molto interessante per aumentare la profondità di colore dei Blu-ray. Per raggiungere questo risultato si è fatto ricorso ad un nuovo algoritmo per l'encoding, chiamato Deep Color Content Encoding (DCE). Facendo ricorso a DCE è possibile elevare consistentemente il numero di sfumature riproducibili, passando dagli attuali 8 bit ai 12 bit per componente cromatica (ovviamente RGB). Il punto di forza di questo algoritmo consiste nella retrocompatibilità: l'implementazione non richiede una modifica alle specifiche del formato Blu-ray, ma, al contrario, può integrarsi senza problemi con esse. L'algoritmo è infatti capace di inserire le informazioni aggiuntive in maniera sostanzialmente “trasparente”: saranno poi i lettori ed i display dotati dell'apposito decoder a sfruttare la maggiore profondità cromatica, riproducendo un maggior numero di sfumature.
Folded Space sostiene che DCE è molto efficiente, e richiede quindi poca banda/capacità di calcolo aggiuntiva. La licenza sarà fornita gratuitamente per quanto concerne il software, mentre sarà richiesto il pagamento di una licenza per quanto riguarda l'implementazione nell'hardware di decodifica. DCE potrà anche essere utilizzato per supportare gamut più ampi, come il BT.2020, non a caso citato specificamente da Folded Space, insieme alla prossima generazione di supporti ottici (definiti genericamente “UHD media”). John Schuermann, responsabile del business development per Folded Space, ha dichiarato: ”L'ultima edizione del Consumer Electronics Show è stata interamente incentrata sui display UHD/4K, capaci di offrire un'elevata gamma dinamica e cromatica, necessaria a rendere finalmente davvero reali i video. Grazie a DCE gli studios potranno realizzare Blu-ray e media UHD/4K che supportino quello che viene considerato il più importante, nonché più tangibile miglioramento della nuova generazione di prodotti video”.
Fonte: Folded Space |