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È dal 2015 che la finale della UEFA Champions League viene trasmessa in Ultra HD 4K e lo stesso vale, a partire dall'anno dopo, per i Campionati Europei. Tuttavia, IBC (International Broadcasting Convention) ha annunciato che nel 2024 entrambi gli eventi, in programma rispettivamente il 1 giugno a Wembley e in Germania dal 14 giugno al 14 luglio, saranno prodotti in 1080p. Le riprese però saranno effettuate con delle nuove telecamere in grado di catturare immagini dalla gamma dinamica più ampia, consentendo la trasmissione in diretta in formato HDR.
Approfittiamo per ricordare che il formato Full HD televisivo 1080i è a scansione interlacciata, con 540 linee ogni fotogramma. La produzione delle finali di Champions sarà invece 1080p, quindi a scansione progressiva, con fotogrammi a risoluzione verticale doppia rispetto al 1080i. Considerando la banda a disposizione, anche via satellite, trasmettere in 1080p HDR sembra effettivamente una idea intelligente: il risultato sarebbe certamente di qualità superiore rispetto ad un 4K con artefatti di compressione, specialmente per le trasmissioni sportive.
Inoltre le emittenti sportive sembrano aver accantonato per il momento l'Ultra HD anche per i risultati di alcuni studi, secondo cui la maggior parte degli spettatori preferisce le ombre più scure e le luci più intense dell'HDR rispetto al 4K SDR. A indirizzare questo processo è stata anche l'acquisizione di BT Sport, leader nell'innovazione tecnologica, da parte di Warner Bros. Discovery.
La nuova proprietà ha preferito focalizzarsi su altre forme di innovazione, come gli studi virtuali e l'analisi dei dati in tempo reale. Naturalmente ci si può chiedere perché non si scelga la trasmissione in Ultra HD con HDR, visto che sono disponibili diversi contenuti in tale formato. Quando si tratta di eventi dal vivo comunque intervengono delle difficoltà aggiuntive, come la necessità di monitorare attentamente la sincronizzazione dei segnali.
Eamonn Curtin, Global Client Director di EMG/Gravity Media, fornitore esterno di strutture per la trasmissione, ha dichiarato all'IBC che le emittenti ora prediligono il formato 1080p HDR.
"Per noi è un vantaggio dal punto di vista tecnico, perché abbiamo un solo segnale da produrre e gestire, invece dei quattro che compongono il segnale UHD"
ha spiegato Curtin. Ci sono comunque operatori, come ad esempio la BBC, che hanno dimostrato come sia possibile produrre contemporaneamente in UHD HDR e HD SDR utilizzando un solo flusso di lavoro unificato. La ragione principale quindi sembra essere un'altra, ovvero i costi di produzione più elevati, che non vengono compensati da un numero adeguato di spettatori disposti a pagare un extra per avere una migliore qualità di visione. Diverse emittenti di conseguenza stanno spostando l'attenzione verso soluzioni considerate più pratiche e accessibili, come ad esempio aumentare il numero di fotogrammi al secondo.

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"Ci chiediamo in continuazione se dobbiamo trasmettere in 4K e HDR. È un perenne punto interrogativo perché c'è un grande divario tra produttori e consumatori"
La dichiarazione sopra è stata rilasciata lo scorso novembre al 4K HDR Summit da Ursula Romero, produttrice esecutiva di International Sports Broadcasting (ISB), la quale ha sottolineato inoltre la grande influenza dei social network e l'abitudine dei consumatori di guardare gli eventi in diretta anche in formato verticale.
In ogni caso, almeno uno dei grandi eventi sportivi del 2024, ovvero le Olimpiadi di Parigi, verrà prodotto in 4K con HDR e audio 5.1.4 canali. Le scelte delle emittenti per quanto riguarda le trasmissioni sportive appaiono quindi in questo momento piuttosto mutevoli, non solo in Europa, ma anche oltreoceano. Amazon Prime ad esempio ha scelto il formato 1080p HDR per il Thursday Night Football, mentre WBD Sports ha optato per il 2160/60p con HDR per le trasmissioni della Champions League.
Fonte: Digital-News, Flatpanels HD, HDTVTest
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