
Il formato Blu-ray Disc è ancora nettamente più costoso rispetto al DVD e al compianto (almeno per alcuni) HD DVD, soprattutto per i piccoli editori che hanno in programma piccole tirature, quantificabili in poche migliaia di unità. Buona parte degli alti costi del Blu-ray Disc sono imputabili alle licenze per l'AACC che devono essere incluse in ogni caso. La buona notizia riguarda i costi per l'AACS.
Da oggi, il costo per le licenze AACS è stato fortemente ridimensionato. Il risparmio per i piccoli editori arriva in alcuni casi fino al 75%. In particolare, il costo della licenza AACS del "primo titolo" in Blu-ray Disc, che prima era di 4.300 US$, ora è di soli 1.000 US$. Il costo per le successive edizioni prima era di 1.300 US$ ma ora è sceso a 500 US$. Le cifre si riferiscono ad una tiratura di 2.000 pezzi.
Un'altra buona notizia riguarda il costo per la sottoscrizione del contratto per l'utilizzo dell'AACS: fino a ieri bisognava pagare 3.000 una tantum. Con le nuove regole si pagheranno 500 US$ all'anno e si potrà chiudere il contratto in qualsiasi momento. Quello che non cambia è il costo per ogni copia replicata, che rimane di 0,04 US$ per disco (sono appena 40 US$ per 2.000 disci.
Il costo per la protezione AACS (che è completamente inutile visto che oggi è possibile aggirarla con Any DVD HD et similia) è stato fino ad oggi lo scoglio principale per i piccoli editori tra cui ci siamo anche noi di AV Magazine. L'idea di stampare un Blu-ray Disc da distribuire gratuitamente ai nostri lettori si è sempre scontrata con gli alti costi di replicazione e quelli dell'AACS. Con il ridimensionamento dei costi per l'AACS e la fisiologica diminuzione dei costi di replicazione...
Fonte: roxio.com |