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UMTS minaccia il WiMax?
Gian Luca Di Felice - 09/06/2008, 13:48
“La banda larga mobile sta vivendo un momento di transizione in cui le recenti evoluzioni in termini di prestazioni dell'UMTS rischiano di vanificare le enormi richieste di investimenti infrastrutturali per il WiMax”

La gara per l'assegnazione delle frequenze WiMax è stata chiusa già da qualche mese anche in Italia, con un incasso record per il Ministero delle Telecomunicazioni, pari a 136.337.000 di Euro. Si tratta del risultato più alto tra i paesi membri dell’Unione Europea. Ma il paradosso di questo dato è che l'Italia è uno dei paesi più avanzati al mondo per quanto riguarda la copertura del segnale 3 / 3,5G (UMTS / HSDPA). Infatti, se andiamo a vedere quali siano le aziende che hanno investito nell'acquisto delle frequenze WiMax, noteremo che solo Telecom Italia rientra tra le società che operano nel settore della telefonia mobile, mentre le altre hanno molto più semplicemente rinunciato, oppure sono rientrate tramite accordi con le società che hanno aderito a livello regionale.

La realtà che si sta configurando è che le infrastrutture messe in piedi per l'UMTS potrebbero consentire a breve di offrire prestazioni molto simili a quelle promesse dal WiMax. E già oggi, l'HSDPA da 7,2Mbps (banda larga su UMTS, la cosiddetta 3,5G) è già una realtà in molte zone d'Italia ed entro pochi mesi (si parla del 2009) dovrebbero arrivare le prime offerte LTE (Long Term Evolution, anche detto Super3G) che dovrebbero consentire di arrivare fino a 50Mbps, se non addirittura 100Mbps in download e soprattutto utilizzando le attuali infrastrutture UMTS.

Con questo scenario dietro l'angolo, sembra quindi molto difficile immaginare un successo su scala nazionale del WiMax. Al momento, stiamo praticamente assistendo alla composizione di due schieramenti. Da una parte gli operatori di telefonia ovviamente favorevoli alle soluzioni su base UMTS (LTE appunto) e dall'altra le aziende informatiche e media (in Italia Mediaset ha investito importanti somme per le frequenze WiMax) interessate al WiMax. Intel, da parte sua, si è sempre dimostrata favorevole e molto interessata al WiMax e sta investendo risorse nella messa a punto di chip WiMax da integrare nelle sue piattaforme PC, ma non a caso da qualche settimana sta tentando di giungere ad una armonizzazione delle due soluzioni. Chi la spunterà? Certo è che che quei 136 milioni di Euro investiti peseranno come un macigno...

Fonte:  THG