
Quella che Thomson si appresta a presentare è un'architettura aperta per la
protezione dei contenuti, perfettamente funzionante sia con le trasmissioni in
standard definition, sia con quelle in alta definizione e con tutti i codec
attualmente in uso: Mpeg2, Mpeg4-AVC (H.264) e VC-1. La tecnologia NexGuard è
stata integrata con successo nei chip della famiglia STx7100 della
STMicroelectronics e potrà essere utilizzata dai produttori di set top box /
decoder, dai produttori di sistemi di accesso condizionato e dai provider di
Video on Demand (le emittenti televisive).
La tecnologia NexGuard inserisce un watermark (un segno di riconoscimento)
invisibile all'interno di tutti i contenuti veicolati attraverso i decoder, in
modo da determinare le eventuali copie o distribuzioni illegali dei contenuti
IPTV, satellitari, via cavo, via etere digitale. In questo modo i detentori dei
diritti e i broadcaster possono facilmente identificare i colpevoli di eventuali
distribuzioni illegali del materiale audiovisivo. Il sistema crea quindi un
watermark per ciascun set top box/decoder che trasmette i contenuti in modo da
risalire facilmente all'origine della frode e della distribuzione illegale.
A differenza di altri sistemi, il NexGuard messo a punto dai tecnici Thomson
è attivo su tutte le uscite video, quindi sia analogiche che digitali e non
richiede un'elaborazione dei contenuti da parte di chi li trasmette, in quanto
il sistema di protezione viene implementato dal decoder stesso.
Fonte: Twice |