Tokyo, Novembre 2006. Nel settore dell'elettronica di consumo, in seguito
all'affannosa ricerca del taglio dei prezzi, qualche volta le grandi aziende
finiscono per procurarsi componenti dai paesi in via di sviluppo, trascurando
spesso i più elementari diritti dell'uomo e dei lavoratori e il rispetto
dell'ambiente.
Un gruppo di 22 aziende con sedi negli Stati Uniti, Europa e Giappone, tra
cui Sony, Philips, Microsoft, Intel, Lenovo, IBM, si sono riunite in un
movimento per la costituzione di un codice deontologico di responsabilità
sociale.
Il gruppo di aziende ha come obiettivo la costituzione del CSR (Corporate
Social Responsibility) entro la prossima estate, in modo da uniformare le regole
che devono essere rispettate dalle varie aziende e dai loro fornitori. Le 22
aziende creeranno anche un database di fornitori che saranno in regola con i
dettami del CSR.
Questa nobile iniziativa potrebbe anche determinare all'inizio una sensibile
diminuzione della disponibilità dei componenti con un effetto a cascata sulle
azioni delle varie aziende e probabilmente anche sui prezzi al pubblico dei
prodotti finiti. Un effetto collaterale che accettiamo molto volentieri.
Fonte: Nihon Keizai Shimbun |