
Dopo i successi del suo primo drone e dell'attuale AR.Drone 2.0, Parrot ha
svelato a San Franciso il suo quadricottero di terza generazione, siglato Bebop.
Il nuovo modello è stato completamente riprogettato per aumentarne
ulteriormente la stabilità in volo, grazie a una combinazione di sensori
accelerometri su 3 assi, giroscopio e magnetometro e integra ora un nuovo
sensore fotografico da 14 mega-pixel con obiettivo fish-eye, angolo di ripresa
di 180° e riprese fino a 1080p. Per assicurare riprese fluide, la fotocamera è
incassata in un telaio anti-urti e sfrutta i sensori per mantenere la sua
"posizione" anche in caso di improvvise folate di vento.

La dotazione include un chip GNSS in grado di sfruttuare le connessioni via
satellite GPS, GLONASS e GALILEO per la navigazione in volo e il rientro
automatico alla "base" di partenza. Le foto e le riprese vengono
acquisite in Jpeg e in Mp4 su una scheda di memoria integrata da 8GB. Come di
consueto, anche il nuovo drone può essere controllato da uno smartphone o
tablet (iOS o Android) via applicazione FreeFlight (aggiornata alla nuova
versione 3.0) sicronizzata via Wi-Fi. Portata della connessione Wi-Fi (2,4 e
5GHz) limitata a circa 300 metri, ma che può arrivare fino a 2 km via il nuovo
accessorio "telecomando" Skycontroller, una sorta di dock per il
vostro dispositivo mobile, che integra anche i controlli fisici e un'antenna
booster Wi-Fi da 36dBm. Sempre grazie allo Skycontroller è possibile collegare
un visore VR Oculus Rift per un'esperienza di pilotaggio in realtà virtuale.

L'autonomia in volo è sempre di circa 12 minuti e il nuovo modello è atteso
sul mercato a partire dal quarto trimestre 2014 ad un prezzo non ancora
definito, ma compreso tra i 300 dollari del AR.Drone 2.0 ed i 1.000 dollari del
concorrente DJI Phantom 2 Vision.
Per maggiori informazioni: Parrot
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Fonte: Parrot / Engadget |